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Diffstat (limited to 'it-it')
-rw-r--r--it-it/go-it.html.markdown453
-rw-r--r--it-it/markdown.html.markdown244
-rw-r--r--it-it/matlab-it.html.markdown526
3 files changed, 1223 insertions, 0 deletions
diff --git a/it-it/go-it.html.markdown b/it-it/go-it.html.markdown
new file mode 100644
index 00000000..e005f2dc
--- /dev/null
+++ b/it-it/go-it.html.markdown
@@ -0,0 +1,453 @@
+---
+name: Go
+language: Go
+filename: learngo-it.go
+contributors:
+ - ["Sonia Keys", "https://github.com/soniakeys"]
+ - ["Christopher Bess", "https://github.com/cbess"]
+ - ["Jesse Johnson", "https://github.com/holocronweaver"]
+ - ["Quint Guvernator", "https://github.com/qguv"]
+ - ["Jose Donizetti", "https://github.com/josedonizetti"]
+ - ["Alexej Friesen", "https://github.com/heyalexej"]
+ - ["Clayton Walker", "https://github.com/cwalk"]
+translators:
+ - ["Tommaso Pifferi","http://github.com/neslinesli93"]
+lang: it-it
+---
+
+Go è stato creato per avere tra le mani uno strumento in grado di arrivare
+al punto, nel modo più veloce ed efficiente possibile. Non è all'ultima
+moda tra i linguaggi di programmazione, ma è una delle migliori soluzioni
+per risolvere in maniera efficace i problemi di tutti i giorni.
+
+Go presenta alcuni concetti già presenti nei linguaggi imperativi con
+tipizzazione statica. Compila velocemente ed esegue altrettanto veloce.
+Aggiunge la concorrenza in maniera diretta e semplice da capire, per far
+forza sulle CPU multi-core di oggigiorno. Presenta caratteristiche utili
+per la programmazione in larga scala.
+
+Go comes with a great standard library and an enthusiastic community.
+
+```go
+// Commento su riga singola
+/* Commento
+ su riga multipla */
+
+// In cima a ogni file è necessario specificare il package.
+// Main è un package speciale che identifica un eseguibile anziché una libreria.
+package main
+
+// Con import sono dichiarate tutte le librerie a cui si fa riferimento
+// all'interno del file.
+import (
+ "fmt" // Un package nella libreria standard di Go.
+ "io/ioutil" // Implementa alcune funzioni di utility per l'I/O.
+ m "math" // Libreria matematica, con alias locale m
+ "net/http" // Sì, un web server!
+ "strconv" // Package per la conversione di stringhe.
+)
+
+// Una definizione di funzione. Il main è speciale: è il punto di ingresso
+// per il programma. Amalo o odialo, ma Go usa le parentesi graffe.
+func main() {
+ // Println stampa una riga a schermo.
+ // Questa funzione è all'interno del package fmt.
+ fmt.Println("Ciao mondo!")
+
+ // Chiama un'altra funzione all'interno di questo package.
+ oltreIlCiaoMondo()
+}
+
+// Le funzioni ricevono i parametri all'interno di parentesi tonde.
+// Se la funzione non riceve parametri, vanno comunque messe le parentesi (vuote).
+func oltreIlCiaoMondo() {
+ var x int // Dichiarazione di una variabile. Ricordati di dichiarare sempre le variabili prima di usarle!
+ x = 3 // Assegnazione di una variabile.
+ // E' possibile la dichiarazione "rapida" := per inferire il tipo, dichiarare e assegnare contemporaneamente.
+ y := 4
+ // Una funzione che ritorna due valori.
+ somma, prod := imparaMoltepliciValoriDiRitorno(x, y)
+ fmt.Println("somma:", somma, "prodotto:", prod) // Semplice output.
+ imparaTipi() // < y minuti, devi imparare ancora!
+}
+
+/* <- commento su righe multiple
+Le funzioni possono avere parametri e ritornare (molteplici!) valori.
+Qua, x e y sono gli argomenti, mentre somma e prod sono i valori ritornati.
+Da notare il fatto che x e somma vengono dichiarati come interi.
+*/
+func imparaMoltepliciValoriDiRitorno(x, y int) (somma, prod int) {
+ return x + y, x * y // Ritorna due valori.
+}
+
+// Ecco alcuni tipi presenti in Go
+func imparaTipi() {
+ // La dichiarazione rapida di solito fa il suo lavoro.
+ str := "Impara il Go!" // Tipo stringa.
+
+ s2 := `Una stringa letterale
+puo' includere andata a capo.` // Sempre di tipo stringa.
+
+ // Stringa letterale non ASCII. I sorgenti Go sono in UTF-8.
+ g := 'Σ' // Il tipo runa, alias per int32, è costituito da un code point unicode.
+
+ f := 3.14195 // float64, un numero in virgola mobile a 64-bit (IEEE-754)
+
+ c := 3 + 4i // complex128, rappresentato internamente con due float64.
+
+ // Inizializzare le variabili con var.
+ var u uint = 7 // Senza segno, ma la dimensione dipende dall'implementazione (come l'int)
+ var pi float32 = 22. / 7
+
+ // Sintassi per la conversione.
+ n := byte('\n') // Il tipo byte è un alias per uint8.
+
+ // I vettori hanno dimensione fissa, stabilita durante la compilazione.
+ var a4 [4]int // Un vettore di 4 interi, tutti inizializzati a 0.
+ a3 := [...]int{3, 1, 5} // Un vettore inizializzato con una dimensione fissa pari a 3, i cui elementi sono 3, 1 e 5.
+
+ // Gli slice hanno dimensione variabile. Vettori e slice hanno pro e contro,
+ // ma generalmente si tende a usare più spesso gli slice.
+ s3 := []int{4, 5, 9} // La differenza con a3 è che qua non ci sono i 3 punti all'interno delle parentesi quadre.
+ s4 := make([]int, 4) // Alloca uno slice di 4 interi, tutti inizializzati a 0.
+ var d2 [][]float64 // Semplice dichiarazione, non vengono fatte allocazioni.
+ bs := []byte("uno slice") // Sintassi per la conversione.
+
+ // Poiché gli slice sono dinamici, è possibile aggiungere elementi
+ // quando è necessario. Per farlo, si usa la funzione append(). Il primo
+ // argomento è lo slice a cui stiamo aggiungendo elementi. Di solito
+ // lo slice viene aggiornato, senza fare una copia, come nell'esempio:
+ s := []int{1, 2, 3} // Il risultato è uno slice di dimensione 3.
+ s = append(s, 4, 5, 6) // Aggiunge 3 elementi: lo slice ha dimensione 6.
+ fmt.Println(s) // Lo slice aggiornato è [1 2 3 4 5 6]
+ // Per aggiungere un altro slice, invece che elencare gli elementi uno ad
+ // uno, è possibile passare alla funzione append un riferimento ad uno
+ // slice, oppure uno slice letterale: in questo caso si usano i tre punti,
+ // dopo lo slice, a significare "prendi ciascun elemento dello slice":
+ s = append(s, []int{7, 8, 9}...) // Il secondo argomento è uno slice letterale.
+ fmt.Println(s) // Lo slice aggiornato è [1 2 3 4 5 6 7 8 9]
+
+ p, q := imparaLaMemoria() // Dichiara due puntatori a intero: p e q.
+ fmt.Println(*p, *q) // * dereferenzia un puntatore. Questo stampa due interi.
+
+ // Una variabile di tipo map è un vettore associativo di dimensione variabile,
+ // e funzionano come le tabelle di hash o i dizionari in altri linguaggi.
+ m := map[string]int{"tre": 3, "quattro": 4}
+ m["uno"] = 1
+
+ // Le variabili dichiarate e non usate sono un errore in Go.
+ // L'underscore permette di "usare" una variabile, scartandone il valore.
+ _, _, _, _, _, _, _, _, _, _ = str, s2, g, f, u, pi, n, a3, s4, bs
+ // Stampare a schermo ovviamente significa usare una variabile.
+ fmt.Println(s, c, a4, s3, d2, m)
+
+ imparaControlloDiFlusso() // Torniamo in carreggiata.
+}
+
+// In Go è possibile associare dei nomi ai valori di ritorno di una funzione.
+// Assegnare un nome al tipo di dato ritornato permette di fare return in vari
+// punti all'interno del corpo della funzione, ma anche di usare return senza
+// specificare in modo esplicito che cosa ritornare.
+func imparaValoriDiRitornoConNome(x, y int) (z int) {
+ z = x * y
+ return // z è implicito, perchè compare nella definizione di funzione.
+}
+
+// Go è dotato di garbage collection. Ha i puntatori, ma non l'aritmetica dei
+// puntatori. Puoi fare errori coi puntatori a nil, ma non puoi direttamente
+// incrementare un puntatore.
+func imparaLaMemoria() (p, q *int) {
+ // I valori di ritorno (con nome) p e q sono puntatori a int.
+ p = new(int) // La funzione new si occupa di allocare memoria.
+ // L'int allocato viene inizializzato a 0, dunque p non è più nil.
+ s := make([]int, 20) // Alloca 20 int come un singolo blocco di memoria.
+ s[3] = 7 // Ne assegna uno.
+ r := -2 // Dichiara un'altra variabile locale
+ return &s[3], &r // & "prende" l'indirizzo di un oggetto.
+}
+
+func calcoloCostoso() float64 {
+ return m.Exp(10)
+}
+
+func imparaControlloDiFlusso() {
+ // L'istruzione if richiede parentesi graffe per il corpo, mentre non ha
+ // bisogno di parentesi tonde per la condizione.
+ if true {
+ fmt.Println("te l'ho detto")
+ }
+ // Eseguendo "go fmt" da riga di comando, il codice viene formattato
+ // in maniera standard.
+ if false {
+ // :(
+ } else {
+ // :D
+ }
+ // L'istruzione switch serve ad evitare tanti if messi in cascata.
+ x := 42.0
+ switch x {
+ case 0:
+ case 1:
+ case 42:
+ // Quando è soddisfatta la condizione all'interno di un case, il
+ // programma esce dal switch senza che siano specificate istruzioni
+ // di tipo "break". In Go infatti di default non è presente il
+ // cosiddetto "fall through" all'interno dell'istruzione switch.
+ // Tuttavia, il linguaggio mette a disposizione la parola chiave
+ // fallthrough per permettere, in casi particolari, questo comportamento.
+ case 43:
+ // Non si arriva qua.
+ default:
+ // Il caso di default è opzionale.
+ }
+ // Come l'if, anche il for non usa parentesi tonde per la condizione.
+ // Le variabili dichiarate all'interno di if/for sono locali al loro scope.
+ for x := 0; x < 3; x++ { // ++ è un'istruzione!
+ fmt.Println("ciclo numero", x)
+ }
+ // x == 42 qua.
+
+ // Il for è l'unica istruzione per ciclare in Go, ma ha varie forme.
+ for { // Ciclo infinito.
+ break // Scherzavo.
+ continue // Non si arriva qua.
+ }
+
+ // Puoi usare range per ciclare su un vettore, slice, stringa, mappa o canale.
+ // range ritorna uno (per i canali) o due valori (vettore, slice, stringa, mappa).
+ for chiave, valore := range map[string]int{"uno": 1, "due": 2, "tre": 3} {
+ // per ogni coppia dentro la mappa, stampa chiave e valore
+ fmt.Printf("chiave=%s, valore=%d\n", chiave, valore)
+ }
+
+ // Come nel for, := dentro la condizione dell'if è usato per dichiarare
+ // e assegnare y, poi testare se y > x.
+ if y := calcoloCostoso(); y > x {
+ x = y
+ }
+ // Le funzioni letterali sono closure.
+ xGrande := func() bool {
+ return x > 10000 // Si riferisce a x dichiarata sopra al switch (vedi sopra).
+ }
+ fmt.Println("xGrande:", xGrande()) // true (abbiamo assegnato e^10 a x).
+ x = 1.3e3 // Adesso x == 1300
+ fmt.Println("xGrande:", xGrande()) // false ora.
+
+ // Inoltre le funzioni letterali possono essere definite e chiamate
+ // inline, col ruolo di parametri di funzione, a patto che:
+ // a) la funzione letterale venga chiamata subito (),
+ // b) il valore ritornato è in accordo con il tipo dell'argomento.
+ fmt.Println("Somma e raddoppia due numeri: ",
+ func(a, b int) int {
+ return (a + b) * 2
+ }(10, 2)) // Chiamata con argomenti 10 e 2
+ // => Somma e raddoppia due numeri: 24
+
+ // Quando ti servirà, lo amerai.
+ goto amore
+amore:
+
+ imparaFabbricaDiFunzioni() // Una funzione che ritorna un'altra funzione è divertente!
+ imparaDefer() // Un tour veloce di una parola chiave importante.
+ imparaInterfacce() // Arriva la roba buona!
+}
+
+func imparaFabbricaDiFunzioni() {
+ // Questi due blocchi di istruzioni sono equivalenti, ma il secondo è più semplice da capire.
+ fmt.Println(fabbricaDiFrasi("estate")("Una bella giornata", "giornata!"))
+
+ d := fabbricaDiFrasi("estate")
+ fmt.Println(d("Una bella", "giornata!"))
+ fmt.Println(d("Un pigro", "pomeriggio!"))
+}
+
+// I decoratori sono comuni in alcuni linguaggi. Si può fare lo stesso in Go
+// con le funzioni letterali che accettano argomenti.
+func fabbricaDiFrasi(miaStringa string) func(prima, dopo string) string {
+ return func(prima, dopo string) string {
+ return fmt.Sprintf("%s %s %s", prima, miaStringa, dopo) // Nuova stringa
+ }
+}
+
+func imparaDefer() (ok bool) {
+ // Le istruzioni dette "deferred" (rinviate) sono eseguite
+ // appena prima che la funzione ritorni.
+ defer fmt.Println("le istruzioni 'deferred' sono eseguite in ordine inverso (LIFO).")
+ defer fmt.Println("\nQuesta riga viene stampata per prima perché")
+ // defer viene usato di solito per chiudere un file, così la funzione che
+ // chiude il file viene messa vicino a quella che lo apre.
+ return true
+}
+
+// Definisce Stringer come un'interfaccia con un metodo, String.
+type Stringer interface {
+ String() string
+}
+
+// Definisce coppia come una struct con due campi interi, chiamati x e y.
+type coppia struct {
+ x, y int
+}
+
+// Definisce un metodo sul tipo coppia, che adesso implementa Stringer.
+func (p coppia) String() string { // p viene definito "ricevente"
+ // Sprintf è un'altra funzione del package ftm.
+ // La notazione con il punto serve per richiamare i campi di p.
+ return fmt.Sprintf("(%d, %d)", p.x, p.y)
+}
+
+func imparaInterfacce() {
+ // Brace syntax is a "struct literal". It evaluates to an initialized
+ // struct. The := syntax declares and initializes p to this struct.
+ // Le parentesi graffe sono usate per le cosiddette "struct letterali".
+ // Con :=, p viene dichiarata e inizializzata a questa struct.
+ p := coppia{3, 4}
+ fmt.Println(p.String()) // Chiama il metodo String di p, che è di tipo coppia.
+ var i Stringer // Dichiara i come interfaccia Stringer.
+ i = p // Valido perchè coppia implementa Stringer.
+ // Chiama il metodo String di i, che è di tipo Stringer. Output uguale a sopra.
+ fmt.Println(i.String())
+
+ // Functions in the fmt package call the String method to ask an object
+ // for a printable representation of itself.
+ // Le funzioni dentro al package fmt chiamano il metodo String per
+ // chiedere ad un oggetto una rappresentazione in stringhe di sé stesso.
+ fmt.Println(p) // Output uguale a sopra. Println chiama il metodo String.
+ fmt.Println(i) // Output uguale a sopra.
+
+ imparaParametriVariadici("grande", "imparando", "qua!")
+}
+
+// Le funzioni possono avere parametri variadici (ovvero di lunghezza variabile).
+func imparaParametriVariadici(mieStringhe ...interface{}) {
+ // Cicla su ogni valore variadico.
+ // L'underscore serve a ignorare l'indice del vettore.
+ for _, param := range mieStringhe {
+ fmt.Println("parametro:", param)
+ }
+
+ // Passa un valore variadico come parametro variadico.
+ fmt.Println("parametri:", fmt.Sprintln(mieStringhe...))
+
+ imparaGestioneErrori()
+}
+
+func imparaGestioneErrori() {
+ // La sintassi ", ok" è usata per indicare se qualcosa ha funzionato o no.
+ m := map[int]string{3: "tre", 4: "quattro"}
+ if x, ok := m[1]; !ok { // ok sarà false perchè 1 non è dentro la mappa.
+ fmt.Println("qua non c'è nessuno!")
+ } else {
+ fmt.Print(x) // x sarebbe il valore che corrisponde alla chiave 1, se fosse nella mappa.
+ }
+ // Un errore non riporta soltanto "ok" ma è più specifico riguardo al problema.
+ if _, err := strconv.Atoi("non_intero"); err != nil { // _ scarta il valore
+ // stampa 'strconv.ParseInt: parsing "non_intero": invalid syntax'
+ fmt.Println(err)
+ }
+ // Approfondiremo le interfacce un'altra volta. Nel frattempo,
+ imparaConcorrenza()
+}
+
+// c è un canale, un oggetto per comunicare in modo concorrente e sicuro.
+func inc(i int, c chan int) {
+ c <- i + 1 // <- è l'operatore di "invio" quando un canale sta a sinistra.
+}
+
+// Useremo inc per incrementare alcuni numeri in modo concorrente.
+func imparaConcorrenza() {
+ // Stessa funzione usata prima per creare uno slice. Make alloca e
+ // inizializza slice, mappe e canali.
+ c := make(chan int)
+ // Lancia tre goroutine. I numeri saranno incrementati in modo concorrente,
+ // forse in parallelo se la macchina lo supporta. Tutti e tre inviano dati
+ // sullo stesso canale.
+ go inc(0, c) // go è un'istruzione che avvia una goroutine.
+ go inc(10, c)
+ go inc(-805, c)
+ // Legge tre risultati dal canale e li stampa a schermo.
+ // Non si conosce a priori l'ordine in cui i risultati arriveranno!
+ fmt.Println(<-c, <-c, <-c) // <- è l'operatore di "ricevuta" quando
+ // un canale sta a destra.
+
+ cs := make(chan string) // Un altro canale, gestisce le stringhe.
+ ccs := make(chan chan string) // Un canale che gestisce canali di stringhe.
+ go func() { c <- 84 }() // Lancia una goroutine, solo per inviare un valore.
+ go func() { cs <- "parolina" }() // Stessa cosa ma per cs.
+ // select è simile a switch, ma ogni case riguarda un'operazione su un
+ // canale. Seleziona, in modo random, uno tra i canali che sono pronti
+ // a comunicare.
+ select {
+ case i := <-c: // Il valore ricevuto può essere assegnato a una variabile,
+ fmt.Printf("E' un %T", i)
+ case <-cs: // oppure il valore ricevuto può essere scartato.
+ fmt.Println("E' una stringa.")
+ case <-ccs: // Canale vuoto, non pronto per comunicare.
+ fmt.Println("Non succede niente.")
+ }
+ // A questo punto un valore è stato preso da c o cs. Una delle tue goroutine
+ // cominciate sopra ha completato l'esecuzione, l'altra rimarrà bloccata.
+
+ imparaProgrammazioneWeb() // Se lo fa Go, lo puoi fare anche tu.
+}
+
+// Una funzione all'interno del package http avvia un webserver.
+func imparaProgrammazioneWeb() {
+
+ // Il primo parametro di ListenAndServe è l'indirizzo TCP su cui ascoltare.
+ // Il secondo parametro è un'interfaccia, precisamente http.Handler.
+ go func() {
+ err := http.ListenAndServe(":8080", coppia{})
+ fmt.Println(err) // Non ignorare gli errori.
+ }()
+
+ richiediServer()
+}
+
+// Per rendere coppia un http.Handler basta implementare il metodo ServeHTTP.
+func (p coppia) ServeHTTP(w http.ResponseWriter, r *http.Request) {
+ // Il server fornisce dati con un metodo di http.ResponseWriter.
+ w.Write([]byte("Hai imparato Go in Y minuti!"))
+}
+
+func richiediServer() {
+ risposta, err := http.Get("http://localhost:8080")
+ fmt.Println(err)
+ defer risposta.Body.Close()
+ corpo, err := ioutil.ReadAll(risposta.Body)
+ fmt.Printf("\nIl webserver dice: `%s`", string(corpo))
+}
+```
+
+## Letture consigliate
+
+La risorsa più importante per imparare il Go è il [sito ufficiale di Go](http://golang.org/).
+Qui puoi seguire i tutorial, scrivere codice in modo interattivo, e leggere tutti i dettagli.
+Oltre al tour, [la documentazione](https://golang.org/doc/) contiene informazioni su
+come scrivere ottimo codice in Go, documentazione sui package e sui comandi, e
+la cronologia delle release.
+
+Anche il documento che definisce il linguaggio è un'ottima lettura. E' semplice
+da leggere e incredibilmente corto (rispetto ad altri documenti riguardanti
+la creazione di linguaggi).
+
+Puoi giocare con il codice visto finora nel [Go playground](https://play.golang.org/p/Am120Xe7qf).
+Prova a cambiarlo e ad eseguirlo dal browser!
+Osserva che puoi usare [https://play.golang.org](https://play.golang.org) come
+una [REPL](https://en.wikipedia.org/wiki/Read-eval-print_loop) per scrivere
+codice all'interno del browser, senza neanche installare Go!
+
+Una lettura importante per capire Go in modo più profondo è il [codice
+sorgente della libreria standard](http://golang.org/src/pkg/). Infatti è
+molto ben documentato e costituisce quanto più chiaro e conciso ci sia riguardo
+gli idiomi e le buone pratiche del Go. Inoltre, clickando sul nome di una
+funzione [nella documentazione](http://golang.org/pkg/) compare il relativo
+codice sorgente!
+
+Un'altra ottima risorsa per imparare è [Go by example](https://gobyexample.com/).
+
+Go Mobile aggiunge il supporto per lo sviluppo mobile (Android e iOS).
+In questo modo è possibile scrivere un'app mobile nativa in Go, oppure
+una libreria che contiene binding da un package scritto in Go, e che può
+essere richiamata da Java(Android) e Objective-C(iOS). Visita la pagina di
+[Go Mobile](https://github.com/golang/go/wiki/Mobile) per maggiori informazioni.
diff --git a/it-it/markdown.html.markdown b/it-it/markdown.html.markdown
new file mode 100644
index 00000000..b006dbb4
--- /dev/null
+++ b/it-it/markdown.html.markdown
@@ -0,0 +1,244 @@
+---
+language: markdown
+contributors:
+ - ["Dan Turkel", "http://danturkel.com/"]
+translators:
+ - ["Jacopo Andrea Giola", "http://geekpanda.net"]
+filename: markdown-it.md
+lang: it-it
+---
+
+Markdown è stato creato da John Gruber nel 2004. Il suo scopo è quello di essere una sintassi facile da leggere e scrivere, e che può essere convertita in HTML (ad oggi anche in molti altri formati).
+
+Mandate tutto il feedback che volete! / Sentitevi liberi di forkare o di mandare pull request!
+
+
+```markdown
+<!-- Markdown è un superset di HTML, quindi ogni file HTML è a sua volta un file Markdown valido. Questo significa che possiamo usare elementi di HTML in Markdown, come per esempio i commenti, e questi non saranno modificati dal parser di Markdown. State attenti però, se inserite un elemento HTML nel vostro file Markdown, non potrete usare la sua sintassi all'interno del contenuto dell'elemento. -->
+
+<!-- L'implementazione di Markdown inoltre cambia da parser a parser. In questa guida cercheremo di indicare quando una feature è universale e quando sono specifiche ad un certo parser. -->
+
+<!-- Titoli -->
+<!-- Potete creare gli elementi HTML da <h1> ad <h6> facilmente, basta che inseriate un egual numero di caratteri cancelletto (#) prima del testo che volete all'interno dell'elemento -->
+# Questo è un <h1>
+## Questo è un <h2>
+### Questo è un <h3>
+#### Questo è un <h4>
+##### Questo è un <h5>
+###### Questo è un <h6>
+
+<!-- Markdown inoltre fornisce due alternative per indicare gli elementi h1 e h2 -->
+Questo è un h1
+==============
+
+Questo è un h2
+--------------
+
+<!-- Stili di testo semplici -->
+<!-- Il testo può essere stilizzato in corsivo o grassetto usando markdown -->
+
+*Questo testo è in corsivo.*
+_Come pure questo._
+
+**Questo testo è in grassetto.**
+__Come pure questo.__
+
+***Questo testo è stilizzato in entrabmi i modi.***
+**_Come questo!_**
+*__E questo!__*
+
+<!-- In Github Flavored Markdown, che è utilizzato per renderizzare i file markdown su
+Github, è presente anche lo stile barrato -->
+
+~~Questo testo è barrato.~~
+
+<!-- I paragrafi sono uno o più linee di testo addiacenti separate da una o più righe vuote. -->
+
+Qeusto è un paragrafo. Sto scrivendo in un paragrafo, non è divertente?
+
+Ora sono nel paragrafo 2.
+Anche questa linea è nel paragrafo 2!
+
+
+Qui siamo nel paragrafo 3!
+
+<!-- Se volete inserire l'elemento HTML <br />, potete terminare la linea con due o più spazi e poi iniziare un nuovo paragrafo. -->
+
+Questa frase finisce con due spazi (evidenziatemi per vederli).
+
+C'è un <br /> sopra di me!
+
+<!-- Le citazioni sono semplici da inserire, basta usare il carattere >. -->
+
+> Questa è una citazione. Potete
+> mandare a capo manualmente le linee e inserire un `>` prima di ognuna, oppure potete usare una sola linea e lasciare che vada a capo automaticamente.
+> Non c'è alcuna differenza, basta che iniziate ogni riga con `>`.
+
+> Potete utilizzare anche più di un livello
+>> di indentazione!
+> Quanto è comodo?
+
+<!-- Liste -->
+<!-- Le liste non ordinate possono essere inserite usando gli asterischi, il simbolo più o dei trattini -->
+
+* Oggetto
+* Oggetto
+* Altro oggetto
+
+oppure
+
++ Oggetto
++ Oggetto
++ Un altro oggetto
+
+oppure
+
+- Oggetto
+- Oggetto
+- Un ultimo oggetto
+
+<!-- Le liste ordinate invece, sono inserite con un numero seguito da un punto. -->
+
+1. Primo oggetto
+2. Secondo oggetto
+3. Terzo oggetto
+
+<!-- Non dovete nemmeno mettere i numeri nell'ordine giusto, markdown li visualizzerà comunque nell'ordine corretto, anche se potrebbe non essere una buona idea. -->
+
+1. Primo oggetto
+1. Secondo oggetto
+1. Terzo oggetto
+<!-- (Questa lista verrà visualizzata esattamente come quella dell'esempio prima) -->
+
+<!-- Potete inserire anche sotto liste -->
+
+1. Primo oggetto
+2. Secondo oggetto
+3. Terzo oggetto
+ * Sotto-oggetto
+ * Sotto-oggetto
+4. Quarto oggetto
+
+<!-- Sono presenti anche le task list. In questo modo è possibile creare checkbox in HTML. -->
+
+I box senza la 'x' sono checkbox HTML ancora da completare.
+- [ ] Primo task da completare.
+- [ ] Secondo task che deve essere completato.
+Il box subito sotto è una checkbox HTML spuntata.
+- [x] Questo task è stato completato.
+
+<!-- Estratti di codice -->
+<!-- Potete inserire un estratto di codice (che utilizza l'elemento <code>) indentando una linea con quattro spazi oppure con un carattere tab -->
+
+ Questa è una linea di codice
+ Come questa
+
+<!-- Potete inoltre inserire un altro tab (o altri quattro spazi) per indentare il vostro codice -->
+
+ my_array.each do |item|
+ puts item
+ end
+
+<!-- Codice inline può essere inserito usando il carattere backtick ` -->
+
+Giovanni non sapeva neppure a cosa servisse la funzione `go_to()`!
+
+<!-- In Github Flavored Markdown, potete inoltre usare una sintassi speciale per il codice -->
+
+\`\`\`ruby <!-- In realtà dovete rimuovere i backslash, usate solo ```ruby ! -->
+def foobar
+ puts "Hello world!"
+end
+\`\`\` <!-- Anche qui, niente backslash, solamente ``` -->
+
+<!-- Se usate questa sintassi, il testo non richiederà di essere indentanto, inoltre Github userà la syntax highlighting del linguaggio specificato dopo i ``` iniziali -->
+
+<!-- Linea orizzontale (<hr />) -->
+<!-- Le linee orizzontali sono inserite facilemtne usanto tre o più asterischi o trattini senza spazi consecutivi e senza spazi. -->
+
+***
+---
+- - -
+****************
+
+<!-- Link -->
+<!-- Una delle funzionalità migliori di markdown è la facilità con cui si possono inserire i link. Mettete il testo da visualizzare fra parentesi quadre [] seguite dall'url messo fra parentesi tonde () -->
+
+[Cliccami!](http://test.com/)
+
+<!-- Potete inoltre aggiungere al link un titolo mettendolo fra doppie apici dopo il link -->
+
+[Cliccami!](http://test.com/ "Link a Test.com")
+
+<!-- La sintassi funziona anche i path relativi. -->
+
+[Vai a musica](/music/).
+
+<!-- Markdown supporta inoltre anche la possibilità di aggiungere i link facendo riferimento ad altri punti del testo -->
+
+[Apri questo link][link1] per più informazioni!
+[Guarda anche questo link][foobar] se ti va.
+
+[link1]: http://test.com/ "Bello!"
+[foobar]: http://foobar.biz/ "Va bene!"
+
+<!-- Il titolo può anche essere inserito in apici singoli o in parentesi, oppure omesso interamente. Il riferimento può essere inserito in un punto qualsiasi del vostro documento e l'identificativo del riferimento può essere lungo a piacere a patto che sia univoco. -->
+
+<!-- Esiste anche un "identificativo implicito" che vi permette di usare il testo del link come id -->
+
+[Questo][] è un link.
+
+[Questo]: http://thisisalink.com/
+
+<!-- Ma non è comunemente usato. -->
+
+<!-- Immagini -->
+<!-- Le immagini sono inserite come i link ma con un punto esclamativo inserito prima delle parentesi quadre! -->
+
+![Qeusto è il testo alternativo per l'immagine](http://imgur.com/myimage.jpg "Il titolo opzionale")
+
+<!-- E la modalità a riferimento funziona esattamente come ci si aspetta -->
+
+![Questo è il testo alternativo.][myimage]
+
+[myimage]: relative/urls/cool/image.jpg "Se vi serve un titolo, lo mettete qui"
+
+<!-- Miscellanea -->
+<!-- Auto link -->
+
+<http://testwebsite.com/> è equivalente ad
+[http://testwebsite.com/](http://testwebsite.com/)
+
+<!-- Auto link per le email -->
+
+<foo@bar.com>
+
+<!-- Caratteri di escaping -->
+
+Voglio inserire *questo testo circondato da asterischi* ma non voglio che venga renderizzato in corsivo, quindi lo inserirò così: \*questo testo è circondato da asterischi\*.
+
+<!-- Combinazioni di tasti -->
+<!-- In Github Flavored Markdown, potete utilizzare il tag <kbd> per raffigurare i tasti della tastiera -->
+
+Il tuo computer è crashato? Prova a premere
+<kbd>Ctrl</kbd>+<kbd>Alt</kbd>+<kbd>Canc</kbd>
+
+<!-- Tabelle -->
+<!-- Le tabelle sono disponibili solo in Github Flavored Markdown e sono leggeremente complesse, ma se proprio volete inserirle fate come segue: -->
+
+| Col1 | Col2 | Col3 |
+| :------------------- | :------: | -----------------: |
+| Allineato a sinistra | Centrato | Allineato a destra |
+| blah | blah | blah |
+
+<!-- oppure, per lo stesso risultato -->
+
+Col 1 | Col2 | Col3
+:-- | :-: | --:
+È una cosa orrenda | fatela | finire in fretta
+
+<!-- Finito! -->
+
+```
+
+Per altre informazioni, leggete il post ufficiale di John Gruber sulla sintassi [qui](http://daringfireball.net/projects/markdown/syntax) e il magnifico cheatsheet di Adam Pritchard [qui](https://github.com/adam-p/markdown-here/wiki/Markdown-Cheatsheet).
diff --git a/it-it/matlab-it.html.markdown b/it-it/matlab-it.html.markdown
new file mode 100644
index 00000000..aeb42658
--- /dev/null
+++ b/it-it/matlab-it.html.markdown
@@ -0,0 +1,526 @@
+---
+language: Matlab
+contributors:
+ - ["mendozao", "http://github.com/mendozao"]
+ - ["jamesscottbrown", "http://jamesscottbrown.com"]
+ - ["Colton Kohnke", "http://github.com/voltnor"]
+translators:
+ - ["Samuele Gallerani", "http://github.com/fontealpina"]
+lang: it-it
+filename: matlab-it.md
+---
+
+MATLAB sta per MATrix LABoratory ed è un potente linguaggio per il calcolo numerico comunemente usato in ingegneria e matematica.
+
+```matlab
+% I commenti iniziano con il segno percentuale.
+
+%{
+I commenti multilinea
+assomigliano a
+qualcosa
+del genere
+%}
+
+% i comandi possono essere spezzati su più linee, usando '...':
+ a = 1 + 2 + ...
+ + 4
+
+% i comandi possono essere passati al sistema operativo
+!ping google.com
+
+who % Mostra tutte le variabili in memoria
+whos % Mostra tutte le variabili in memoria, con i loro tipi
+clear % Cancella tutte le tue variabili dalla memoria
+clear('A') % Cancella una particolare variabile
+openvar('A') % Apre la variabile in un editor di variabile
+
+clc % Cancella il contenuto della Command Window
+diary % Attiva il log della Command Window su file
+ctrl-c % Interrompe il calcolo corrente
+
+edit('myfunction.m') % Apre la funzione/script nell'editor
+type('myfunction.m') % Stampa il codice della funzione/script sulla Command Window
+
+profile on % Attiva la profilazione del codice
+profile off % Disattiva la profilazione del codice
+profile viewer % Apre il profilatore
+
+help comando % Mostra la documentazione di comando sulla Command Window
+doc comando % Mostra la documentazione di comando sulla Help Window
+lookfor comando % Cerca comando nella prima linea di commento di tutte le funzioni
+lookfor comando -all % Cerca comando in tutte le funzioni
+
+
+% Formattazione dell'output
+format short % 4 decimali in un numero float
+format long % 15 decimali
+format bank % Solo due cifre decimali - per calcoli finaziari
+fprintf('text') % Stampa "text" a terminale
+disp('text') % Stampa "text" a terminale
+
+% Variabili ed espressioni
+miaVariabile = 4 % Il pannello Workspace mostra la nuova variabile creata
+miaVariabile = 4; % Il punto e virgola evita che l'output venga stampato sulla Command Window
+4 + 6 % ans = 10
+8 * myVariable % ans = 32
+2 ^ 3 % ans = 8
+a = 2; b = 3;
+c = exp(a)*sin(pi/2) % c = 7.3891
+
+% La chiamata di funzioni può essere fatta in due modi differenti:
+% Sintassi standard di una funzione:
+load('myFile.mat', 'y') % argomenti tra parentesi, separati da virgole
+% Sintassi di tipo comando:
+load myFile.mat y % Non ci sono parentesi e gli argometi sono separati da spazi
+% Notare la mancanza di apici nella sintassi di tipo comando: gli input sono sempre passati come
+% testo letterale - non è possibile passare valori di variabili. Inoltre non può ricevere output:
+[V,D] = eig(A); % Questa non ha una forma equivalente con una sintassi di tipo comando
+[~,D] = eig(A); % Se si vuole solo D e non V
+
+
+
+% Operatori logici
+1 > 5 % ans = 0
+10 >= 10 % ans = 1
+3 ~= 4 % Not equal to -> ans = 1
+3 == 3 % equal to -> ans = 1
+3 > 1 && 4 > 1 % AND -> ans = 1
+3 > 1 || 4 > 1 % OR -> ans = 1
+~1 % NOT -> ans = 0
+
+% Gli operatori logici possono essere applicati alle matrici:
+A > 5
+% Per ogni elemento, se la condizione è vera, quell'elemento vale 1 nella matrice risultante
+A( A > 5 )
+% Restituisce un vettore contenente gli elementi in A per cui la condizione è vera
+
+% Stringhe
+a = 'MyString'
+length(a) % ans = 8
+a(2) % ans = y
+[a,a] % ans = MyStringMyString
+
+
+% Celle
+a = {'one', 'two', 'three'}
+a(1) % ans = 'one' - ritorna una cella
+char(a(1)) % ans = one - ritorna una stringa
+
+% Strutture
+A.b = {'one','two'};
+A.c = [1 2];
+A.d.e = false;
+
+% Vettori
+x = [4 32 53 7 1]
+x(2) % ans = 32, gli indici in Matlab iniziano da 1, non da 0
+x(2:3) % ans = 32 53
+x(2:end) % ans = 32 53 7 1
+
+x = [4; 32; 53; 7; 1] % Vettore colonna
+
+x = [1:10] % x = 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
+
+% Matrici
+A = [1 2 3; 4 5 6; 7 8 9]
+% Le righe sono separate da punto e virgola, mentre gli elementi sono separati da spazi
+% A =
+
+% 1 2 3
+% 4 5 6
+% 7 8 9
+
+A(2,3) % ans = 6, A(row, column)
+A(6) % ans = 8
+% (implicitamente concatena le colonne in un vettore, e quindi gli indici sono riferiti al vettore)
+
+
+A(2,3) = 42 % Aggiorna riga 2 colonna 3 con 42
+% A =
+
+% 1 2 3
+% 4 5 42
+% 7 8 9
+
+A(2:3,2:3) % Crea una nuova matrice a partire da quella precedente
+%ans =
+
+% 5 42
+% 8 9
+
+A(:,1) % Tutte le righe nella colonna 1
+%ans =
+
+% 1
+% 4
+% 7
+
+A(1,:) % Tutte le colonne in riga 1
+%ans =
+
+% 1 2 3
+
+[A ; A] % Concatenazione di matrici (verticalmente)
+%ans =
+
+% 1 2 3
+% 4 5 42
+% 7 8 9
+% 1 2 3
+% 4 5 42
+% 7 8 9
+
+% è equivalente a
+vertcat(A,A);
+
+
+[A , A] % Concatenazione di matrici (orrizontalmente)
+
+%ans =
+
+% 1 2 3 1 2 3
+% 4 5 42 4 5 42
+% 7 8 9 7 8 9
+
+% è equivalente a
+horzcat(A,A);
+
+
+A(:, [3 1 2]) % Ripristina le colonne della matrice originale
+%ans =
+
+% 3 1 2
+% 42 4 5
+% 9 7 8
+
+size(A) % ans = 3 3
+
+A(1, :) =[] % Rimuove la prima riga della matrice
+A(:, 1) =[] % Rimuove la prima colonna della matrice
+
+transpose(A) % Traspone la matrice, equivale a:
+A one
+ctranspose(A) % Trasposizione hermitiana della matrice
+% (ovvero il complesso coniugato di ogni elemento della matrice trasposta)
+
+
+
+
+% Aritmetica Elemento per Elemento vs. Artimetica Matriciale
+% Gli operatori aritmetici da soli agliscono sull'intera matrice. Quando sono preceduti
+% da un punto, allora agiscono su ogni elemento. Per esempio:
+A * B % Moltiplicazione matriciale
+A .* B % Moltiplica ogni elemento di A per il corrispondente elemento di B
+
+% Ci sono diverse coppie di funzioni, in cui una agisce su ogni elemento, e
+% l'altra (il cui nome termina con m) agisce sull'intera matrice.
+exp(A) % Calcola l'esponenziale di ogni elemento
+expm(A) % Calcola la matrice esponenziale
+sqrt(A) % Calcola la radice quadrata di ogni elementotake the square root of each element
+sqrtm(A) % Trova la matrice di cui A nè è la matrice quadrata
+
+
+% Plot di grafici
+x = 0:.10:2*pi; % Crea un vettore che inizia a 0 e termina 2*pi con incrementi di .1
+y = sin(x);
+plot(x,y)
+xlabel('x axis')
+ylabel('y axis')
+title('Plot of y = sin(x)')
+axis([0 2*pi -1 1]) % x range da 0 a 2*pi, y range da -1 a 1
+
+plot(x,y1,'-',x,y2,'--',x,y3,':') % Per stampare più funzioni in unico plot
+legend('Line 1 label', 'Line 2 label') % Aggiunge un etichetta con il nome delle curve
+
+% Metodo alternativo per stampare funzioni multiple in un unico plot.
+% mentre 'hold' è on, i comandi sono aggiunti al grafico esistene invece di sostituirlo
+plot(x, y)
+hold on
+plot(x, z)
+hold off
+
+loglog(x, y) % Un plot di tipo log-log
+semilogx(x, y) % Un plot con asse x logaritmico
+semilogy(x, y) % Un plot con asse y logaritmico
+
+fplot (@(x) x^2, [2,5]) % Stampa la funzione x^2 da x=2 a x=5
+
+grid on % Mostra la griglia, disattivare con 'grid off'
+axis square % Rende quadrata la regione individuata dagli assi
+axis equal % Iposta l'aspetto del grafico in modo che le unità degli assi siano le stesse
+
+scatter(x, y); % Scatter-plot
+hist(x); % Istogramma
+
+z = sin(x);
+plot3(x,y,z); % Stampa una linea 3D
+
+pcolor(A) % Heat-map di una matrice: stampa una griglia di rettangoli, colorati in base al valore
+contour(A) % Contour plot di una matrice
+mesh(A) % Stampa come una superfice di mesh
+
+h = figure % Crea un nuovo oggetto figura, con handle f
+figure(h) % Rende la figura corrispondente al handle h la figura corrente
+close(h) % Chiude la figura con handle h
+close all % Chiude tutte le figure
+close % Chiude la figura corrente
+
+shg % Riutilizza una finestra grafica già esistente, o se necessario ne crea una nuova
+clf clear % Pulisce la figura corrente, e resetta le proprietà della figura
+
+% Le proprietà possono essere impostate e modificate attraverso l'handle della figura.
+% Si può salvare l'handle della figura quando viene creata.
+% La funzione gcf restituisce un handle alla figura attuale.
+h = plot(x, y); % Si può salvare un handle della figura quando viene creata
+set(h, 'Color', 'r')
+% 'y' yellow; 'm' magenta, 'c' cyan, 'r' red, 'g' green, 'b' blue, 'w' white, 'k' black
+set(h, 'LineStyle', '--')
+ % '--' linea continua, '---' tratteggiata, ':' puntini, '-.' trattino-punto, 'none' nessuna linea
+get(h, 'LineStyle')
+
+
+% La funzione gca restituisce un handle degli assi della figura corrente
+set(gca, 'XDir', 'reverse'); % Inverte la direzione dell'asse x
+
+% Per creare una figura che contiene diverse sottofigure, usare subplot
+subplot(2,3,1); % Seleziona la prima posizione in una griglia 2 per 3 di sottofigure
+plot(x1); title('First Plot') % Stampa qualcosa in questa posizione
+subplot(2,3,2); % Seleziona la seconda posizione nella griglia
+plot(x2); title('Second Plot') % Stampa qualcosa in questa posizione
+
+
+% Per usare funzioni o script, devono essere nel tuo path o nella directory corrente
+path % Mostra il path corrente
+addpath /path/to/dir % Aggiunge al path
+rmpath /path/to/dir % Rimuove dal path
+cd /path/to/move/into % Cambia directory
+
+
+% Le variabili possono essere salvate in file .mat
+save('myFileName.mat') % Salva le variabili nel tuo Workspace
+load('myFileName.mat') % Carica variabili salvate nel tuo Workspace
+
+% M-file Scripts
+% I file di script sono file esterni che contengono una sequenza di istruzioni.
+% Permettono di evitare di scrivere ripetutamente lo stesso codice nella Command Window
+% Hanno estensione .m
+
+% M-file Functions
+% Come gli script, hanno la stessa estensione .m
+% Ma possono accettare argomenti di input e restituire un output.
+% Inoltre, hanno un proprio workspace (differente scope delle variabili).
+% Il nome della funzione dovrebbe coincidere con il nome del file (quindi salva questo esempio come double_input.m).
+% 'help double_input.m' restituisce i commenti sotto alla linea iniziale della funzione
+function output = double_input(x)
+ %double_input(x) restituisce il doppio del valore di x
+ output = 2*x;
+end
+double_input(6) % ans = 12
+
+
+% Si possono anche avere sottofunzioni e funzioni annidate.
+% Le sottofunzioni sono nello stesso file della funzione primaria, e possono solo essere
+% chiamate da funzioni nello stesso file. Le funzioni annidate sono definite dentro ad altre
+% funzioni, e hanno accesso ad entrambi i workspace.
+
+% Se si vuole creare una funzione senza creare un nuovo file si può usare una
+% funzione anonima. Utile quando si vuole definire rapidamente una funzione da passare ad
+% un'altra funzione (es. stampa con fplot, valutare un integrale indefinito
+% con quad, trovare le radici con fzenzro, o trovare il minimo con fminsearch).
+% Esempio che restituisce il quadrato del proprio input, assegnato all'handle sqr:
+sqr = @(x) x.^2;
+sqr(10) % ans = 100
+doc function_handle % scopri di più
+
+% Input dell'utente
+a = input('Enter the value: ')
+
+% Ferma l'esecuzione del file e cede il controllo alla tastiera: l'utente può esaminare
+% o cambiare variabili. Digita 'return' per continuare l'esecuzione, o 'dbquit' per uscire
+keyboard
+
+% Importarare dati (anche xlsread/importdata/imread per excel/CSV/image file)
+fopen(filename)
+
+% Output
+disp(a) % Stampa il valore della variabile a
+disp('Hello World') % Stampa una stringa
+fprintf % Stampa sulla Command Window con più controllo
+
+% Istruzioni condizionali (le parentesi sono opzionali, ma un buon stile)
+if (a > 15)
+ disp('Maggiore di 15')
+elseif (a == 23)
+ disp('a è 23')
+else
+ disp('nessuna condizione verificata')
+end
+
+% Cicli
+% NB. Ciclare su elementi di vettori/matrici è lento!
+% Dove possibile, usa funzioni che agiscono sull'intero vettore/matrice
+for k = 1:5
+ disp(k)
+end
+
+k = 0;
+while (k < 5)
+ k = k + 1;
+end
+
+% Misurare la durata dell'esecuzione del codice: 'toc' stampa il tempo trascorso da quando 'tic' è stato chiamato
+tic
+A = rand(1000);
+A*A*A*A*A*A*A;
+toc
+
+% Connessione a un Database MySQL
+dbname = 'database_name';
+username = 'root';
+password = 'root';
+driver = 'com.mysql.jdbc.Driver';
+dburl = ['jdbc:mysql://localhost:8889/' dbname];
+javaclasspath('mysql-connector-java-5.1.xx-bin.jar');
+% xx dipende dalla versione, download disponibile all'indirizzo http://dev.mysql.com/downloads/connector/j/
+conn = database(dbname, username, password, driver, dburl);
+sql = ['SELECT * from table_name where id = 22'] % Esempio istruzione sql
+a = fetch(conn, sql) % conterra i tuoi dati
+
+
+% Funzioni matematiche comuni
+sin(x)
+cos(x)
+tan(x)
+asin(x)
+acos(x)
+atan(x)
+exp(x)
+sqrt(x)
+log(x)
+log10(x)
+abs(x)
+min(x)
+max(x)
+ceil(x)
+floor(x)
+round(x)
+rem(x)
+rand % Numeri pseudocasuali uniformemente distribuiti
+randi % Numeri interi pseudocasuali uniformemente distrubuiti
+randn % Numeri pseudocasuali distrbuiti normalmente
+
+% Costanti comuni
+pi
+NaN
+inf
+
+% Risolvere equazioni matriciali
+% Gli operatori \ e / sono equivalenti alle funzioni mldivide e mrdivide
+x=A\b % Risolve Ax=b. Più veloce e più accurato numericamente rispetto ad usare inv(A)*b.
+x=b/A % Risolve xA=b
+
+inv(A) % Calcola la matrice inversa
+pinv(A) % Calcola la matrice pseudo-inversa
+
+% Funzioni comuni su matrici
+zeros(m,n) % Matrice m x n di zeri
+ones(m,n) % Matrice m x n di uni
+diag(A) % Estrae gli elementi della diagonale della matrice A
+diag(x) % Costruisce una matrice con elementi diagonali uguali agli elementi di x, e zero negli altri elementi
+eye(m,n) % Matrice identità
+linspace(x1, x2, n) % Ritorna n punti equamente distanziati, con minimo x1 e massimo x2
+inv(A) % Matrice inversa di A
+det(A) % Determinante di A
+eig(A) % Autovalori e autovettori di A
+trace(A) % Traccia della matrice - equivalente a sum(diag(A))
+isempty(A) % Verifica se l'array è vuoto
+all(A) % Verifica se tutti gli elementi sono nonzero o veri
+any(A) % Verifica se almento un elemento è nonzero o vero
+isequal(A, B) % Verifica l'uguaglianza di due array
+numel(A) % Numero di elementi nella matrice
+triu(x) % Ritorna la parte triangolare superiore di x
+tril(x) % Ritorna la parte triangolare inferiore di x
+cross(A,B) % Ritorna il prodotto vettoriale dei vettori A e B
+dot(A,B) % Ritorna il prodotto scalare di due vettori (devono avere la stessa lunghezza)
+transpose(A) % Ritorna la trasposta di A
+fliplr(A) % Capovolge la matrice da sinistra a destra
+flipud(A) % Capovolge la matrice da sopra a sotto
+
+% Fattorizzazione delle matrici
+[L, U, P] = lu(A) % Decomposizione LU: PA = LU, L è il triangolo inferiore, U è il triangolo superiore, P è la matrice di permutazione
+[P, D] = eig(A) % Auto-decomposizione: AP = PD, le colonne di P sono autovettori e gli elementi sulle diagonali di D sono autovalori
+[U,S,V] = svd(X) % SVD: XV = US, U e V sono matrici unitarie, S ha gli elementi della diagonale non negativi in ordine decrescente
+
+% Funzioni comuni su vettori
+max % elemento più grande
+min % elemento più piccolo
+length % lunghezza del vettore
+sort % ordina in modo crescente
+sum % somma degli elementi
+prod % prodotto degli elementi
+mode % valore moda
+median % valore mediano
+mean % valore medio
+std % deviazione standard
+perms(x) % lista tutte le permutazioni di elementi di x
+
+
+% Classi
+% Matlab supporta la programmazione orientata agli oggetti.
+% La classe deve essere messa in un file con lo stesso nome della classe e estensione .m
+% Per iniziare, creiamo una semplice classe per memorizzare waypoint GPS
+% Inizio WaypointClass.m
+classdef WaypointClass % Il nome della classe.
+ properties % Le proprietà della classe funzionano come Strutture
+ latitude
+ longitude
+ end
+ methods
+ % Questo metodo che ha lo stesso nome della classe è il costruttore
+ function obj = WaypointClass(lat, lon)
+ obj.latitude = lat;
+ obj.longitude = lon;
+ end
+
+ % Altre funzioni che usano l'oggetto Waypoint
+ function r = multiplyLatBy(obj, n)
+ r = n*[obj.latitude];
+ end
+
+ % Se si vuole aggiungere due oggetti Waypoint insieme senza chiamare
+ % una funzione speciale si può sovradefinire una funzione aritmetica di Matlab come questa:
+ function r = plus(o1,o2)
+ r = WaypointClass([o1.latitude] +[o2.latitude], ...
+ [o1.longitude]+[o2.longitude]);
+ end
+ end
+end
+% End WaypointClass.m
+
+% Si può creare un oggetto della classe usando un costruttore
+a = WaypointClass(45.0, 45.0)
+
+% Le proprietà della classe si comportano esattamente come una Struttura Matlab.
+a.latitude = 70.0
+a.longitude = 25.0
+
+% I metodi possono essere chiamati allo stesso modo delle funzioni
+ans = multiplyLatBy(a,3)
+
+% Il metodo può anche essere chiamato usando una notazione con punto. In questo caso, l'oggetto
+% non necessita di essere passato al metodo.
+ans = a.multiplyLatBy(a,1/3)
+
+% Le funzioni Matlab possono essere sovradefinite per gestire oggetti.
+% Nel metodo sopra, è stato sovradefinito come Matlab gestisce
+% l'addizione di due oggetti Waypoint.
+b = WaypointClass(15.0, 32.0)
+c = a + b
+
+```
+
+## Di più su Matlab
+
+* Sito ufficiale [http://http://www.mathworks.com/products/matlab/](http://www.mathworks.com/products/matlab/)
+* Forum ufficiale di MATLAB: [http://www.mathworks.com/matlabcentral/answers/](http://www.mathworks.com/matlabcentral/answers/)