summaryrefslogtreecommitdiffhomepage
path: root/it-it
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Diffstat (limited to 'it-it')
-rw-r--r--it-it/bash-it.html.markdown72
-rw-r--r--it-it/bf-it.html.markdown92
-rw-r--r--it-it/brainfuck-it.html.markdown101
-rw-r--r--it-it/c++-it.html.markdown211
-rw-r--r--it-it/coffeescript-it.html.markdown32
-rw-r--r--it-it/elixir-it.html.markdown10
-rw-r--r--it-it/java-it.html.markdown170
-rw-r--r--it-it/json-it.html.markdown25
-rw-r--r--it-it/python-it.html.markdown647
9 files changed, 1128 insertions, 232 deletions
diff --git a/it-it/bash-it.html.markdown b/it-it/bash-it.html.markdown
index f892845f..af8823c4 100644
--- a/it-it/bash-it.html.markdown
+++ b/it-it/bash-it.html.markdown
@@ -13,13 +13,14 @@ contributors:
filename: LearnBash.sh
translators:
- ["Robert Margelli", "http://github.com/sinkswim/"]
+ - ["Tommaso Pifferi", "http://github.com/neslinesli93/"]
lang: it-it
---
Bash è il nome della shell di unix, la quale è stata distribuita anche come shell del sistema oprativo GNU e la shell di default su Linux e Mac OS X.
Quasi tutti gli esempi sottostanti possono fare parte di uno shell script o eseguiti direttamente nella shell.
-[Per saperne di piu'.](http://www.gnu.org/software/bash/manual/bashref.html)
+[Per saperne di più.](http://www.gnu.org/software/bash/manual/bashref.html)
```bash
#!/bin/bash
@@ -34,32 +35,34 @@ echo Ciao mondo!
echo 'Questa è la prima riga'; echo 'Questa è la seconda riga'
# Per dichiarare una variabile:
-VARIABILE="Una stringa"
+Variabile="Una stringa"
# Ma non così:
-VARIABILE = "Una stringa"
-# Bash stabilirà che VARIABILE è un comando da eseguire e darà un errore
+Variabile = "Una stringa"
+# Bash stabilirà che Variabile è un comando da eseguire e darà un errore
# perchè non esiste.
# Usare la variabile:
-echo $VARIABILE
-echo "$VARIABILE"
-echo '$VARIABILE'
+echo $Variabile
+echo "$Variabile"
+echo '$Variabile'
# Quando usi la variabile stessa - assegnala, esportala, oppure — scrivi
# il suo nome senza $. Se vuoi usare il valore della variabile, devi usare $.
# Nota che ' (singolo apice) non espande le variabili!
# Sostituzione di stringhe nelle variabili
-echo ${VARIABILE/Una/A}
+echo ${Variabile/Una/A}
# Questo sostituirà la prima occorrenza di "Una" con "La"
# Sottostringa di una variabile
-echo ${VARIABILE:0:7}
+Lunghezza=7
+echo ${Variabile:0:Lunghezza}
# Questo ritornerà solamente i primi 7 caratteri
# Valore di default per la variabile
-echo ${FOO:-"ValoreDiDefaultSeFOOMancaOÈ Vuoto"}
-# Questo funziona per null (FOO=), stringa vuota (FOO=""), zero (FOO=0) ritorna 0
+echo ${Foo:-"ValoreDiDefaultSeFooMancaOppureÈVuoto"}
+# Questo funziona per null (Foo=), stringa vuota (Foo=""), zero (Foo=0) ritorna 0
+# Nota: viene ritornato il valore di default, il contenuto della variabile pero' non cambia.
# Variabili builtin:
# Ci sono delle variabili builtin molto utili, come
@@ -71,31 +74,40 @@ echo "Argomenti dello script separati in variabili distinte: $1 $2..."
# Leggere un valore di input:
echo "Come ti chiami?"
-read NOME # Nota che non abbiamo dovuto dichiarare una nuova variabile
-echo Ciao, $NOME!
+read Nome # Nota che non abbiamo dovuto dichiarare una nuova variabile
+echo Ciao, $Nome!
# Classica struttura if:
# usa 'man test' per maggiori informazioni sulle condizionali
-if [ $NOME -ne $USER ]
+if [ $Nome -ne $USER ]
then
echo "Il tuo nome non è lo username"
else
echo "Il tuo nome è lo username"
fi
+# Nota: se $Name è vuoto, la condizione precedente viene interpretata come:
+if [ -ne $USER ]
+# che genera un errore di sintassi. Quindi il metodo sicuro per usare
+# variabili che possono contenere stringhe vuote è il seguente:
+if [ "$Name" -ne $USER ] ...
+# che viene interpretato come:
+if [ "" -ne $USER ] ...
+# e dunque funziona correttamente.
+
# C'è anche l'esecuzione condizionale
echo "Sempre eseguito" || echo "Eseguito solo se la prima condizione fallisce"
echo "Sempre eseguito" && echo "Eseguito solo se la prima condizione NON fallisce"
# Per usare && e || con l'if, c'è bisogno di piu' paia di parentesi quadre:
-if [ $NOME == "Steve" ] && [ $ETA -eq 15 ]
+if [ "$Nome" == "Steve" ] && [ "$Eta" -eq 15 ]
then
- echo "Questo verrà eseguito se $NOME è Steve E $ETA è 15."
+ echo "Questo verrà eseguito se $Nome è Steve E $Eta è 15."
fi
-if [ $NOME == "Daniya" ] || [ $NOME == "Zach" ]
+if [ "$Nome" == "Daniya" ] || [ "$Nome" == "Zach" ]
then
- echo "Questo verrà eseguito se $NAME è Daniya O Zach."
+ echo "Questo verrà eseguito se $Nome è Daniya O Zach."
fi
# Le espressioni sono nel seguente formato:
@@ -137,7 +149,7 @@ python hello.py > /dev/null 2>&1
# se invece vuoi appendere usa ">>":
python hello.py >> "output.out" 2>> "error.err"
-# Sovrascrivi output.txt, appendi a error.err, e conta le righe:
+# Sovrascrivi output.out, appendi a error.err, e conta le righe:
info bash 'Basic Shell Features' 'Redirections' > output.out 2>> error.err
wc -l output.out error.err
@@ -145,7 +157,7 @@ wc -l output.out error.err
# vedi: man fd
echo <(echo "#ciaomondo")
-# Sovrascrivi output.txt con "#helloworld":
+# Sovrascrivi output.out con "#helloworld":
cat > output.out <(echo "#helloworld")
echo "#helloworld" > output.out
echo "#helloworld" | cat > output.out
@@ -164,7 +176,7 @@ echo "Ci sono $(ls | wc -l) oggetti qui."
echo "Ci sono `ls | wc -l` oggetti qui."
# Bash utilizza uno statemente case che funziona in maniera simile allo switch in Java e C++:
-case "$VARIABILE" in
+case "$Variabile" in
#Lista di pattern per le condizioni che vuoi soddisfare
0) echo "C'è uno zero.";;
1) echo "C'è un uno.";;
@@ -172,10 +184,10 @@ case "$VARIABILE" in
esac
# I cicli for iterano per ogni argomento fornito:
-# I contenuti di $VARIABILE sono stampati tre volte.
-for VARIABILE in {1..3}
+# I contenuti di $Variabile sono stampati tre volte.
+for Variabile in {1..3}
do
- echo "$VARIABILE"
+ echo "$Variabile"
done
# O scrivilo con il "ciclo for tradizionale":
@@ -186,16 +198,16 @@ done
# Possono essere usati anche per agire su file..
# Questo eseguirà il comando 'cat' su file1 e file2
-for VARIABILE in file1 file2
+for Variabile in file1 file2
do
- cat "$VARIABILE"
+ cat "$Variabile"
done
# ..o dall'output di un comando
# Questo eseguirà cat sull'output di ls.
-for OUTPUT in $(ls)
+for Output in $(ls)
do
- cat "$OUTPUT"
+ cat "$Output"
done
# while loop:
@@ -223,7 +235,7 @@ bar ()
}
# Per chiamare la funzione
-foo "Il mio nome è" $NOME
+foo "Il mio nome è" $Nome
# Ci sono un sacco di comandi utili che dovresti imparare:
# stampa le ultime 10 righe di file.txt
@@ -245,7 +257,7 @@ grep "^foo.*bar$" file.txt
grep -c "^foo.*bar$" file.txt
# se vuoi letteralmente cercare la stringa,
# e non la regex, usa fgrep (o grep -F)
-fgrep "^foo.*bar$" file.txt
+fgrep "^foo.*bar$" file.txt
# Leggi la documentazione dei builtin di bash con il builtin 'help' di bash:
diff --git a/it-it/bf-it.html.markdown b/it-it/bf-it.html.markdown
new file mode 100644
index 00000000..a79710d0
--- /dev/null
+++ b/it-it/bf-it.html.markdown
@@ -0,0 +1,92 @@
+---
+language: bf
+contributors:
+ - ["Prajit Ramachandran", "http://prajitr.github.io/"]
+ - ["Mathias Bynens", "http://mathiasbynens.be/"]
+translators:
+ - ["Ivan Sala", "http://slavni96.github.io/"]
+ - ["Christian Grasso", "http://chris54721.net"]
+lang: it-it
+---
+
+Brainfuck è un linguaggio di programmazione
+[Turing equivalente](https://it.wikipedia.org/wiki/Turing_equivalenza)
+estremamente minimale, composto da solo 8 comandi.
+
+Puoi provarlo nel tuo browser utilizzando
+[brainfuck-visualizer](http://fatiherikli.github.io/brainfuck-visualizer/).
+
+```
+
+Qualsiasi carattere diverso da "><+-.,[]" (escludendo gli apici)
+viene ignorato.
+Branfuck è caratterizzato da un array di 30,000 celle inizializzate a zero
+e da un puntatore che punta alla cella corrente.
+
+Vi sono otto comandi:
++ : Incrementa il valore della cella attuale di uno.
+- : Decrementa il valore della cella attuale di uno.
+> : Sposta il puntatore sulla cella seguente (sulla destra).
+< : Sposta il puntatore sulla cella precendete (sulla sinistra).
+. : Stampa il valore ASCII della cella corrente. (es. 65 = 'A')
+, : Legge un singolo carattere come input e lo salva nella cella corrente.
+[ : Se il valore della cella corrente è zero, prosegue fino alla ] corrispondente.
+ Altrimenti, passa alla prossima istruzione.
+] : Se il valore della cella corrente è zero, passa alla prossima istruzione.
+ Altrimenti, torna indietro fino alla [ corrispondente.
+
+[ e ] formano un ciclo while. Ovviamente dovranno essere bilanciati.
+(Ad ogni [ dovrà corrispondere una ])
+
+Ecco alcuni semplici esempi di programmi scritti in Brainfuck:
+
+++++++ [ > ++++++++++ < - ] > +++++ .
+
+Questo programma stampa in output la lettera 'A'. Prima di tutto, incrementa
+la cella #1 fino al valore 6. La cella #1 verrà utilizzata per il ciclo.
+Poi, entra nel ciclo ([) e si sposta alla cella #2. Incrementa la cella #2 10
+volte, torna alla cella #1, e decrementa quest'ultima.
+Il ciclo si ripete 6 volte (la cella #1 viene decrementata 6 volte prima di
+raggiungere lo 0, quindi prosegue oltre la corrispondente ]).
+
+A questo punto, siamo sulla cella #1, che ha valore 0, mentre la cella #2 ha
+valore 60. Ci spostiamo sulla cella #2, la incrementiamo per 5 volte, ottenendo
+il valore 65, quindi stampiamo il valore della cella #2.
+Il valore 65 equivale ad 'A' in ASCII, per cui viene stampato 'A' nel terminale.
+
+
+, [ > + < - ] > .
+
+Questo programma legge un carattere come input dall'utente, quindi salva il
+carattere nella cella #1. Dopodichè entra in un ciclo. Si sposta alla cella #2,
+incrementa quest'ultima, torna alla cella #1, e decrementa quest'ultima.
+Il ciclo continua fino a quando la cella #1 diventa 0, e quindi la cella #2
+avrà il valore iniziale della cella #1. Infine, visto che ci troviamo sulla
+cella #1 alla fine del ciclo, si sposta sulla cella #2 e stampa il valore in
+ASCII.
+
+Gli spazi nel codice sovrastante sono presenti solo a scopo di ottenere
+una maggiore leggibilità. Lo stesso programma poteva essere scritto senza spazi:
+
+,[>+<-]>.
+
+Proviamo, adesso, a capire cosa fa invece questo programma:
+
+,>,< [ > [ >+ >+ << -] >> [- << + >>] <<< -] >>
+
+Il programma legge 2 numeri come input dall'utente, e li moltiplica.
+
+Innanzitutto, legge in input i due numeri. Poi entra nel ciclo più esterno
+basandosi sulla cella #1. Quindi si sposta sulla cella #2, e inizia il ciclo
+più interno basandosi sul valore della cella #2, incrementando la cella #3.
+Arrivati a questo punto abbiamo un problema: alla fine del ciclo interno
+la cella #2 avrà valore 0. Ciò impedirà di eseguire nuovamente il ciclo interno.
+Per ovviare a questo problema, incrementiamo anche la cella #4, e copiamo il
+valore di quest'ultima nella cella #2.
+Il risultato sarà infine contenuto nella cella #3.
+```
+
+E questo è brainfuck. Non è così difficile, eh? Se vuoi, ora puoi scrivere per
+divertimento altri programmi in brainfuck, oppure scrivere un interprete
+brainfuck in un altro linguaggio. L'interprete è abbastanza semplice da
+implementare, ma se sei veramente masochista, prova ad implementare un interprete brainfuck... in brainfuck.
diff --git a/it-it/brainfuck-it.html.markdown b/it-it/brainfuck-it.html.markdown
deleted file mode 100644
index 4999d7e6..00000000
--- a/it-it/brainfuck-it.html.markdown
+++ /dev/null
@@ -1,101 +0,0 @@
----
-
-language: brainfuck
-contributors:
- - ["Prajit Ramachandran", "http://prajitr.github.io/"]
- - ["Mathias Bynens", "http://mathiasbynens.be/"]
-translators:
- - ["Ivan Sala", "http://slavni96.github.io/"]
-lang: it-it
-
----
-
-Brainfuck è un linguaggio di programmazione estremamente minimale,
-ma è ingrado di rappresentare completamente una macchina di turnig,
-e sfrutta solo 8 caratteri.
-[Per saperne di più](http://it.wikipedia.org/wiki/Brainfuck)
-
-```
-
-Qualsiasi carattere che non sia "><+-.,[]" (escludendo gli apici)
-viene ignorato.
-Branfuck è caratterizzato da un array (vettore) di 30,000 celle
-inizializzare a zero, e un puntatore che punta alla cella corrente.
-
-Vi sono solo otto comando:
-+ : Incrementa il valore della cella attuale di uno.
-- : Decrementa il valore della cella attuale di uno.
-> : Sposta il puntatore sulla cella seguente (prossima a destra).
-< : Sposta il puntatore sulla cella precendete (precedente a sinistra).
-. : Stampa il valore in ASCII della cella corrente. (es: 65 = 'A')
-, : Legge un singolo carattere come input per la cella corrente.
-[ : Se il valore della cella corrente è zero, conclude il ciclo
- andando alla sua corrispondente ].
- Altrimenti, passa alla prossima istruzione.
-] : Se il valore della cella corrente è zero, passa alla prossima istruzione.
- Altrimenti torna indetro fino alla [ corrispondente.
-
-[ e ] creano un loop (while). Ovviamente dovranno essere bilanciati.
-Per ogni [ dovrà corrispondere una ]
-
-Alcuni semplici esempi di programmi scritti in Brainfuck:
-
-++++++ [ > ++++++++++ < - ] > +++++ .
-
-Questo programma stampa in output la lettera 'A'. Priam incrementa
-la cella #1 fino a 6, Quindi la cella #1 viene usata per crare un ciclo.
-Poi, entra in un loop ([) e si sposta alla cella #2.
-Incrementa la cella #2 10 volte, e torna alla cella #1, e la decrementa.
-Questo avviene 6 volte (servono che la cella #1 venga decrementata 6 volte
-per raggiungere lo 0. Quindi passa alla corrispondente ] e prosegue).
-
-A questo punto, siamo sulla cella #1, che ha valore 0,
-la cella #2 ha valore 60 (6*10). Ci spostiamo sulla cella #2, incrementiamo
-per 5 volte, e otteniamo il valore 65, quindi stampaimo il valore della cella
-#2 (.).
-65 è 'A' in ASCII, quindi alla fine viene stampata 'A'.
-
-
-, [ > + < - ] > .
-
-Questo programma legge un carattere come input dall'utente,
-quindi salva il carattere dentro la cella #1.
-In seguito, incominca a ciclare.
-Si sposta alla cella #², e increementa il valore della cella (#2).
-Quindi torna alla cella #1, e decrementa il valore della cella (#1).
-Questo continua fino a quando la cella #²1 diventa 0, e quindi la cella #2
-avrà il valore iniziale della cella #1.
-Infine, visto che ci troviamo sulla cella #1 alla fine del ciclo, si sposta
-sulla cella #2 e stampa il valore in ASCII.
-
-Gli spazi nel codice sovrastante, sono presenti solo a scopo di ottenere
-una maggiore leggibilità, si poteva anche scrivere senza:
-
-,[>+<-]>.
-
-Proviamo, adesso, a capire cosa fa invece questo programma:
-
-,>,< [ > [ >+ >+ << -] >> [- << + >>] <<< -] >>
-
-Prende due numeri in input e quindi li moltiplica.
-
-Prima prende in input i due numeri (,>,<), quindi inizia un cilclo
-basandosi sulla cella #1.
-Quindi si sposta sulla cella #2, e inizia un altro ciclo condizionato
-dal valore della cella #2, incrementando la cella #3.
-Arrivati a questo punto abbiamo un problema: alla fine del ciclo interno
-la cella #2 ha valore 0. In questo caso, quando il ciclo esterno rifarà
-partire il ciclo interno, non funzionerà più perchè la cella #2 ha valore 0.
-Per ovviare a questo problema, oltre alla cella 3, incrementiamo anche la cella
-#4, e alla fine di ogni ciclo interno copiala il valore della cella #4
-nella cella #2, in modo che il ciclo interno
-possa essere eseguito una altra volta.
-Alla fine la cella #3 contiene il risultato.
-```
-
-E questo è brainfuck...Non è difficele, vero?
-Per divertimento adesso puoi scrivere i tuoi programmi in brainfuck,
-oppure puoi scrivere un interprete brainfuck in un altro linguaggio.
-L'interprete è abbastanza semplice da implementare, ma se sei veramente
-masochista prova ad implementare un interprete brainfuck in...
-brainfuck.
diff --git a/it-it/c++-it.html.markdown b/it-it/c++-it.html.markdown
index e7e1d89e..92ebc165 100644
--- a/it-it/c++-it.html.markdown
+++ b/it-it/c++-it.html.markdown
@@ -4,6 +4,8 @@ filename: learncpp-it.cpp
contributors:
- ["Steven Basart", "http://github.com/xksteven"]
- ["Matt Kline", "https://github.com/mrkline"]
+ - ["Geoff Liu", "http://geoffliu.me"]
+ - ["Connor Waters", "http://github.com/connorwaters"]
translators:
- ["Robert Margelli", "http://github.com/sinkswim/"]
lang: it-it
@@ -54,11 +56,11 @@ int main(int argc, char** argv)
// Tuttavia, il C++ varia nei seguenti modi:
-// In C++, i caratteri come letterali sono da un byte.
-sizeof('c') == 1
+// In C++, i caratteri come letterali sono dei char.
+sizeof('c') == sizeof(char) == 1
-// In C, i caratteri come letterali sono della stessa dimensione degli interi.
-sizeof('c') == sizeof(10)
+// In C, i caratteri come letterali sono degli interi.
+sizeof('c') == sizeof(int)
// C++ ha prototipizzazione rigida
@@ -160,11 +162,14 @@ void foo()
int main()
{
- // Assume che tutto venga dal namespace "Secondo"
- // a meno che non venga dichiarato altrimenti.
+ // Include tutti i simboli del namespace Secondo nello scope attuale.
+ // Osserva che chiamare semplicemente foo() non va più bene perché è ambiguo:
+ // bisogna specificare se vogliamo chiamare foo definita nel namespace Secondo
+ // o foo definita nel livello principale del programma.
+
using namespace Secondo;
- foo(); // stampa "Questa è Secondo::foo"
+ Secondo::foo(); // stampa "Questa è Secondo::foo"
Primo::Annidato::foo(); // stampa "Questa è Primo::Annidato::foo"
::foo(); // stampa "Questa è foo globale"
}
@@ -244,12 +249,137 @@ cout << fooRef; // Stampa "Io sono foo. Ciao!"
// Non riassegna "fooRef". Questo è come scrivere "foo = bar", e
// foo == "Io sono bar"
// dopo questa riga.
+cout << &fooRef << endl; // Stampa l'indirizzo di foo
fooRef = bar;
+cout << &fooRef << endl; // Stampa lo stesso l'indirizzo di foo
+cout << fooRef; // Stampa "Io sono bar"
+
+// L'indirizzo di fooRef rimane lo stesso, ovvero si riferisce ancora a foo.
+
const string& barRef = bar; // Crea un riferimento const a bar.
// Come in C, i valori const (i puntatori e i riferimenti) non possono essere modificati.
barRef += ". Ciao!"; // Errore, i riferimenti const non possono essere modificati.
+// Facciamo un piccolo excursus: prima di approfondire ancora i riferimenti, è necessario
+// introdurre il concetto di oggetto temporaneo. Supponiamo di avere il seguente codice:
+string tempObjectFun() { ... }
+string retVal = tempObjectFun();
+
+// Nella seconda riga si ha che:
+// - un oggetto di tipo stringa viene ritornato da tempObjectFun
+// - viene costruita una nuova stringa, utilizzando l'oggetto ritornato come
+// argomento per il costruttore
+// - l'oggetto ritornato da tempObjectFun viene distrutto
+// L'oggetto ritornato da tempObjectFun viene detto oggetto temporaneo.
+// Un oggetto temporaneo viene creato quando una funzione ritorna un oggetto, e viene
+// distrutto quando l'espressione che lo racchiude termina la sua esecuzione - questo
+// comportamento viene definito dallo standard, ma i compilatori possono modificarlo
+// a piacere. Cerca su google "return value optimization" se vuoi approfondire.
+// Dunque nel seguente codice:
+foo(bar(tempObjectFun()))
+
+// dando per scontato che foo e bar esistano, l'oggetto ritornato da tempObjectFun
+// è passato a bar ed è distrutto prima dell'invocazione di foo.
+
+// Tornando ai riferimenti, c'è un'eccezione a quanto appena detto.
+// Infatti un oggetto temporaneo "viene distrutto quando l'espressione
+// che lo racchiude termina la sua esecuzione", tranne quando è legato ad un
+// riferimento di tipo const. In tal caso la sua vita viene estesa per tutto
+// lo scope attuale:
+
+void constReferenceTempObjectFun() {
+ // constRef riceve l'oggetto temporaneo, che non viene distrutto fino
+ // alla fine di questa funzione.
+ const string& constRef = tempObjectFun();
+ ...
+}
+
+// Un altro tipo di riferimento introdotto nel C++11 è specifico per gli
+// oggetti temporanei. Non puoi dichiarare una variabile di quel tipo, ma
+// ha la precedenza nella risoluzione degli overload:
+
+void someFun(string& s) { ... } // Riferimento normale
+void someFun(string&& s) { ... } // Riferimento ad un oggetto temporaneo
+
+string foo;
+someFun(foo); // Chiama la versione con il riferimento normale
+someFun(tempObjectFun()); // Chiama la versione con il riferimento temporaneo
+
+// Ad esempio potrai vedere questi due costruttori per std::basic_string:
+basic_string(const basic_string& other);
+basic_string(basic_string&& other);
+
+// L'idea è che se noi costruiamo una nuova stringa a partire da un oggetto temporaneo
+// (che in ogni caso verrà distrutto), possiamo avere un costruttore più efficiente
+// che in un certo senso "recupera" parti di quella stringa temporanea.
+// Ci si riferisce a questo concetto come "move semantics".
+
+/////////////////////
+// Enum
+/////////////////////
+
+// Gli enum sono un modo per assegnare un valore ad una costante, e sono
+// principalmente usati per rendere il codice più leggibile.
+enum ETipiMacchine
+{
+ AlfaRomeo,
+ Ferrari,
+ SUV,
+ Panda
+};
+
+ETipiMacchine GetPreferredCarType()
+{
+ return ETipiMacchine::Ferrari;
+}
+
+// Dal C++11 in poi c'è un modo molto semplice per assegnare un tipo ad un enum,
+// che può essere utile per la serializzazione dei dati o per convertire gli enum
+// tra il tipo desiderato e le rispettive costanti.
+enum ETipiMacchine : uint8_t
+{
+ AlfaRomeo, // 0
+ Ferrari, // 1
+ SUV = 254, // 254
+ Ibrida // 255
+};
+
+void WriteByteToFile(uint8_t InputValue)
+{
+ // Serializza InputValue in un file
+}
+
+void WritePreferredCarTypeToFile(ETipiMacchine InputCarType)
+{
+ // L'enum viene implicitamente convertito ad un uint8_t poiché
+ // è stato dichiarato come tale
+ WriteByteToFile(InputCarType);
+}
+
+// D'altro canto potresti voler evitare che un enum venga accidentalmente convertito
+// in un intero o in un altro tipo, quindi è possibile create una classe enum che
+// impedisce la conversione implicita.
+enum class ETipiMacchine : uint8_t
+{
+ AlfaRomeo, // 0
+ Ferrari, // 1
+ SUV = 254, // 254
+ Ibrida // 255
+};
+
+void WriteByteToFile(uint8_t InputValue)
+{
+ // Serializza InputValue in un file
+}
+
+void WritePreferredCarTypeToFile(ETipiMacchine InputCarType)
+{
+ // Il compilatore darà errore anche se ETipiMacchine è un uint8_t: questo
+ // perchè abbiamo dichiarato l'enum come "enum class"!
+ WriteByteToFile(InputCarType);
+}
+
//////////////////////////////////////////////////
// Classi e programmazione orientata agli oggetti
/////////////////////////////////////////////////
@@ -296,13 +426,16 @@ public:
// Questi sono chiamati quando un oggetto è rimosso o esce dalla visibilità.
// Questo permette paradigmi potenti come il RAII
// (vedi sotto)
- // I distruttori devono essere virtual per permettere a classi di essere derivate da questa.
+ // I distruttori devono essere virtual per permettere a classi di essere
+ // derivate da questa; altrimenti, il distruttore della classe derivata
+ // non viene chiamato se l'oggetto viene distrutto tramite un riferimento alla
+ // classe da cui ha ereditato o tramite un puntatore.
virtual ~Dog();
}; // Un punto e virgola deve seguire la definizione della funzione
// Le funzioni membro di una classe sono generalmente implementate in files .cpp .
-void Cane::Cane()
+Cane::Cane()
{
std::cout << "Un cane è stato costruito\n";
}
@@ -325,7 +458,7 @@ void Cane::print() const
std::cout << "Il cane è " << nome << " e pesa " << peso << "kg\n";
}
-void Cane::~Cane()
+Cane::~Cane()
{
cout << "Ciao ciao " << nome << "\n";
}
@@ -340,10 +473,12 @@ int main() {
// Ereditarietà:
-// Questa classe eredita tutto ciò che è public e protected dalla classe Cane
+// Questa classe eredita tutto ciò che è public e protected dalla classe Cane,
+// ma anche ciò che privato: tuttavia non potrà accedere direttamente a membri/metodi
+// privati se non c'è un metodo pubblico o privato che permetta di farlo.
class MioCane : public Cane {
- void impostaProprietario(const std::string& proprietarioCane)
+ void impostaProprietario(const std::string& proprietarioCane);
// Sovrascrivi il comportamento della funzione print per tutti i MioCane. Vedi
// http://it.wikipedia.org/wiki/Polimorfismo_%28informatica%29
@@ -447,6 +582,7 @@ int main () {
// definire una classe o una funzione che prende un parametro di un dato tipo:
template<class T>
class Box {
+public:
// In questa classe, T può essere usato come qualsiasi tipo.
void inserisci(const T&) { ... }
};
@@ -519,19 +655,23 @@ printMessage<10>(); // Stampa "Impara il C++ più velocemente in soli 10 minuti
// (vedi http://en.cppreference.com/w/cpp/error/exception)
// ma ogni tipo può essere lanciato come eccezione
#include <exception>
+#include <stdexcept>
// Tutte le eccezioni lanciate all'interno del blocco _try_ possono essere catturate dai successivi
// handlers _catch_.
try {
// Non allocare eccezioni nello heap usando _new_.
- throw std::exception("È avvenuto un problema");
+ throw std::runtime_error("C'è stato un problema.");
}
+
// Cattura le eccezioni come riferimenti const se sono oggetti
catch (const std::exception& ex)
{
- std::cout << ex.what();
+ std::cout << ex.what();
+}
+
// Cattura ogni eccezioni non catturata dal blocco _catch_ precedente
-} catch (...)
+catch (...)
{
std::cout << "Catturata un'eccezione sconosciuta";
throw; // Rilancia l'eccezione
@@ -541,7 +681,7 @@ catch (const std::exception& ex)
// RAII
///////
-// RAII sta per Resource Allocation Is Initialization.
+// RAII sta per "Resource Allocation Is Initialization".
// Spesso viene considerato come il più potente paradigma in C++.
// È un concetto semplice: un costruttore di un oggetto
// acquisisce le risorse di tale oggetto ed il distruttore le rilascia.
@@ -563,9 +703,9 @@ void faiQualcosaConUnFile(const char* nomefile)
// Sfortunatamente, le cose vengono complicate dalla gestione degli errori.
// Supponiamo che fopen fallisca, e che faiQualcosaConUnFile e
// faiQualcosAltroConEsso ritornano codici d'errore se falliscono.
-// (Le eccezioni sono la maniera preferita per gestire i fallimenti,
-// ma alcuni programmatori, specialmente quelli con un passato in C,
-// non sono d'accordo con l'utilità delle eccezioni).
+// (Le eccezioni sono la maniera preferita per gestire i fallimenti,
+// ma alcuni programmatori, specialmente quelli con un passato in C,
+// non sono d'accordo con l'utilità delle eccezioni).
// Adesso dobbiamo verificare che ogni chiamata per eventuali fallimenti e chiudere il gestore di file
// se un problema è avvenuto.
bool faiQualcosaConUnFile(const char* nomefile)
@@ -615,7 +755,7 @@ void faiQualcosaConUnFile(const char* nomefile)
{
FILE* fh = fopen(nomefile, "r"); // Apre il file in modalità lettura
if (fh == nullptr)
- throw std::exception("Non è stato possibile aprire il file.").
+ throw std::runtime_error("Errore nell'apertura del file.");
try {
faiQualcosaConIlFile(fh);
@@ -678,26 +818,29 @@ class Foo {
virtual void bar();
};
class FooSub : public Foo {
- virtual void bar(); // sovrascrive Foo::bar!
+ virtual void bar(); // Sovrascrive Foo::bar!
};
// 0 == false == NULL (la maggior parte delle volte)!
bool* pt = new bool;
-*pt = 0; // Setta il valore puntato da 'pt' come falso.
+*pt = 0; // Setta il valore puntato da 'pt' come falso.
pt = 0; // Setta 'pt' al puntatore null. Entrambe le righe vengono compilate senza warnings.
// nullptr dovrebbe risolvere alcune di quei problemi:
int* pt2 = new int;
-*pt2 = nullptr; // Non compila
+*pt2 = nullptr; // Non compila
pt2 = nullptr; // Setta pt2 a null.
-// Ma in qualche modo il tipo 'bool' è una eccezione (questo è per rendere compilabile `if (ptr)`.
-*pt = nullptr; // Questo compila, anche se '*pt' è un bool!
+// C'è un'eccezione per i bool.
+// Questo permette di testare un puntatore a null con if(!ptr), ma
+// come conseguenza non puoi assegnare nullptr a un bool direttamente!
+*pt = nullptr; // Questo compila, anche se '*pt' è un bool!
// '=' != '=' != '='!
-// Chiama Foo::Foo(const Foo&) o qualche variante del costruttore di copia.
+// Chiama Foo::Foo(const Foo&) o qualche variante (vedi "move semantics")
+// del costruttore di copia.
Foo f2;
Foo f1 = f2;
@@ -711,6 +854,22 @@ Foo f1 = fooSub;
Foo f1;
f1 = f2;
+
+// Come deallocare realmente le risorse all'interno di un vettore:
+class Foo { ... };
+vector<Foo> v;
+for (int i = 0; i < 10; ++i)
+ v.push_back(Foo());
+
+// La riga seguente riduce la dimensione di v a 0, ma il distruttore non
+// viene chiamato e dunque le risorse non sono deallocate!
+v.empty();
+v.push_back(Foo()); // Il nuovo valore viene copiato nel primo Foo che abbiamo inserito
+
+// Distrugge realmente tutti i valori dentro v. Vedi la sezione riguardante gli
+// oggetti temporanei per capire come mai funziona così.
+v.swap(vector<Foo>());
+
```
Letture consigliate:
diff --git a/it-it/coffeescript-it.html.markdown b/it-it/coffeescript-it.html.markdown
index 16eb9bd4..d30ba819 100644
--- a/it-it/coffeescript-it.html.markdown
+++ b/it-it/coffeescript-it.html.markdown
@@ -59,34 +59,34 @@ matematica =
quadrato: quadrato
cubo: (x) -> x * quadrato x
#=> var matematica = {
-# "radice": Math.sqrt,
-# "quadrato": quadrato,
-# "cubo": function(x) { return x * quadrato(x); }
-#}
+# "radice": Math.sqrt,
+# "quadrato": quadrato,
+# "cubo": function(x) { return x * quadrato(x); }
+# }
# Splats:
gara = (vincitore, partecipanti...) ->
print vincitore, partecipanti
#=>gara = function() {
-# var partecipanti, vincitore;
-# vincitore = arguments[0], partecipanti = 2 <= arguments.length ? __slice.call(arguments, 1) : [];
-# return print(vincitore, partecipanti);
-#};
+# var partecipanti, vincitore;
+# vincitore = arguments[0], partecipanti = 2 <= arguments.length ? __slice.call(arguments, 1) : [];
+# return print(vincitore, partecipanti);
+# };
# Esistenza:
alert "Lo sapevo!" if elvis?
#=> if(typeof elvis !== "undefined" && elvis !== null) { alert("Lo sapevo!"); }
# Comprensione degli Array:
-cubi = (matematica.cubo num for num in lista)
+cubi = (matematica.cubo num for num in lista)
#=>cubi = (function() {
-# var _i, _len, _results;
-# _results = [];
-# for (_i = 0, _len = lista.length; _i < _len; _i++) {
-# num = lista[_i];
-# _results.push(matematica.cubo(num));
-# }
-# return _results;
+# var _i, _len, _results;
+# _results = [];
+# for (_i = 0, _len = lista.length; _i < _len; _i++) {
+# num = lista[_i];
+# _results.push(matematica.cubo(num));
+# }
+# return _results;
# })();
cibi = ['broccoli', 'spinaci', 'cioccolato']
diff --git a/it-it/elixir-it.html.markdown b/it-it/elixir-it.html.markdown
index f5d0c172..60301b1a 100644
--- a/it-it/elixir-it.html.markdown
+++ b/it-it/elixir-it.html.markdown
@@ -4,6 +4,8 @@ contributors:
- ["Luca 'Kino' Maroni", "https://github.com/kino90"]
- ["Joao Marques", "http://github.com/mrshankly"]
- ["Dzianis Dashkevich", "https://github.com/dskecse"]
+translators:
+ - ["Tommaso Pifferi","http://github.com/neslinesli93"]
filename: learnelixir-it.ex
lang: it-it
---
@@ -379,6 +381,12 @@ spawn(f) #=> #PID<0.40.0>
# Per passare messaggi si usa l'operatore `send`.
# Perché tutto questo sia utile dobbiamo essere capaci di ricevere messaggi,
# oltre ad inviarli. Questo è realizzabile con `receive`:
+
+# Il blocco `receive do` viene usato per mettersi in ascolto di messaggi
+# ed elaborarli quando vengono ricevuti. Un blocco `receive do` elabora
+# un solo messaggio ricevuto: per fare elaborazione multipla di messaggi,
+# una funzione con un blocco `receive do` al suo intero dovrà chiamare
+# ricorsivamente sé stessa per entrare di nuovo nel blocco `receive do`.
defmodule Geometria do
def calcolo_area do
receive do
@@ -394,6 +402,8 @@ end
# Compila il modulo e crea un processo che esegue `calcolo_area` nella shell
pid = spawn(fn -> Geometria.calcolo_area() end) #=> #PID<0.40.0>
+# Alternativamente
+pid = spawn(Geometria, :calcolo_area, [])
# Invia un messaggio a `pid` che farà match su un pattern nel blocco in receive
send pid, {:rettangolo, 2, 3}
diff --git a/it-it/java-it.html.markdown b/it-it/java-it.html.markdown
index 6eabd61f..54602cff 100644
--- a/it-it/java-it.html.markdown
+++ b/it-it/java-it.html.markdown
@@ -6,6 +6,7 @@ contributors:
- ["Madison Dickson", "http://github.com/mix3d"]
translators:
- ["Ivan Sala","http://github.com/slavni96"]
+ - ["Tommaso Pifferi","http://github.com/neslinesli93"]
lang: it-it
---
@@ -31,9 +32,9 @@ import java.security.*;
// Ogni file .java contiene una classe pubblica, con lo stesso nome del file
public class LearnJava {
- // Un programma deve avere un metodo main come punto di partenza
- // Ma si possono creare anche file senza main, che però per essere usati
- // devono essere richiamati da altri file.
+ // Un programma deve avere un metodo main come punto di partenza.
+ // Tuttavia si possono creare anche file senza main, che però
+ // per essere usati devono essere richiamati da altri file.
public static void main (String[] args) {
// Per stampare a schermo si usa System.out.println
@@ -47,88 +48,157 @@ public class LearnJava {
System.out.print("Ciao ");
System.out.print("Mondo ");
+ // Per stampare del testo formattato, si puo' usare System.out.printf
+ System.out.printf("pi greco = %.5f", Math.PI); // => pi greco = 3.14159
///////////////////////////////////////
- // Tipi e Variabili
+ // Variabili
///////////////////////////////////////
- // Si dichiara una variabile usando <tipo> <nome>
- // Byte - variabile intera da 8 bit con segno
+
+ /*
+ * Dichiarazione delle Variabili
+ */
+ // Per dichiarare una variabile basta fare <tipoDato> <nomeVariabile>
+ int fooInt;
+ // Per dichiarare piu' di una variabile dello lo stesso tipo si usa:
+ // <tipoDato> <nomeVariabile1>, <nomeVariabile2>, <nomeVariabile3>
+ int fooInt1, fooInt2, fooInt3;
+
+ /*
+ * Inizializzazione delle Variabili
+ */
+
+ // Per inizializzare una variabile si usa
+ // <tipoDato> <nomeVariabile> = <valore>
+ int fooInt = 1;
+ // Per inizializzare piu' di una variabile dello lo stesso tipo
+ // si usa <tipoDato> <nomeVariabile1>, <nomeVariabile2>, <nomeVariabile3> = <valore>
+ int fooInt1, fooInt2, fooInt3;
+ fooInt1 = fooInt2 = fooInt3 = 1;
+
+ /*
+ * Tipi di Variabili
+ */
+ // Byte - intero con segno a 8 bit (in complemento a 2)
// (-128 <= byte <= 127)
byte fooByte = 100;
- // Short - variabile intera da 18 bit con segno
+ // Short - intero con segno a 16 bit (in complemento a 2)
// (-32,768 <= short <= 32,767)
short fooShort = 10000;
- // Integer - variabile intera da 32 bit con segno
+ // Integer - intero con segno a 32 bit (in complemento a 2)
// (-2,147,483,648 <= int <= 2,147,483,647)
int fooInt = 1;
- // Long - variabile da 64 bit intera con segno
+ // Long - intero con segno a 64 bit (in complemento a 2)
// (-9,223,372,036,854,775,808 <= long <= 9,223,372,036,854,775,807)
long fooLong = 100000L;
- // L viene usato per specificare che il valore dalla variabile
- // e' di tipo "Long", qualsiasi variabile che non viene contrassegnata
- // e' trattata di base come un intero.
+ // L viene usato per indicare che il valore e' di tipo Long;
+ // altrimenti il valore viene considerato come intero.
- // Nota: Java non dispone di variabili senza segno
+ // Nota: Java non dispone di interi senza segno.
- // Float - variabile piu' precisa, con virgola [numeri reali]
- // di grandezza 32 bit
+ // Float - Numero in virgola mobile a 32 bit con precisione singola (IEEE 754)
+ // 2^-149 <= float <= (2-2^-23) * 2^127
float fooFloat = 234.5f;
- // f e' usato per specificare che la variabile e'' di tipo "float"
- // altrimenti di default viene trattata come un "dobule"
+ // f o F indicano the la variabile e' di tipo float;
+ // altrimenti il valore viene considerato come double.
- // Double - ancora piu' precisione la si puo' ottenere con una variabile
- // Double, con granzezza di 64 bit.
+ // Double - Numero in virgola mobile a 64 bit con precisione doppia (IEEE 754)
+ // 2^-1074 <= x <= (2-2^-52) * 2^1023
double fooDouble = 123.4;
- // Boolean - vero & falso
+ // Boolean - Puo' assumere il valore vero (true) o falso (false)
boolean fooBoolean = true;
boolean barBoolean = false;
- // Char - un singolo carattere con grandezza 16 bit
+ // Char - Un singolo carattere Unicode a 16-bit
char fooChar = 'A';
- // final - Costanti, non possono essere riassegnate ad un altro oggetto
- final int ORE_LAVORATIVE_DI_UNA_SETTIMANA = 9001;
-
- // String - Stringhe, array di caratteri
- String fooString = "Ecco una stringa!";
-
- // \n e' un carattere speciale che permette di andare a capo.
- String barString = "Andare a capo?\nNessun problema!";
- // \t e' un carattere speciale che permette di aggiungere un 'Tab'
- String bazString = "Vuoi inserire tab?\tNessun problema";
+ // Le variabili precedute da final possono essere inizializzate una volta sola,
+ final int HOURS_I_WORK_PER_WEEK = 9001;
+ // pero' e' possibile dichiararle e poi inizializzarle in un secondo momento.
+ final double E;
+ E = 2.71828;
+
+
+ // BigInteger - Interi a precisione arbitraria
+ //
+ // BigInteger e' un tipo di dato che permette ai programmatori di
+ // gestire interi piu' grandi di 64 bit. Internamente, le variabili
+ // di tipo BigInteger vengono memorizzate come un vettore di byte e
+ // vengono manipolate usando funzioni dentro la classe BigInteger.
+ //
+ // Una variabile di tipo BigInteger puo' essere inizializzata usando
+ // un array di byte oppure una stringa.
+
+ BigInteger fooBigInteger = new BigDecimal(fooByteArray);
+
+ // BigDecimal - Numero con segno, immutabile, a precisione arbitraria
+ //
+ // Una variabile di tipo BigDecimal e' composta da due parti: un intero
+ // a precisione arbitraria detto 'non scalato', e un intero a 32 bit
+ // che rappresenta la 'scala', ovvero la potenza di 10 con cui
+ // moltiplicare l'intero non scalato.
+ //
+ // I BigDecimal permettono un controllo completo sull'arrotondamento
+ // dei numeri. Essi sono molto usati in ambito finanziario, nella
+ // gestione delle valute, e in ogni altro posto in cui serve
+ // precisione esatta.
+ //
+ // Le variabili di tipo BigDecimal possono essere inizializzate con un
+ // int, long, double o String, oppure con un intero non scalato
+ // (di tipo BigInteger) e una scala (int).
+
+ BigDecimal fooBigDecimal = new BigDecimal(fooBigInteger, fooInt);
+
+
+
+ // Stringhe
+ String fooString = "Questa e' la mia stringa!";
+
+ // \n e' un carattere di escape che rappresenta l'andare a capo
+ String barString = "Stampare su una nuova riga?\nNessun problema!";
+ // \t e' un carattere di escape che aggiunge un tab
+ String bazString = "Vuoi aggiungere un tab?\tNessun problema!";
System.out.println(fooString);
System.out.println(barString);
System.out.println(bazString);
- // Vettori [array]
- //La lunghezza del vettore deve essere decisa quando viene istanziato
- //Si puo' dichiarare come segue:
- //<tipodato> [] <nomevariabile> = new <tipodato>[<grandezza vettore>];
- //<tipodato> <nomevariabile>[] = new <tipodato>[<grandezza vettore>];
- int [] intArray = new int[10];
- String [] stringArray = new String[1];
- boolean boolArray [] = new boolean[100];
-
- // Un altro modo per dichiarare & inizializzare un vettore
- int [] y = {9000, 1000, 1337};
- String nomi [] = {"Andrea", "Bob", "Pippo", "Susan"};
+ // Vettori
+ // La dimensione di un array deve essere decisa in fase di
+ // istanziazione. Per dichiarare un array si puo' fare in due modi:
+ // <tipoDato>[] <nomeVariabile> = new <tipoDato>[<dimensioneArray>];
+ // <tipoDato> <nomeVariabile>[] = new <tipoDato>[<dimensioneArray>];
+ int[] intArray = new int[10];
+ String[] stringArray = new String[1];
+ boolean boolArray[] = new boolean[100];
+
+ // Un altro modo per dichiarare ed insieme inizializzare un vettore.
+ int[] y = {9000, 1000, 1337};
+ String names[] = {"Gianni", "Anna", "Luca", "Cristina"};
boolean bools[] = new boolean[] {true, false, false};
-
- // I vettori vengono indicizzati a parire dallo 0
+
+ // Per accedere ad un elemento di un vettore
System.out.println("intArray @ 0: " + intArray[0]);
- // e' possibile un accesso diretto ad un elemento
+ // I vettori non sono immutabili (ma la loro dimensione si!)
+ // e gli indici partono da 0.
intArray[1] = 1;
System.out.println("intArray @ 1: " + intArray[1]); // => 1
- // Altro da vedere:
- // Liste di array - come i vettori ma piu' funzionali
- // e la loro grandezza puo' variare in corso di esecuzione
- // Liste concatenate di memoria
+ // Ci sono altri tipo di dato interessanti.
+ // ArrayList - Simili ai vettori, pero' offrono altre funzionalita',
+ // e la loro dimensione puo' essere modificata.
+ // LinkedList - Si tratta di una lista linkata doppia, e come tale
+ // implementa tutte le operazioni del caso.
+ // Map - Un insieme di oggetti che fa corrispondere delle chiavi
+ // a dei valori. Non permette l'inserimento di chiavi uguali.
+ // HashMap - Questa classe usa una tabella di hash per implementare
+ // l'interfaccia di tipo Map. Questo permette di effettuare
+ // operazioni basilari, come inserimento e cancellazione,
+ // in tempo costante anche su insiemi molto grandi.
///////////////////////////////////////
// Operatori
diff --git a/it-it/json-it.html.markdown b/it-it/json-it.html.markdown
index 0c401753..379bad73 100644
--- a/it-it/json-it.html.markdown
+++ b/it-it/json-it.html.markdown
@@ -1,29 +1,36 @@
---
-
language: json
contributors:
- - ["Anna Harren", "https://github.com/iirelu"]
- - ["Marco Scannadinari", "https://github.com/marcoms"]
+ - ["Anna Harren", "https://github.com/iirelu"]
+ - ["Marco Scannadinari", "https://github.com/marcoms"]
+ - ["himanshu", "https://github.com/himanshu81494"]
translators:
- ["Robert Margelli", "http://github.com/sinkswim/"]
+ - ["Christian Grasso", "http://chris54721.net"]
lang: it-it
-
---
-Dato che JSON è un formato per lo scambio di dati estremamente semplice, questo sarà con molta probabilità
-il più semplice Learn X in Y Minutes.
+JSON è un formato per l'interscambio di dati estremamente semplice, per cui questo sarà
+con molta probabilità il più semplice Learn X in Y Minutes.
Nella sua forma più pura JSON non ha commenti, ma molti parser accettano
commenti in stile C (//, /\* \*/). Per lo scopo prefissato, tuttavia, tutto sarà
100% JSON valido. Fortunatamente, si spiega da sè.
+I tipi supportati da JSON comprendono: numeri, stringhe, boolean, array, oggetti e null.
+I browser supportati sono: Firefox (Mozilla) 3.5+, Internet Explorer 8+, Google Chrome,
+Opera 10+, Safari 4+.
+I file JSON sono salvati nel formato ".json". Il MIME type per documenti JSON è
+"application/json". Gli svantaggi del JSON includono l'assenza di una definizione dei tipi
+e di una sorta di [DTD](https://it.wikipedia.org/wiki/Document_Type_Definition).
+
```json
{
"chiave": "valore",
"chiavi": "devono sempre essere racchiuse tra doppi apici",
"numeri": 0,
- "stringhe": "Ciaø, møndø. Tutti gli unicode sono permessi, assieme con l \"escaping\".",
+ "stringhe": "Ciaø, møndø. Tutti i caratteri Unicode sono permessi, insieme all'\"escaping\".",
"ha booleani?": true,
"il nulla": null,
@@ -52,8 +59,8 @@ commenti in stile C (//, /\* \*/). Per lo scopo prefissato, tuttavia, tutto sarÃ
],
"stile alternativo": {
- "commento": "Guarda quà!"
- , "posizione della virgola": "non conta - fintantochè è prima del valore, allora è valida"
+ "commento": "Guarda qua!"
+ , "posizione della virgola": "non conta - se è prima della chiave successiva, allora è valida"
, "un altro commento": "che bello"
},
diff --git a/it-it/python-it.html.markdown b/it-it/python-it.html.markdown
new file mode 100644
index 00000000..3a4099e7
--- /dev/null
+++ b/it-it/python-it.html.markdown
@@ -0,0 +1,647 @@
+---
+language: python
+contributors:
+ - ["Louie Dinh", "http://ldinh.ca"]
+ - ["Amin Bandali", "http://aminbandali.com"]
+ - ["Andre Polykanine", "https://github.com/Oire"]
+filename: learnpython.py
+translators:
+ - ["Ale46", "http://github.com/Ale46/"]
+lang: it-it
+---
+Python è stato creato da Guido Van Rossum agli inizi degli anni 90. Oggi è uno dei più popolari
+linguaggi esistenti. Mi sono innamorato di Python per la sua chiarezza sintattica. E' sostanzialmente
+pseudocodice eseguibile.
+
+Feedback sono altamente apprezzati! Potete contattarmi su [@louiedinh](http://twitter.com/louiedinh) oppure [at] [google's email service]
+
+Nota: Questo articolo è valido solamente per Python 2.7, ma dovrebbe andar bene anche per
+Python 2.x. Per Python 3.x, dai un'occhiata a [Python 3 tutorial](http://learnxinyminutes.com/docs/python3/).
+
+```python
+
+# I commenti su una sola linea iniziano con un cancelletto
+
+""" Più stringhe possono essere scritte
+ usando tre ", e sono spesso usate
+ come commenti
+"""
+
+####################################################
+## 1. Tipi di dati primitivi ed Operatori
+####################################################
+
+# Hai i numeri
+3 # => 3
+
+# La matematica è quello che vi aspettereste
+1 + 1 # => 2
+8 - 1 # => 7
+10 * 2 # => 20
+35 / 5 # => 7
+
+# La divisione è un po' complicata. E' una divisione fra interi in cui viene
+# restituito in automatico il risultato intero.
+5 / 2 # => 2
+
+# Per le divisioni con la virgola abbiamo bisogno di parlare delle variabili floats.
+2.0 # Questo è un float
+11.0 / 4.0 # => 2.75 ahhh...molto meglio
+
+# Il risultato di una divisione fra interi troncati positivi e negativi
+5 // 3 # => 1
+5.0 // 3.0 # => 1.0 # funziona anche per i floats
+-5 // 3 # => -2
+-5.0 // 3.0 # => -2.0
+
+# Operazione Modulo
+7 % 3 # => 1
+
+# Elevamento a potenza (x alla y-esima potenza)
+2**4 # => 16
+
+# Forzare le precedenze con le parentesi
+(1 + 3) * 2 # => 8
+
+# Operatori Booleani
+# Nota "and" e "or" sono case-sensitive
+True and False #=> False
+False or True #=> True
+
+# Note sull'uso di operatori Bool con interi
+0 and 2 #=> 0
+-5 or 0 #=> -5
+0 == False #=> True
+2 == True #=> False
+1 == True #=> True
+
+# nega con not
+not True # => False
+not False # => True
+
+# Uguaglianza è ==
+1 == 1 # => True
+2 == 1 # => False
+
+# Disuguaglianza è !=
+1 != 1 # => False
+2 != 1 # => True
+
+# Altri confronti
+1 < 10 # => True
+1 > 10 # => False
+2 <= 2 # => True
+2 >= 2 # => True
+
+# I confronti possono essere concatenati!
+1 < 2 < 3 # => True
+2 < 3 < 2 # => False
+
+# Le stringhe sono create con " o '
+"Questa è una stringa."
+'Anche questa è una stringa.'
+
+# Anche le stringhe possono essere sommate!
+"Ciao " + "mondo!" # => Ciao mondo!"
+# Le stringhe possono essere sommate anche senza '+'
+"Ciao " "mondo!" # => Ciao mondo!"
+
+# ... oppure moltiplicate
+"Hello" * 3 # => "HelloHelloHello"
+
+# Una stringa può essere considerata come una lista di caratteri
+"Questa è una stringa"[0] # => 'Q'
+
+# % può essere usato per formattare le stringhe, in questo modo:
+"%s possono essere %s" % ("le stringhe", "interpolate")
+
+# Un nuovo modo per fomattare le stringhe è il metodo format.
+# Questo metodo è quello consigliato
+"{0} possono essere {1}".format("le stringhe", "formattate")
+# Puoi usare delle parole chiave se non vuoi contare
+"{nome} vuole mangiare {cibo}".format(nome="Bob", cibo="lasagna")
+
+# None è un oggetto
+None # => None
+
+# Non usare il simbolo di uguaglianza "==" per comparare oggetti a None
+# Usa "is" invece
+"etc" is None # => False
+None is None # => True
+
+# L'operatore 'is' testa l'identità di un oggetto. Questo non è
+# molto utile quando non hai a che fare con valori primitivi, ma lo è
+# quando hai a che fare con oggetti.
+
+# None, 0, e stringhe/liste vuote sono tutte considerate a False.
+# Tutti gli altri valori sono True
+bool(0) # => False
+bool("") # => False
+
+
+####################################################
+## 2. Variabili e Collections
+####################################################
+
+# Python ha una funzione di stampa
+print "Sono Python. Piacere di conoscerti!"
+
+# Non c'è bisogno di dichiarare una variabile per assegnarle un valore
+una_variabile = 5 # Convenzionalmente si usa caratteri_minuscoli_con_underscores
+una_variabile # => 5
+
+# Accedendo ad una variabile non precedentemente assegnata genera un'eccezione.
+# Dai un'occhiata al Control Flow per imparare di più su come gestire le eccezioni.
+un_altra_variabile # Genera un errore di nome
+
+# if può essere usato come un'espressione
+"yahoo!" if 3 > 2 else 2 # => "yahoo!"
+
+# Liste immagazzinano sequenze
+li = []
+# Puoi partire con una lista pre-riempita
+altra_li = [4, 5, 6]
+
+# Aggiungi cose alla fine di una lista con append
+li.append(1) # li ora è [1]
+li.append(2) # li ora è [1, 2]
+li.append(4) # li ora è [1, 2, 4]
+li.append(3) # li ora è [1, 2, 4, 3]
+# Rimuovi dalla fine della lista con pop
+li.pop() # => 3 e li ora è [1, 2, 4]
+# Rimettiamolo a posto
+li.append(3) # li ora è [1, 2, 4, 3] di nuovo.
+
+# Accedi ad una lista come faresti con un array
+li[0] # => 1
+# Assegna nuovo valore agli indici che sono già stati inizializzati con =
+li[0] = 42
+li[0] # => 42
+li[0] = 1 # Nota: è resettato al valore iniziale
+# Guarda l'ultimo elemento
+li[-1] # => 3
+
+# Guardare al di fuori dei limiti è un IndexError
+li[4] # Genera IndexError
+
+# Puoi guardare gli intervalli con la sintassi slice (a fetta).
+# (E' un intervallo chiuso/aperto per voi tipi matematici.)
+li[1:3] # => [2, 4]
+# Ometti l'inizio
+li[2:] # => [4, 3]
+# Ometti la fine
+li[:3] # => [1, 2, 4]
+# Seleziona ogni seconda voce
+li[::2] # =>[1, 4]
+# Copia al contrario della lista
+li[::-1] # => [3, 4, 2, 1]
+# Usa combinazioni per fare slices avanzate
+# li[inizio:fine:passo]
+
+# Rimuovi arbitrariamente elementi da una lista con "del"
+del li[2] # li è ora [1, 2, 3]
+# Puoi sommare le liste
+li + altra_li # => [1, 2, 3, 4, 5, 6]
+# Nota: i valori per li ed altra_li non sono modificati.
+
+# Concatena liste con "extend()"
+li.extend(altra_li) # Ora li è [1, 2, 3, 4, 5, 6]
+
+# Controlla l'esistenza di un valore in una lista con "in"
+1 in li # => True
+
+# Esamina la lunghezza con "len()"
+len(li) # => 6
+
+
+# Tuple sono come le liste ma immutabili.
+tup = (1, 2, 3)
+tup[0] # => 1
+tup[0] = 3 # Genera un TypeError
+
+# Puoi fare tutte queste cose da lista anche sulle tuple
+len(tup) # => 3
+tup + (4, 5, 6) # => (1, 2, 3, 4, 5, 6)
+tup[:2] # => (1, 2)
+2 in tup # => True
+
+# Puoi scompattare le tuple (o liste) in variabili
+a, b, c = (1, 2, 3) # a è ora 1, b è ora 2 and c è ora 3
+# Le tuple sono create di default se non usi le parentesi
+d, e, f = 4, 5, 6
+# Guarda come è facile scambiare due valori
+e, d = d, e # d è ora 5 ed e è ora 4
+
+
+# Dizionari immagazzinano mappature
+empty_dict = {}
+# Questo è un dizionario pre-riempito
+filled_dict = {"uno": 1, "due": 2, "tre": 3}
+
+# Accedi ai valori con []
+filled_dict["uno"] # => 1
+
+# Ottieni tutte le chiavi come una lista con "keys()"
+filled_dict.keys() # => ["tre", "due", "uno"]
+# Nota - Nei dizionari l'ordine delle chiavi non è garantito.
+# Il tuo risultato potrebbe non essere uguale a questo.
+
+# Ottieni tutt i valori come una lista con "values()"
+filled_dict.values() # => [3, 2, 1]
+# Nota - Come sopra riguardo l'ordinamento delle chiavi.
+
+# Controlla l'esistenza delle chiavi in un dizionario con "in"
+"uno" in filled_dict # => True
+1 in filled_dict # => False
+
+# Cercando una chiave non esistente è un KeyError
+filled_dict["quattro"] # KeyError
+
+# Usa il metodo "get()" per evitare KeyError
+filled_dict.get("uno") # => 1
+filled_dict.get("quattro") # => None
+# Il metodo get supporta un argomento di default quando il valore è mancante
+filled_dict.get("uno", 4) # => 1
+filled_dict.get("quattro", 4) # => 4
+# nota che filled_dict.get("quattro") è ancora => None
+# (get non imposta il valore nel dizionario)
+
+# imposta il valore di una chiave con una sintassi simile alle liste
+filled_dict["quattro"] = 4 # ora, filled_dict["quattro"] => 4
+
+# "setdefault()" aggiunge al dizionario solo se la chiave data non è presente
+filled_dict.setdefault("five", 5) # filled_dict["five"] è impostato a 5
+filled_dict.setdefault("five", 6) # filled_dict["five"] è ancora 5
+
+
+# Sets immagazzina ... sets (che sono come le liste, ma non possono contenere doppioni)
+empty_set = set()
+# Inizializza un "set()" con un po' di valori
+some_set = set([1, 2, 2, 3, 4]) # some_set è ora set([1, 2, 3, 4])
+
+# l'ordine non è garantito, anche se a volta può sembrare ordinato
+another_set = set([4, 3, 2, 2, 1]) # another_set è ora set([1, 2, 3, 4])
+
+# Da Python 2.7, {} può essere usato per dichiarare un set
+filled_set = {1, 2, 2, 3, 4} # => {1, 2, 3, 4}
+
+# Aggiungere elementi ad un set
+filled_set.add(5) # filled_set è ora {1, 2, 3, 4, 5}
+
+# Fai intersezioni su un set con &
+other_set = {3, 4, 5, 6}
+filled_set & other_set # => {3, 4, 5}
+
+# Fai unioni su set con |
+filled_set | other_set # => {1, 2, 3, 4, 5, 6}
+
+# Fai differenze su set con -
+{1, 2, 3, 4} - {2, 3, 5} # => {1, 4}
+
+# Controlla l'esistenza in un set con in
+2 in filled_set # => True
+10 in filled_set # => False
+
+
+####################################################
+## 3. Control Flow
+####################################################
+
+# Dichiariamo una variabile
+some_var = 5
+
+# Questo è un controllo if. L'indentazione è molto importante in python!
+# stampa "some_var è più piccola di 10"
+if some_var > 10:
+ print "some_var è decisamente più grande di 10."
+elif some_var < 10: # Questa clausola elif è opzionale.
+ print "some_var è più piccola di 10."
+else: # Anche questo è opzionale.
+ print "some_var è precisamente 10."
+
+
+"""
+I cicli for iterano sulle liste
+stampa:
+ cane è un mammifero
+ gatto è un mammifero
+ topo è un mammifero
+"""
+for animale in ["cane", "gatto", "topo"]:
+ # Puoi usare {0} per interpolare le stringhe formattate. (Vedi di seguito.)
+ print "{0} è un mammifero".format(animale)
+
+"""
+"range(numero)" restituisce una lista di numeri
+da zero al numero dato
+stampa:
+ 0
+ 1
+ 2
+ 3
+"""
+for i in range(4):
+ print i
+
+"""
+"range(lower, upper)" restituisce una lista di numeri
+dal più piccolo (lower) al più grande (upper)
+stampa:
+ 4
+ 5
+ 6
+ 7
+"""
+for i in range(4, 8):
+ print i
+
+"""
+I cicli while vengono eseguiti finchè una condizione viene a mancare
+stampa:
+ 0
+ 1
+ 2
+ 3
+"""
+x = 0
+while x < 4:
+ print x
+ x += 1 # Forma compatta per x = x + 1
+
+# Gestisci le eccezioni con un blocco try/except
+
+# Funziona da Python 2.6 in su:
+try:
+ # Usa "raise" per generare un errore
+ raise IndexError("Questo è un errore di indice")
+except IndexError as e:
+ pass # Pass è solo una non-operazione. Solitamente vorrai fare un recupero.
+except (TypeError, NameError):
+ pass # Eccezioni multiple possono essere gestite tutte insieme, se necessario.
+else: # Clausola opzionale al blocco try/except. Deve seguire tutti i blocchi except
+ print "Tutto ok!" # Viene eseguita solo se il codice dentro try non genera eccezioni
+finally: # Eseguito sempre
+ print "Possiamo liberare risorse qui"
+
+# Invece di try/finally per liberare risorse puoi usare il metodo with
+with open("myfile.txt") as f:
+ for line in f:
+ print line
+
+####################################################
+## 4. Funzioni
+####################################################
+
+# Usa "def" per creare nuove funzioni
+def aggiungi(x, y):
+ print "x è {0} e y è {1}".format(x, y)
+ return x + y # Restituisce valori con il metodo return
+
+# Chiamare funzioni con parametri
+aggiungi(5, 6) # => stampa "x è 5 e y è 6" e restituisce 11
+
+# Un altro modo per chiamare funzioni è con parole chiave come argomenti
+aggiungi(y=6, x=5) # Le parole chiave come argomenti possono arrivare in ogni ordine.
+
+
+# Puoi definire funzioni che accettano un numero variabile di argomenti posizionali
+# che verranno interpretati come tuple se non usi il *
+def varargs(*args):
+ return args
+
+varargs(1, 2, 3) # => (1, 2, 3)
+
+
+# Puoi definire funzioni che accettano un numero variabile di parole chiave
+# come argomento, che saranno interpretati come un dizionario se non usi **
+def keyword_args(**kwargs):
+ return kwargs
+
+# Chiamiamola per vedere cosa succede
+keyword_args(big="foot", loch="ness") # => {"big": "foot", "loch": "ness"}
+
+
+# Puoi farle entrambi in una volta, se ti va
+def all_the_args(*args, **kwargs):
+ print args
+ print kwargs
+"""
+all_the_args(1, 2, a=3, b=4) stampa:
+ (1, 2)
+ {"a": 3, "b": 4}
+"""
+
+# Quando chiami funzioni, puoi fare l'opposto di args/kwargs!
+# Usa * per sviluppare gli argomenti posizionale ed usa ** per espandere gli argomenti parola chiave
+args = (1, 2, 3, 4)
+kwargs = {"a": 3, "b": 4}
+all_the_args(*args) # equivalente a foo(1, 2, 3, 4)
+all_the_args(**kwargs) # equivalente a foo(a=3, b=4)
+all_the_args(*args, **kwargs) # equivalente a foo(1, 2, 3, 4, a=3, b=4)
+
+# puoi passare args e kwargs insieme alle altre funzioni che accettano args/kwargs
+# sviluppandoli, rispettivamente, con * e **
+def pass_all_the_args(*args, **kwargs):
+ all_the_args(*args, **kwargs)
+ print varargs(*args)
+ print keyword_args(**kwargs)
+
+# Funzioni Scope
+x = 5
+
+def setX(num):
+ # La variabile locale x non è uguale alla variabile globale x
+ x = num # => 43
+ print x # => 43
+
+def setGlobalX(num):
+ global x
+ print x # => 5
+ x = num # la variabile globable x è ora 6
+ print x # => 6
+
+setX(43)
+setGlobalX(6)
+
+# Python ha funzioni di prima classe
+def create_adder(x):
+ def adder(y):
+ return x + y
+ return adder
+
+add_10 = create_adder(10)
+add_10(3) # => 13
+
+# Ci sono anche funzioni anonime
+(lambda x: x > 2)(3) # => True
+
+# Esse sono incluse in funzioni di alto livello
+map(add_10, [1, 2, 3]) # => [11, 12, 13]
+filter(lambda x: x > 5, [3, 4, 5, 6, 7]) # => [6, 7]
+
+# Possiamo usare la comprensione delle liste per mappe e filtri
+[add_10(i) for i in [1, 2, 3]] # => [11, 12, 13]
+[x for x in [3, 4, 5, 6, 7] if x > 5] # => [6, 7]
+
+
+####################################################
+## 5. Classi
+####################################################
+
+# Usiamo una sottoclasse da un oggetto per avere una classe.
+class Human(object):
+
+ # Un attributo della classe. E' condiviso da tutte le istanze delle classe
+ species = "H. sapiens"
+
+ # Costruttore base, richiamato quando la classe viene inizializzata.
+ # Si noti che il doppio leading e gli underscore finali denotano oggetti
+ # o attributi che sono usati da python ma che vivono nello spazio dei nome controllato
+ # dall'utente. Non dovresti usare nomi di questo genere.
+ def __init__(self, name):
+ # Assegna l'argomento all'attributo name dell'istanza
+ self.name = name
+
+ # Un metodo dell'istanza. Tutti i metodi prendo "self" come primo argomento
+ def say(self, msg):
+ return "{0}: {1}".format(self.name, msg)
+
+ # Un metodo della classe è condiviso fra tutte le istanze
+ # Sono chiamate con la classe chiamante come primo argomento
+ @classmethod
+ def get_species(cls):
+ return cls.species
+
+ # Un metodo statico è chiamato senza una classe od una istanza di riferimento
+ @staticmethod
+ def grunt():
+ return "*grunt*"
+
+
+# Instanziare una classe
+i = Human(name="Ian")
+print i.say("hi") # stampa "Ian: hi"
+
+j = Human("Joel")
+print j.say("hello") # stampa "Joel: hello"
+
+# Chiamare metodi della classe
+i.get_species() # => "H. sapiens"
+
+# Cambiare l'attributo condiviso
+Human.species = "H. neanderthalensis"
+i.get_species() # => "H. neanderthalensis"
+j.get_species() # => "H. neanderthalensis"
+
+# Chiamare il metodo condiviso
+Human.grunt() # => "*grunt*"
+
+
+####################################################
+## 6. Moduli
+####################################################
+
+# Puoi importare moduli
+import math
+print math.sqrt(16) # => 4
+
+# Puoi ottenere specifiche funzione da un modulo
+from math import ceil, floor
+print ceil(3.7) # => 4.0
+print floor(3.7) # => 3.0
+
+# Puoi importare tutte le funzioni da un modulo
+# Attenzione: questo non è raccomandato
+from math import *
+
+# Puoi abbreviare i nomi dei moduli
+import math as m
+math.sqrt(16) == m.sqrt(16) # => True
+# puoi anche verificare che le funzioni sono equivalenti
+from math import sqrt
+math.sqrt == m.sqrt == sqrt # => True
+
+# I moduli di Python sono normali file python. Ne puoi
+# scrivere di tuoi ed importarli. Il nome del modulo
+# è lo stesso del nome del file.
+
+# Potete scoprire quali funzioni e attributi
+# definiscono un modulo
+import math
+dir(math)
+
+
+####################################################
+## 7. Avanzate
+####################################################
+
+# I generatori ti aiutano a fare codice pigro
+def double_numbers(iterable):
+ for i in iterable:
+ yield i + i
+
+# Un generatore crea valori al volo.
+# Invece di generare e ritornare tutti i valori in una volta ne crea uno in ciascuna
+# iterazione. Ciò significa che i valori più grandi di 15 non saranno considerati in
+# double_numbers.
+# Nota xrange è un generatore che fa la stessa cosa di range.
+# Creare una lista 1-900000000 occuperebbe molto tempo e spazio.
+# xrange crea un oggetto generatore xrange invece di creare l'intera lista
+# come fa range.
+# Usiamo un underscore finale nel nome delle variabile quando vogliamo usare un nome
+# che normalmente colliderebbe con una parola chiave di python
+xrange_ = xrange(1, 900000000)
+
+# raddoppierà tutti i numeri fino a che result >=30 non sarà trovato
+for i in double_numbers(xrange_):
+ print i
+ if i >= 30:
+ break
+
+
+# Decoratori
+# in questo esempio beg include say
+# Beg chiamerà say. Se say_please è True allora cambierà il messaggio
+# ritornato
+from functools import wraps
+
+
+def beg(target_function):
+ @wraps(target_function)
+ def wrapper(*args, **kwargs):
+ msg, say_please = target_function(*args, **kwargs)
+ if say_please:
+ return "{} {}".format(msg, "Per favore! Sono povero :(")
+ return msg
+
+ return wrapper
+
+
+@beg
+def say(say_please=False):
+ msg = "Puoi comprarmi una birra?"
+ return msg, say_please
+
+
+print say() # Puoi comprarmi una birra?
+print say(say_please=True) # Puoi comprarmi una birra? Per favore! Sono povero :(
+```
+
+## Pronto per qualcosa di più?
+
+### Gratis Online
+
+* [Automate the Boring Stuff with Python](https://automatetheboringstuff.com)
+* [Learn Python The Hard Way](http://learnpythonthehardway.org/book/)
+* [Dive Into Python](http://www.diveintopython.net/)
+* [The Official Docs](http://docs.python.org/2.6/)
+* [Hitchhiker's Guide to Python](http://docs.python-guide.org/en/latest/)
+* [Python Module of the Week](http://pymotw.com/2/)
+* [A Crash Course in Python for Scientists](http://nbviewer.ipython.org/5920182)
+* [First Steps With Python](https://realpython.com/learn/python-first-steps/)
+
+### Libri cartacei
+
+* [Programming Python](http://www.amazon.com/gp/product/0596158106/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&camp=1789&creative=9325&creativeASIN=0596158106&linkCode=as2&tag=homebits04-20)
+* [Dive Into Python](http://www.amazon.com/gp/product/1441413022/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=1789&creative=9325&creativeASIN=1441413022&linkCode=as2&tag=homebits04-20)
+* [Python Essential Reference](http://www.amazon.com/gp/product/0672329786/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=1789&creative=9325&creativeASIN=0672329786&linkCode=as2&tag=homebits04-20)