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diff --git a/it-it/bash-it.html.markdown b/it-it/bash-it.html.markdown index f892845f..af8823c4 100644 --- a/it-it/bash-it.html.markdown +++ b/it-it/bash-it.html.markdown @@ -13,13 +13,14 @@ contributors: filename: LearnBash.sh translators: - ["Robert Margelli", "http://github.com/sinkswim/"] + - ["Tommaso Pifferi", "http://github.com/neslinesli93/"] lang: it-it --- Bash è il nome della shell di unix, la quale è stata distribuita anche come shell del sistema oprativo GNU e la shell di default su Linux e Mac OS X. Quasi tutti gli esempi sottostanti possono fare parte di uno shell script o eseguiti direttamente nella shell. -[Per saperne di piu'.](http://www.gnu.org/software/bash/manual/bashref.html) +[Per saperne di più.](http://www.gnu.org/software/bash/manual/bashref.html) ```bash #!/bin/bash @@ -34,32 +35,34 @@ echo Ciao mondo! echo 'Questa è la prima riga'; echo 'Questa è la seconda riga' # Per dichiarare una variabile: -VARIABILE="Una stringa" +Variabile="Una stringa" # Ma non così: -VARIABILE = "Una stringa" -# Bash stabilirà che VARIABILE è un comando da eseguire e darà un errore +Variabile = "Una stringa" +# Bash stabilirà che Variabile è un comando da eseguire e darà un errore # perchè non esiste. # Usare la variabile: -echo $VARIABILE -echo "$VARIABILE" -echo '$VARIABILE' +echo $Variabile +echo "$Variabile" +echo '$Variabile' # Quando usi la variabile stessa - assegnala, esportala, oppure — scrivi # il suo nome senza $. Se vuoi usare il valore della variabile, devi usare $. # Nota che ' (singolo apice) non espande le variabili! # Sostituzione di stringhe nelle variabili -echo ${VARIABILE/Una/A} +echo ${Variabile/Una/A} # Questo sostituirà la prima occorrenza di "Una" con "La" # Sottostringa di una variabile -echo ${VARIABILE:0:7} +Lunghezza=7 +echo ${Variabile:0:Lunghezza} # Questo ritornerà solamente i primi 7 caratteri # Valore di default per la variabile -echo ${FOO:-"ValoreDiDefaultSeFOOMancaOÈ Vuoto"} -# Questo funziona per null (FOO=), stringa vuota (FOO=""), zero (FOO=0) ritorna 0 +echo ${Foo:-"ValoreDiDefaultSeFooMancaOppureÈVuoto"} +# Questo funziona per null (Foo=), stringa vuota (Foo=""), zero (Foo=0) ritorna 0 +# Nota: viene ritornato il valore di default, il contenuto della variabile pero' non cambia. # Variabili builtin: # Ci sono delle variabili builtin molto utili, come @@ -71,31 +74,40 @@ echo "Argomenti dello script separati in variabili distinte: $1 $2..." # Leggere un valore di input: echo "Come ti chiami?" -read NOME # Nota che non abbiamo dovuto dichiarare una nuova variabile -echo Ciao, $NOME! +read Nome # Nota che non abbiamo dovuto dichiarare una nuova variabile +echo Ciao, $Nome! # Classica struttura if: # usa 'man test' per maggiori informazioni sulle condizionali -if [ $NOME -ne $USER ] +if [ $Nome -ne $USER ] then echo "Il tuo nome non è lo username" else echo "Il tuo nome è lo username" fi +# Nota: se $Name è vuoto, la condizione precedente viene interpretata come: +if [ -ne $USER ] +# che genera un errore di sintassi. Quindi il metodo sicuro per usare +# variabili che possono contenere stringhe vuote è il seguente: +if [ "$Name" -ne $USER ] ... +# che viene interpretato come: +if [ "" -ne $USER ] ... +# e dunque funziona correttamente. + # C'è anche l'esecuzione condizionale echo "Sempre eseguito" || echo "Eseguito solo se la prima condizione fallisce" echo "Sempre eseguito" && echo "Eseguito solo se la prima condizione NON fallisce" # Per usare && e || con l'if, c'è bisogno di piu' paia di parentesi quadre: -if [ $NOME == "Steve" ] && [ $ETA -eq 15 ] +if [ "$Nome" == "Steve" ] && [ "$Eta" -eq 15 ] then - echo "Questo verrà eseguito se $NOME è Steve E $ETA è 15." + echo "Questo verrà eseguito se $Nome è Steve E $Eta è 15." fi -if [ $NOME == "Daniya" ] || [ $NOME == "Zach" ] +if [ "$Nome" == "Daniya" ] || [ "$Nome" == "Zach" ] then - echo "Questo verrà eseguito se $NAME è Daniya O Zach." + echo "Questo verrà eseguito se $Nome è Daniya O Zach." fi # Le espressioni sono nel seguente formato: @@ -137,7 +149,7 @@ python hello.py > /dev/null 2>&1 # se invece vuoi appendere usa ">>": python hello.py >> "output.out" 2>> "error.err" -# Sovrascrivi output.txt, appendi a error.err, e conta le righe: +# Sovrascrivi output.out, appendi a error.err, e conta le righe: info bash 'Basic Shell Features' 'Redirections' > output.out 2>> error.err wc -l output.out error.err @@ -145,7 +157,7 @@ wc -l output.out error.err # vedi: man fd echo <(echo "#ciaomondo") -# Sovrascrivi output.txt con "#helloworld": +# Sovrascrivi output.out con "#helloworld": cat > output.out <(echo "#helloworld") echo "#helloworld" > output.out echo "#helloworld" | cat > output.out @@ -164,7 +176,7 @@ echo "Ci sono $(ls | wc -l) oggetti qui." echo "Ci sono `ls | wc -l` oggetti qui." # Bash utilizza uno statemente case che funziona in maniera simile allo switch in Java e C++: -case "$VARIABILE" in +case "$Variabile" in #Lista di pattern per le condizioni che vuoi soddisfare 0) echo "C'è uno zero.";; 1) echo "C'è un uno.";; @@ -172,10 +184,10 @@ case "$VARIABILE" in esac # I cicli for iterano per ogni argomento fornito: -# I contenuti di $VARIABILE sono stampati tre volte. -for VARIABILE in {1..3} +# I contenuti di $Variabile sono stampati tre volte. +for Variabile in {1..3} do - echo "$VARIABILE" + echo "$Variabile" done # O scrivilo con il "ciclo for tradizionale": @@ -186,16 +198,16 @@ done # Possono essere usati anche per agire su file.. # Questo eseguirà il comando 'cat' su file1 e file2 -for VARIABILE in file1 file2 +for Variabile in file1 file2 do - cat "$VARIABILE" + cat "$Variabile" done # ..o dall'output di un comando # Questo eseguirà cat sull'output di ls. -for OUTPUT in $(ls) +for Output in $(ls) do - cat "$OUTPUT" + cat "$Output" done # while loop: @@ -223,7 +235,7 @@ bar () } # Per chiamare la funzione -foo "Il mio nome è" $NOME +foo "Il mio nome è" $Nome # Ci sono un sacco di comandi utili che dovresti imparare: # stampa le ultime 10 righe di file.txt @@ -245,7 +257,7 @@ grep "^foo.*bar$" file.txt grep -c "^foo.*bar$" file.txt # se vuoi letteralmente cercare la stringa, # e non la regex, usa fgrep (o grep -F) -fgrep "^foo.*bar$" file.txt +fgrep "^foo.*bar$" file.txt # Leggi la documentazione dei builtin di bash con il builtin 'help' di bash: diff --git a/it-it/brainfuck-it.html.markdown b/it-it/brainfuck-it.html.markdown index 4999d7e6..08d2ede9 100644 --- a/it-it/brainfuck-it.html.markdown +++ b/it-it/brainfuck-it.html.markdown @@ -1,75 +1,72 @@ --- - language: brainfuck contributors: - ["Prajit Ramachandran", "http://prajitr.github.io/"] - ["Mathias Bynens", "http://mathiasbynens.be/"] translators: - ["Ivan Sala", "http://slavni96.github.io/"] + - ["Christian Grasso", "http://chris54721.net"] lang: it-it - --- -Brainfuck è un linguaggio di programmazione estremamente minimale, -ma è ingrado di rappresentare completamente una macchina di turnig, -e sfrutta solo 8 caratteri. -[Per saperne di più](http://it.wikipedia.org/wiki/Brainfuck) +Brainfuck è un linguaggio di programmazione +[Turing equivalente](https://it.wikipedia.org/wiki/Turing_equivalenza) +estremamente minimale, composto da solo 8 comandi. + +Puoi provarlo nel tuo browser utilizzando +[brainfuck-visualizer](http://fatiherikli.github.io/brainfuck-visualizer/). ``` -Qualsiasi carattere che non sia "><+-.,[]" (escludendo gli apici) +Qualsiasi carattere diverso da "><+-.,[]" (escludendo gli apici) viene ignorato. -Branfuck è caratterizzato da un array (vettore) di 30,000 celle -inizializzare a zero, e un puntatore che punta alla cella corrente. +Branfuck è caratterizzato da un array di 30,000 celle inizializzate a zero +e da un puntatore che punta alla cella corrente. -Vi sono solo otto comando: +Vi sono otto comandi: + : Incrementa il valore della cella attuale di uno. - : Decrementa il valore della cella attuale di uno. -> : Sposta il puntatore sulla cella seguente (prossima a destra). -< : Sposta il puntatore sulla cella precendete (precedente a sinistra). -. : Stampa il valore in ASCII della cella corrente. (es: 65 = 'A') -, : Legge un singolo carattere come input per la cella corrente. -[ : Se il valore della cella corrente è zero, conclude il ciclo - andando alla sua corrispondente ]. +> : Sposta il puntatore sulla cella seguente (sulla destra). +< : Sposta il puntatore sulla cella precendete (sulla sinistra). +. : Stampa il valore ASCII della cella corrente. (es. 65 = 'A') +, : Legge un singolo carattere come input e lo salva nella cella corrente. +[ : Se il valore della cella corrente è zero, prosegue fino alla ] corrispondente. Altrimenti, passa alla prossima istruzione. ] : Se il valore della cella corrente è zero, passa alla prossima istruzione. - Altrimenti torna indetro fino alla [ corrispondente. + Altrimenti, torna indietro fino alla [ corrispondente. -[ e ] creano un loop (while). Ovviamente dovranno essere bilanciati. -Per ogni [ dovrà corrispondere una ] +[ e ] formano un ciclo while. Ovviamente dovranno essere bilanciati. +(Ad ogni [ dovrà corrispondere una ]) -Alcuni semplici esempi di programmi scritti in Brainfuck: +Ecco alcuni semplici esempi di programmi scritti in Brainfuck: ++++++ [ > ++++++++++ < - ] > +++++ . -Questo programma stampa in output la lettera 'A'. Priam incrementa -la cella #1 fino a 6, Quindi la cella #1 viene usata per crare un ciclo. -Poi, entra in un loop ([) e si sposta alla cella #2. -Incrementa la cella #2 10 volte, e torna alla cella #1, e la decrementa. -Questo avviene 6 volte (servono che la cella #1 venga decrementata 6 volte -per raggiungere lo 0. Quindi passa alla corrispondente ] e prosegue). +Questo programma stampa in output la lettera 'A'. Prima di tutto, incrementa +la cella #1 fino al valore 6. La cella #1 verrà utilizzata per il ciclo. +Poi, entra nel ciclo ([) e si sposta alla cella #2. Incrementa la cella #2 10 +volte, torna alla cella #1, e decrementa quest'ultima. +Il ciclo si ripete 6 volte (la cella #1 viene decrementata 6 volte prima di +raggiungere lo 0, quindi prosegue oltre la corrispondente ]). -A questo punto, siamo sulla cella #1, che ha valore 0, -la cella #2 ha valore 60 (6*10). Ci spostiamo sulla cella #2, incrementiamo -per 5 volte, e otteniamo il valore 65, quindi stampaimo il valore della cella -#2 (.). -65 è 'A' in ASCII, quindi alla fine viene stampata 'A'. +A questo punto, siamo sulla cella #1, che ha valore 0, mentre la cella #2 ha +valore 60. Ci spostiamo sulla cella #2, la incrementiamo per 5 volte, ottenendo +il valore 65, quindi stampiamo il valore della cella #2. +Il valore 65 equivale ad 'A' in ASCII, per cui viene stampato 'A' nel terminale. , [ > + < - ] > . -Questo programma legge un carattere come input dall'utente, -quindi salva il carattere dentro la cella #1. -In seguito, incominca a ciclare. -Si sposta alla cella #², e increementa il valore della cella (#2). -Quindi torna alla cella #1, e decrementa il valore della cella (#1). -Questo continua fino a quando la cella #²1 diventa 0, e quindi la cella #2 -avrà il valore iniziale della cella #1. -Infine, visto che ci troviamo sulla cella #1 alla fine del ciclo, si sposta -sulla cella #2 e stampa il valore in ASCII. +Questo programma legge un carattere come input dall'utente, quindi salva il +carattere nella cella #1. Dopodichè entra in un ciclo. Si sposta alla cella #2, +incrementa quest'ultima, torna alla cella #1, e decrementa quest'ultima. +Il ciclo continua fino a quando la cella #1 diventa 0, e quindi la cella #2 +avrà il valore iniziale della cella #1. Infine, visto che ci troviamo sulla +cella #1 alla fine del ciclo, si sposta sulla cella #2 e stampa il valore in +ASCII. -Gli spazi nel codice sovrastante, sono presenti solo a scopo di ottenere -una maggiore leggibilità , si poteva anche scrivere senza: +Gli spazi nel codice sovrastante sono presenti solo a scopo di ottenere +una maggiore leggibilità . Lo stesso programma poteva essere scritto senza spazi: ,[>+<-]>. @@ -77,25 +74,19 @@ Proviamo, adesso, a capire cosa fa invece questo programma: ,>,< [ > [ >+ >+ << -] >> [- << + >>] <<< -] >> -Prende due numeri in input e quindi li moltiplica. +Il programma legge 2 numeri come input dall'utente, e li moltiplica. -Prima prende in input i due numeri (,>,<), quindi inizia un cilclo -basandosi sulla cella #1. -Quindi si sposta sulla cella #2, e inizia un altro ciclo condizionato -dal valore della cella #2, incrementando la cella #3. +Innanzitutto, legge in input i due numeri. Poi entra nel ciclo più esterno +basandosi sulla cella #1. Quindi si sposta sulla cella #2, e inizia il ciclo +più interno basandosi sul valore della cella #2, incrementando la cella #3. Arrivati a questo punto abbiamo un problema: alla fine del ciclo interno -la cella #2 ha valore 0. In questo caso, quando il ciclo esterno rifarà -partire il ciclo interno, non funzionerà più perchè la cella #2 ha valore 0. -Per ovviare a questo problema, oltre alla cella 3, incrementiamo anche la cella -#4, e alla fine di ogni ciclo interno copiala il valore della cella #4 -nella cella #2, in modo che il ciclo interno -possa essere eseguito una altra volta. -Alla fine la cella #3 contiene il risultato. +la cella #2 avrà valore 0. Ciò impedirà di eseguire nuovamente il ciclo interno. +Per ovviare a questo problema, incrementiamo anche la cella #4, e copiamo il +valore di quest'ultima nella cella #2. +Il risultato sarà infine contenuto nella cella #3. ``` -E questo è brainfuck...Non è difficele, vero? -Per divertimento adesso puoi scrivere i tuoi programmi in brainfuck, -oppure puoi scrivere un interprete brainfuck in un altro linguaggio. -L'interprete è abbastanza semplice da implementare, ma se sei veramente -masochista prova ad implementare un interprete brainfuck in... -brainfuck. +E questo è brainfuck. Non è così difficile, eh? Se vuoi, ora puoi scrivere per +divertimento altri programmi in brainfuck, oppure scrivere un interprete +brainfuck in un altro linguaggio. L'interprete è abbastanza semplice da +implementare, ma se sei veramente masochista, prova ad implementare un interprete brainfuck... in brainfuck. diff --git a/it-it/java-it.html.markdown b/it-it/java-it.html.markdown index 6eabd61f..54602cff 100644 --- a/it-it/java-it.html.markdown +++ b/it-it/java-it.html.markdown @@ -6,6 +6,7 @@ contributors: - ["Madison Dickson", "http://github.com/mix3d"] translators: - ["Ivan Sala","http://github.com/slavni96"] + - ["Tommaso Pifferi","http://github.com/neslinesli93"] lang: it-it --- @@ -31,9 +32,9 @@ import java.security.*; // Ogni file .java contiene una classe pubblica, con lo stesso nome del file public class LearnJava { - // Un programma deve avere un metodo main come punto di partenza - // Ma si possono creare anche file senza main, che però per essere usati - // devono essere richiamati da altri file. + // Un programma deve avere un metodo main come punto di partenza. + // Tuttavia si possono creare anche file senza main, che però + // per essere usati devono essere richiamati da altri file. public static void main (String[] args) { // Per stampare a schermo si usa System.out.println @@ -47,88 +48,157 @@ public class LearnJava { System.out.print("Ciao "); System.out.print("Mondo "); + // Per stampare del testo formattato, si puo' usare System.out.printf + System.out.printf("pi greco = %.5f", Math.PI); // => pi greco = 3.14159 /////////////////////////////////////// - // Tipi e Variabili + // Variabili /////////////////////////////////////// - // Si dichiara una variabile usando <tipo> <nome> - // Byte - variabile intera da 8 bit con segno + + /* + * Dichiarazione delle Variabili + */ + // Per dichiarare una variabile basta fare <tipoDato> <nomeVariabile> + int fooInt; + // Per dichiarare piu' di una variabile dello lo stesso tipo si usa: + // <tipoDato> <nomeVariabile1>, <nomeVariabile2>, <nomeVariabile3> + int fooInt1, fooInt2, fooInt3; + + /* + * Inizializzazione delle Variabili + */ + + // Per inizializzare una variabile si usa + // <tipoDato> <nomeVariabile> = <valore> + int fooInt = 1; + // Per inizializzare piu' di una variabile dello lo stesso tipo + // si usa <tipoDato> <nomeVariabile1>, <nomeVariabile2>, <nomeVariabile3> = <valore> + int fooInt1, fooInt2, fooInt3; + fooInt1 = fooInt2 = fooInt3 = 1; + + /* + * Tipi di Variabili + */ + // Byte - intero con segno a 8 bit (in complemento a 2) // (-128 <= byte <= 127) byte fooByte = 100; - // Short - variabile intera da 18 bit con segno + // Short - intero con segno a 16 bit (in complemento a 2) // (-32,768 <= short <= 32,767) short fooShort = 10000; - // Integer - variabile intera da 32 bit con segno + // Integer - intero con segno a 32 bit (in complemento a 2) // (-2,147,483,648 <= int <= 2,147,483,647) int fooInt = 1; - // Long - variabile da 64 bit intera con segno + // Long - intero con segno a 64 bit (in complemento a 2) // (-9,223,372,036,854,775,808 <= long <= 9,223,372,036,854,775,807) long fooLong = 100000L; - // L viene usato per specificare che il valore dalla variabile - // e' di tipo "Long", qualsiasi variabile che non viene contrassegnata - // e' trattata di base come un intero. + // L viene usato per indicare che il valore e' di tipo Long; + // altrimenti il valore viene considerato come intero. - // Nota: Java non dispone di variabili senza segno + // Nota: Java non dispone di interi senza segno. - // Float - variabile piu' precisa, con virgola [numeri reali] - // di grandezza 32 bit + // Float - Numero in virgola mobile a 32 bit con precisione singola (IEEE 754) + // 2^-149 <= float <= (2-2^-23) * 2^127 float fooFloat = 234.5f; - // f e' usato per specificare che la variabile e'' di tipo "float" - // altrimenti di default viene trattata come un "dobule" + // f o F indicano the la variabile e' di tipo float; + // altrimenti il valore viene considerato come double. - // Double - ancora piu' precisione la si puo' ottenere con una variabile - // Double, con granzezza di 64 bit. + // Double - Numero in virgola mobile a 64 bit con precisione doppia (IEEE 754) + // 2^-1074 <= x <= (2-2^-52) * 2^1023 double fooDouble = 123.4; - // Boolean - vero & falso + // Boolean - Puo' assumere il valore vero (true) o falso (false) boolean fooBoolean = true; boolean barBoolean = false; - // Char - un singolo carattere con grandezza 16 bit + // Char - Un singolo carattere Unicode a 16-bit char fooChar = 'A'; - // final - Costanti, non possono essere riassegnate ad un altro oggetto - final int ORE_LAVORATIVE_DI_UNA_SETTIMANA = 9001; - - // String - Stringhe, array di caratteri - String fooString = "Ecco una stringa!"; - - // \n e' un carattere speciale che permette di andare a capo. - String barString = "Andare a capo?\nNessun problema!"; - // \t e' un carattere speciale che permette di aggiungere un 'Tab' - String bazString = "Vuoi inserire tab?\tNessun problema"; + // Le variabili precedute da final possono essere inizializzate una volta sola, + final int HOURS_I_WORK_PER_WEEK = 9001; + // pero' e' possibile dichiararle e poi inizializzarle in un secondo momento. + final double E; + E = 2.71828; + + + // BigInteger - Interi a precisione arbitraria + // + // BigInteger e' un tipo di dato che permette ai programmatori di + // gestire interi piu' grandi di 64 bit. Internamente, le variabili + // di tipo BigInteger vengono memorizzate come un vettore di byte e + // vengono manipolate usando funzioni dentro la classe BigInteger. + // + // Una variabile di tipo BigInteger puo' essere inizializzata usando + // un array di byte oppure una stringa. + + BigInteger fooBigInteger = new BigDecimal(fooByteArray); + + // BigDecimal - Numero con segno, immutabile, a precisione arbitraria + // + // Una variabile di tipo BigDecimal e' composta da due parti: un intero + // a precisione arbitraria detto 'non scalato', e un intero a 32 bit + // che rappresenta la 'scala', ovvero la potenza di 10 con cui + // moltiplicare l'intero non scalato. + // + // I BigDecimal permettono un controllo completo sull'arrotondamento + // dei numeri. Essi sono molto usati in ambito finanziario, nella + // gestione delle valute, e in ogni altro posto in cui serve + // precisione esatta. + // + // Le variabili di tipo BigDecimal possono essere inizializzate con un + // int, long, double o String, oppure con un intero non scalato + // (di tipo BigInteger) e una scala (int). + + BigDecimal fooBigDecimal = new BigDecimal(fooBigInteger, fooInt); + + + + // Stringhe + String fooString = "Questa e' la mia stringa!"; + + // \n e' un carattere di escape che rappresenta l'andare a capo + String barString = "Stampare su una nuova riga?\nNessun problema!"; + // \t e' un carattere di escape che aggiunge un tab + String bazString = "Vuoi aggiungere un tab?\tNessun problema!"; System.out.println(fooString); System.out.println(barString); System.out.println(bazString); - // Vettori [array] - //La lunghezza del vettore deve essere decisa quando viene istanziato - //Si puo' dichiarare come segue: - //<tipodato> [] <nomevariabile> = new <tipodato>[<grandezza vettore>]; - //<tipodato> <nomevariabile>[] = new <tipodato>[<grandezza vettore>]; - int [] intArray = new int[10]; - String [] stringArray = new String[1]; - boolean boolArray [] = new boolean[100]; - - // Un altro modo per dichiarare & inizializzare un vettore - int [] y = {9000, 1000, 1337}; - String nomi [] = {"Andrea", "Bob", "Pippo", "Susan"}; + // Vettori + // La dimensione di un array deve essere decisa in fase di + // istanziazione. Per dichiarare un array si puo' fare in due modi: + // <tipoDato>[] <nomeVariabile> = new <tipoDato>[<dimensioneArray>]; + // <tipoDato> <nomeVariabile>[] = new <tipoDato>[<dimensioneArray>]; + int[] intArray = new int[10]; + String[] stringArray = new String[1]; + boolean boolArray[] = new boolean[100]; + + // Un altro modo per dichiarare ed insieme inizializzare un vettore. + int[] y = {9000, 1000, 1337}; + String names[] = {"Gianni", "Anna", "Luca", "Cristina"}; boolean bools[] = new boolean[] {true, false, false}; - - // I vettori vengono indicizzati a parire dallo 0 + + // Per accedere ad un elemento di un vettore System.out.println("intArray @ 0: " + intArray[0]); - // e' possibile un accesso diretto ad un elemento + // I vettori non sono immutabili (ma la loro dimensione si!) + // e gli indici partono da 0. intArray[1] = 1; System.out.println("intArray @ 1: " + intArray[1]); // => 1 - // Altro da vedere: - // Liste di array - come i vettori ma piu' funzionali - // e la loro grandezza puo' variare in corso di esecuzione - // Liste concatenate di memoria + // Ci sono altri tipo di dato interessanti. + // ArrayList - Simili ai vettori, pero' offrono altre funzionalita', + // e la loro dimensione puo' essere modificata. + // LinkedList - Si tratta di una lista linkata doppia, e come tale + // implementa tutte le operazioni del caso. + // Map - Un insieme di oggetti che fa corrispondere delle chiavi + // a dei valori. Non permette l'inserimento di chiavi uguali. + // HashMap - Questa classe usa una tabella di hash per implementare + // l'interfaccia di tipo Map. Questo permette di effettuare + // operazioni basilari, come inserimento e cancellazione, + // in tempo costante anche su insiemi molto grandi. /////////////////////////////////////// // Operatori diff --git a/it-it/json-it.html.markdown b/it-it/json-it.html.markdown index 0c401753..379bad73 100644 --- a/it-it/json-it.html.markdown +++ b/it-it/json-it.html.markdown @@ -1,29 +1,36 @@ --- - language: json contributors: - - ["Anna Harren", "https://github.com/iirelu"] - - ["Marco Scannadinari", "https://github.com/marcoms"] + - ["Anna Harren", "https://github.com/iirelu"] + - ["Marco Scannadinari", "https://github.com/marcoms"] + - ["himanshu", "https://github.com/himanshu81494"] translators: - ["Robert Margelli", "http://github.com/sinkswim/"] + - ["Christian Grasso", "http://chris54721.net"] lang: it-it - --- -Dato che JSON è un formato per lo scambio di dati estremamente semplice, questo sarà con molta probabilità -il più semplice Learn X in Y Minutes. +JSON è un formato per l'interscambio di dati estremamente semplice, per cui questo sarà +con molta probabilità il più semplice Learn X in Y Minutes. Nella sua forma più pura JSON non ha commenti, ma molti parser accettano commenti in stile C (//, /\* \*/). Per lo scopo prefissato, tuttavia, tutto sarà 100% JSON valido. Fortunatamente, si spiega da sè. +I tipi supportati da JSON comprendono: numeri, stringhe, boolean, array, oggetti e null. +I browser supportati sono: Firefox (Mozilla) 3.5+, Internet Explorer 8+, Google Chrome, +Opera 10+, Safari 4+. +I file JSON sono salvati nel formato ".json". Il MIME type per documenti JSON è +"application/json". Gli svantaggi del JSON includono l'assenza di una definizione dei tipi +e di una sorta di [DTD](https://it.wikipedia.org/wiki/Document_Type_Definition). + ```json { "chiave": "valore", "chiavi": "devono sempre essere racchiuse tra doppi apici", "numeri": 0, - "stringhe": "Ciaø, møndø. Tutti gli unicode sono permessi, assieme con l \"escaping\".", + "stringhe": "Ciaø, møndø. Tutti i caratteri Unicode sono permessi, insieme all'\"escaping\".", "ha booleani?": true, "il nulla": null, @@ -52,8 +59,8 @@ commenti in stile C (//, /\* \*/). Per lo scopo prefissato, tuttavia, tutto sarà ], "stile alternativo": { - "commento": "Guarda quà !" - , "posizione della virgola": "non conta - fintantochè è prima del valore, allora è valida" + "commento": "Guarda qua!" + , "posizione della virgola": "non conta - se è prima della chiave successiva, allora è valida" , "un altro commento": "che bello" }, |