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diff --git a/it-it/bash-it.html.markdown b/it-it/bash-it.html.markdown index f892845f..af8823c4 100644 --- a/it-it/bash-it.html.markdown +++ b/it-it/bash-it.html.markdown @@ -13,13 +13,14 @@ contributors: filename: LearnBash.sh translators: - ["Robert Margelli", "http://github.com/sinkswim/"] + - ["Tommaso Pifferi", "http://github.com/neslinesli93/"] lang: it-it --- Bash è il nome della shell di unix, la quale è stata distribuita anche come shell del sistema oprativo GNU e la shell di default su Linux e Mac OS X. Quasi tutti gli esempi sottostanti possono fare parte di uno shell script o eseguiti direttamente nella shell. -[Per saperne di piu'.](http://www.gnu.org/software/bash/manual/bashref.html) +[Per saperne di più.](http://www.gnu.org/software/bash/manual/bashref.html) ```bash #!/bin/bash @@ -34,32 +35,34 @@ echo Ciao mondo! echo 'Questa è la prima riga'; echo 'Questa è la seconda riga' # Per dichiarare una variabile: -VARIABILE="Una stringa" +Variabile="Una stringa" # Ma non così: -VARIABILE = "Una stringa" -# Bash stabilirà che VARIABILE è un comando da eseguire e darà un errore +Variabile = "Una stringa" +# Bash stabilirà che Variabile è un comando da eseguire e darà un errore # perchè non esiste. # Usare la variabile: -echo $VARIABILE -echo "$VARIABILE" -echo '$VARIABILE' +echo $Variabile +echo "$Variabile" +echo '$Variabile' # Quando usi la variabile stessa - assegnala, esportala, oppure — scrivi # il suo nome senza $. Se vuoi usare il valore della variabile, devi usare $. # Nota che ' (singolo apice) non espande le variabili! # Sostituzione di stringhe nelle variabili -echo ${VARIABILE/Una/A} +echo ${Variabile/Una/A} # Questo sostituirà la prima occorrenza di "Una" con "La" # Sottostringa di una variabile -echo ${VARIABILE:0:7} +Lunghezza=7 +echo ${Variabile:0:Lunghezza} # Questo ritornerà solamente i primi 7 caratteri # Valore di default per la variabile -echo ${FOO:-"ValoreDiDefaultSeFOOMancaOÈ Vuoto"} -# Questo funziona per null (FOO=), stringa vuota (FOO=""), zero (FOO=0) ritorna 0 +echo ${Foo:-"ValoreDiDefaultSeFooMancaOppureÈVuoto"} +# Questo funziona per null (Foo=), stringa vuota (Foo=""), zero (Foo=0) ritorna 0 +# Nota: viene ritornato il valore di default, il contenuto della variabile pero' non cambia. # Variabili builtin: # Ci sono delle variabili builtin molto utili, come @@ -71,31 +74,40 @@ echo "Argomenti dello script separati in variabili distinte: $1 $2..." # Leggere un valore di input: echo "Come ti chiami?" -read NOME # Nota che non abbiamo dovuto dichiarare una nuova variabile -echo Ciao, $NOME! +read Nome # Nota che non abbiamo dovuto dichiarare una nuova variabile +echo Ciao, $Nome! # Classica struttura if: # usa 'man test' per maggiori informazioni sulle condizionali -if [ $NOME -ne $USER ] +if [ $Nome -ne $USER ] then echo "Il tuo nome non è lo username" else echo "Il tuo nome è lo username" fi +# Nota: se $Name è vuoto, la condizione precedente viene interpretata come: +if [ -ne $USER ] +# che genera un errore di sintassi. Quindi il metodo sicuro per usare +# variabili che possono contenere stringhe vuote è il seguente: +if [ "$Name" -ne $USER ] ... +# che viene interpretato come: +if [ "" -ne $USER ] ... +# e dunque funziona correttamente. + # C'è anche l'esecuzione condizionale echo "Sempre eseguito" || echo "Eseguito solo se la prima condizione fallisce" echo "Sempre eseguito" && echo "Eseguito solo se la prima condizione NON fallisce" # Per usare && e || con l'if, c'è bisogno di piu' paia di parentesi quadre: -if [ $NOME == "Steve" ] && [ $ETA -eq 15 ] +if [ "$Nome" == "Steve" ] && [ "$Eta" -eq 15 ] then - echo "Questo verrà eseguito se $NOME è Steve E $ETA è 15." + echo "Questo verrà eseguito se $Nome è Steve E $Eta è 15." fi -if [ $NOME == "Daniya" ] || [ $NOME == "Zach" ] +if [ "$Nome" == "Daniya" ] || [ "$Nome" == "Zach" ] then - echo "Questo verrà eseguito se $NAME è Daniya O Zach." + echo "Questo verrà eseguito se $Nome è Daniya O Zach." fi # Le espressioni sono nel seguente formato: @@ -137,7 +149,7 @@ python hello.py > /dev/null 2>&1 # se invece vuoi appendere usa ">>": python hello.py >> "output.out" 2>> "error.err" -# Sovrascrivi output.txt, appendi a error.err, e conta le righe: +# Sovrascrivi output.out, appendi a error.err, e conta le righe: info bash 'Basic Shell Features' 'Redirections' > output.out 2>> error.err wc -l output.out error.err @@ -145,7 +157,7 @@ wc -l output.out error.err # vedi: man fd echo <(echo "#ciaomondo") -# Sovrascrivi output.txt con "#helloworld": +# Sovrascrivi output.out con "#helloworld": cat > output.out <(echo "#helloworld") echo "#helloworld" > output.out echo "#helloworld" | cat > output.out @@ -164,7 +176,7 @@ echo "Ci sono $(ls | wc -l) oggetti qui." echo "Ci sono `ls | wc -l` oggetti qui." # Bash utilizza uno statemente case che funziona in maniera simile allo switch in Java e C++: -case "$VARIABILE" in +case "$Variabile" in #Lista di pattern per le condizioni che vuoi soddisfare 0) echo "C'è uno zero.";; 1) echo "C'è un uno.";; @@ -172,10 +184,10 @@ case "$VARIABILE" in esac # I cicli for iterano per ogni argomento fornito: -# I contenuti di $VARIABILE sono stampati tre volte. -for VARIABILE in {1..3} +# I contenuti di $Variabile sono stampati tre volte. +for Variabile in {1..3} do - echo "$VARIABILE" + echo "$Variabile" done # O scrivilo con il "ciclo for tradizionale": @@ -186,16 +198,16 @@ done # Possono essere usati anche per agire su file.. # Questo eseguirà il comando 'cat' su file1 e file2 -for VARIABILE in file1 file2 +for Variabile in file1 file2 do - cat "$VARIABILE" + cat "$Variabile" done # ..o dall'output di un comando # Questo eseguirà cat sull'output di ls. -for OUTPUT in $(ls) +for Output in $(ls) do - cat "$OUTPUT" + cat "$Output" done # while loop: @@ -223,7 +235,7 @@ bar () } # Per chiamare la funzione -foo "Il mio nome è" $NOME +foo "Il mio nome è" $Nome # Ci sono un sacco di comandi utili che dovresti imparare: # stampa le ultime 10 righe di file.txt @@ -245,7 +257,7 @@ grep "^foo.*bar$" file.txt grep -c "^foo.*bar$" file.txt # se vuoi letteralmente cercare la stringa, # e non la regex, usa fgrep (o grep -F) -fgrep "^foo.*bar$" file.txt +fgrep "^foo.*bar$" file.txt # Leggi la documentazione dei builtin di bash con il builtin 'help' di bash: diff --git a/it-it/bf-it.html.markdown b/it-it/bf-it.html.markdown new file mode 100644 index 00000000..a79710d0 --- /dev/null +++ b/it-it/bf-it.html.markdown @@ -0,0 +1,92 @@ +--- +language: bf +contributors: + - ["Prajit Ramachandran", "http://prajitr.github.io/"] + - ["Mathias Bynens", "http://mathiasbynens.be/"] +translators: + - ["Ivan Sala", "http://slavni96.github.io/"] + - ["Christian Grasso", "http://chris54721.net"] +lang: it-it +--- + +Brainfuck è un linguaggio di programmazione +[Turing equivalente](https://it.wikipedia.org/wiki/Turing_equivalenza) +estremamente minimale, composto da solo 8 comandi. + +Puoi provarlo nel tuo browser utilizzando +[brainfuck-visualizer](http://fatiherikli.github.io/brainfuck-visualizer/). + +``` + +Qualsiasi carattere diverso da "><+-.,[]" (escludendo gli apici) +viene ignorato. +Branfuck è caratterizzato da un array di 30,000 celle inizializzate a zero +e da un puntatore che punta alla cella corrente. + +Vi sono otto comandi: ++ : Incrementa il valore della cella attuale di uno. +- : Decrementa il valore della cella attuale di uno. +> : Sposta il puntatore sulla cella seguente (sulla destra). +< : Sposta il puntatore sulla cella precendete (sulla sinistra). +. : Stampa il valore ASCII della cella corrente. (es. 65 = 'A') +, : Legge un singolo carattere come input e lo salva nella cella corrente. +[ : Se il valore della cella corrente è zero, prosegue fino alla ] corrispondente. + Altrimenti, passa alla prossima istruzione. +] : Se il valore della cella corrente è zero, passa alla prossima istruzione. + Altrimenti, torna indietro fino alla [ corrispondente. + +[ e ] formano un ciclo while. Ovviamente dovranno essere bilanciati. +(Ad ogni [ dovrà corrispondere una ]) + +Ecco alcuni semplici esempi di programmi scritti in Brainfuck: + +++++++ [ > ++++++++++ < - ] > +++++ . + +Questo programma stampa in output la lettera 'A'. Prima di tutto, incrementa +la cella #1 fino al valore 6. La cella #1 verrà utilizzata per il ciclo. +Poi, entra nel ciclo ([) e si sposta alla cella #2. Incrementa la cella #2 10 +volte, torna alla cella #1, e decrementa quest'ultima. +Il ciclo si ripete 6 volte (la cella #1 viene decrementata 6 volte prima di +raggiungere lo 0, quindi prosegue oltre la corrispondente ]). + +A questo punto, siamo sulla cella #1, che ha valore 0, mentre la cella #2 ha +valore 60. Ci spostiamo sulla cella #2, la incrementiamo per 5 volte, ottenendo +il valore 65, quindi stampiamo il valore della cella #2. +Il valore 65 equivale ad 'A' in ASCII, per cui viene stampato 'A' nel terminale. + + +, [ > + < - ] > . + +Questo programma legge un carattere come input dall'utente, quindi salva il +carattere nella cella #1. Dopodichè entra in un ciclo. Si sposta alla cella #2, +incrementa quest'ultima, torna alla cella #1, e decrementa quest'ultima. +Il ciclo continua fino a quando la cella #1 diventa 0, e quindi la cella #2 +avrà il valore iniziale della cella #1. Infine, visto che ci troviamo sulla +cella #1 alla fine del ciclo, si sposta sulla cella #2 e stampa il valore in +ASCII. + +Gli spazi nel codice sovrastante sono presenti solo a scopo di ottenere +una maggiore leggibilità . Lo stesso programma poteva essere scritto senza spazi: + +,[>+<-]>. + +Proviamo, adesso, a capire cosa fa invece questo programma: + +,>,< [ > [ >+ >+ << -] >> [- << + >>] <<< -] >> + +Il programma legge 2 numeri come input dall'utente, e li moltiplica. + +Innanzitutto, legge in input i due numeri. Poi entra nel ciclo più esterno +basandosi sulla cella #1. Quindi si sposta sulla cella #2, e inizia il ciclo +più interno basandosi sul valore della cella #2, incrementando la cella #3. +Arrivati a questo punto abbiamo un problema: alla fine del ciclo interno +la cella #2 avrà valore 0. Ciò impedirà di eseguire nuovamente il ciclo interno. +Per ovviare a questo problema, incrementiamo anche la cella #4, e copiamo il +valore di quest'ultima nella cella #2. +Il risultato sarà infine contenuto nella cella #3. +``` + +E questo è brainfuck. Non è così difficile, eh? Se vuoi, ora puoi scrivere per +divertimento altri programmi in brainfuck, oppure scrivere un interprete +brainfuck in un altro linguaggio. L'interprete è abbastanza semplice da +implementare, ma se sei veramente masochista, prova ad implementare un interprete brainfuck... in brainfuck. diff --git a/it-it/brainfuck-it.html.markdown b/it-it/brainfuck-it.html.markdown deleted file mode 100644 index 4999d7e6..00000000 --- a/it-it/brainfuck-it.html.markdown +++ /dev/null @@ -1,101 +0,0 @@ ---- - -language: brainfuck -contributors: - - ["Prajit Ramachandran", "http://prajitr.github.io/"] - - ["Mathias Bynens", "http://mathiasbynens.be/"] -translators: - - ["Ivan Sala", "http://slavni96.github.io/"] -lang: it-it - ---- - -Brainfuck è un linguaggio di programmazione estremamente minimale, -ma è ingrado di rappresentare completamente una macchina di turnig, -e sfrutta solo 8 caratteri. -[Per saperne di più](http://it.wikipedia.org/wiki/Brainfuck) - -``` - -Qualsiasi carattere che non sia "><+-.,[]" (escludendo gli apici) -viene ignorato. -Branfuck è caratterizzato da un array (vettore) di 30,000 celle -inizializzare a zero, e un puntatore che punta alla cella corrente. - -Vi sono solo otto comando: -+ : Incrementa il valore della cella attuale di uno. -- : Decrementa il valore della cella attuale di uno. -> : Sposta il puntatore sulla cella seguente (prossima a destra). -< : Sposta il puntatore sulla cella precendete (precedente a sinistra). -. : Stampa il valore in ASCII della cella corrente. (es: 65 = 'A') -, : Legge un singolo carattere come input per la cella corrente. -[ : Se il valore della cella corrente è zero, conclude il ciclo - andando alla sua corrispondente ]. - Altrimenti, passa alla prossima istruzione. -] : Se il valore della cella corrente è zero, passa alla prossima istruzione. - Altrimenti torna indetro fino alla [ corrispondente. - -[ e ] creano un loop (while). Ovviamente dovranno essere bilanciati. -Per ogni [ dovrà corrispondere una ] - -Alcuni semplici esempi di programmi scritti in Brainfuck: - -++++++ [ > ++++++++++ < - ] > +++++ . - -Questo programma stampa in output la lettera 'A'. Priam incrementa -la cella #1 fino a 6, Quindi la cella #1 viene usata per crare un ciclo. -Poi, entra in un loop ([) e si sposta alla cella #2. -Incrementa la cella #2 10 volte, e torna alla cella #1, e la decrementa. -Questo avviene 6 volte (servono che la cella #1 venga decrementata 6 volte -per raggiungere lo 0. Quindi passa alla corrispondente ] e prosegue). - -A questo punto, siamo sulla cella #1, che ha valore 0, -la cella #2 ha valore 60 (6*10). Ci spostiamo sulla cella #2, incrementiamo -per 5 volte, e otteniamo il valore 65, quindi stampaimo il valore della cella -#2 (.). -65 è 'A' in ASCII, quindi alla fine viene stampata 'A'. - - -, [ > + < - ] > . - -Questo programma legge un carattere come input dall'utente, -quindi salva il carattere dentro la cella #1. -In seguito, incominca a ciclare. -Si sposta alla cella #², e increementa il valore della cella (#2). -Quindi torna alla cella #1, e decrementa il valore della cella (#1). -Questo continua fino a quando la cella #²1 diventa 0, e quindi la cella #2 -avrà il valore iniziale della cella #1. -Infine, visto che ci troviamo sulla cella #1 alla fine del ciclo, si sposta -sulla cella #2 e stampa il valore in ASCII. - -Gli spazi nel codice sovrastante, sono presenti solo a scopo di ottenere -una maggiore leggibilità , si poteva anche scrivere senza: - -,[>+<-]>. - -Proviamo, adesso, a capire cosa fa invece questo programma: - -,>,< [ > [ >+ >+ << -] >> [- << + >>] <<< -] >> - -Prende due numeri in input e quindi li moltiplica. - -Prima prende in input i due numeri (,>,<), quindi inizia un cilclo -basandosi sulla cella #1. -Quindi si sposta sulla cella #2, e inizia un altro ciclo condizionato -dal valore della cella #2, incrementando la cella #3. -Arrivati a questo punto abbiamo un problema: alla fine del ciclo interno -la cella #2 ha valore 0. In questo caso, quando il ciclo esterno rifarà -partire il ciclo interno, non funzionerà più perchè la cella #2 ha valore 0. -Per ovviare a questo problema, oltre alla cella 3, incrementiamo anche la cella -#4, e alla fine di ogni ciclo interno copiala il valore della cella #4 -nella cella #2, in modo che il ciclo interno -possa essere eseguito una altra volta. -Alla fine la cella #3 contiene il risultato. -``` - -E questo è brainfuck...Non è difficele, vero? -Per divertimento adesso puoi scrivere i tuoi programmi in brainfuck, -oppure puoi scrivere un interprete brainfuck in un altro linguaggio. -L'interprete è abbastanza semplice da implementare, ma se sei veramente -masochista prova ad implementare un interprete brainfuck in... -brainfuck. diff --git a/it-it/c++-it.html.markdown b/it-it/c++-it.html.markdown index e7e1d89e..92ebc165 100644 --- a/it-it/c++-it.html.markdown +++ b/it-it/c++-it.html.markdown @@ -4,6 +4,8 @@ filename: learncpp-it.cpp contributors: - ["Steven Basart", "http://github.com/xksteven"] - ["Matt Kline", "https://github.com/mrkline"] + - ["Geoff Liu", "http://geoffliu.me"] + - ["Connor Waters", "http://github.com/connorwaters"] translators: - ["Robert Margelli", "http://github.com/sinkswim/"] lang: it-it @@ -54,11 +56,11 @@ int main(int argc, char** argv) // Tuttavia, il C++ varia nei seguenti modi: -// In C++, i caratteri come letterali sono da un byte. -sizeof('c') == 1 +// In C++, i caratteri come letterali sono dei char. +sizeof('c') == sizeof(char) == 1 -// In C, i caratteri come letterali sono della stessa dimensione degli interi. -sizeof('c') == sizeof(10) +// In C, i caratteri come letterali sono degli interi. +sizeof('c') == sizeof(int) // C++ ha prototipizzazione rigida @@ -160,11 +162,14 @@ void foo() int main() { - // Assume che tutto venga dal namespace "Secondo" - // a meno che non venga dichiarato altrimenti. + // Include tutti i simboli del namespace Secondo nello scope attuale. + // Osserva che chiamare semplicemente foo() non va più bene perché è ambiguo: + // bisogna specificare se vogliamo chiamare foo definita nel namespace Secondo + // o foo definita nel livello principale del programma. + using namespace Secondo; - foo(); // stampa "Questa è Secondo::foo" + Secondo::foo(); // stampa "Questa è Secondo::foo" Primo::Annidato::foo(); // stampa "Questa è Primo::Annidato::foo" ::foo(); // stampa "Questa è foo globale" } @@ -244,12 +249,137 @@ cout << fooRef; // Stampa "Io sono foo. Ciao!" // Non riassegna "fooRef". Questo è come scrivere "foo = bar", e // foo == "Io sono bar" // dopo questa riga. +cout << &fooRef << endl; // Stampa l'indirizzo di foo fooRef = bar; +cout << &fooRef << endl; // Stampa lo stesso l'indirizzo di foo +cout << fooRef; // Stampa "Io sono bar" + +// L'indirizzo di fooRef rimane lo stesso, ovvero si riferisce ancora a foo. + const string& barRef = bar; // Crea un riferimento const a bar. // Come in C, i valori const (i puntatori e i riferimenti) non possono essere modificati. barRef += ". Ciao!"; // Errore, i riferimenti const non possono essere modificati. +// Facciamo un piccolo excursus: prima di approfondire ancora i riferimenti, è necessario +// introdurre il concetto di oggetto temporaneo. Supponiamo di avere il seguente codice: +string tempObjectFun() { ... } +string retVal = tempObjectFun(); + +// Nella seconda riga si ha che: +// - un oggetto di tipo stringa viene ritornato da tempObjectFun +// - viene costruita una nuova stringa, utilizzando l'oggetto ritornato come +// argomento per il costruttore +// - l'oggetto ritornato da tempObjectFun viene distrutto +// L'oggetto ritornato da tempObjectFun viene detto oggetto temporaneo. +// Un oggetto temporaneo viene creato quando una funzione ritorna un oggetto, e viene +// distrutto quando l'espressione che lo racchiude termina la sua esecuzione - questo +// comportamento viene definito dallo standard, ma i compilatori possono modificarlo +// a piacere. Cerca su google "return value optimization" se vuoi approfondire. +// Dunque nel seguente codice: +foo(bar(tempObjectFun())) + +// dando per scontato che foo e bar esistano, l'oggetto ritornato da tempObjectFun +// è passato a bar ed è distrutto prima dell'invocazione di foo. + +// Tornando ai riferimenti, c'è un'eccezione a quanto appena detto. +// Infatti un oggetto temporaneo "viene distrutto quando l'espressione +// che lo racchiude termina la sua esecuzione", tranne quando è legato ad un +// riferimento di tipo const. In tal caso la sua vita viene estesa per tutto +// lo scope attuale: + +void constReferenceTempObjectFun() { + // constRef riceve l'oggetto temporaneo, che non viene distrutto fino + // alla fine di questa funzione. + const string& constRef = tempObjectFun(); + ... +} + +// Un altro tipo di riferimento introdotto nel C++11 è specifico per gli +// oggetti temporanei. Non puoi dichiarare una variabile di quel tipo, ma +// ha la precedenza nella risoluzione degli overload: + +void someFun(string& s) { ... } // Riferimento normale +void someFun(string&& s) { ... } // Riferimento ad un oggetto temporaneo + +string foo; +someFun(foo); // Chiama la versione con il riferimento normale +someFun(tempObjectFun()); // Chiama la versione con il riferimento temporaneo + +// Ad esempio potrai vedere questi due costruttori per std::basic_string: +basic_string(const basic_string& other); +basic_string(basic_string&& other); + +// L'idea è che se noi costruiamo una nuova stringa a partire da un oggetto temporaneo +// (che in ogni caso verrà distrutto), possiamo avere un costruttore più efficiente +// che in un certo senso "recupera" parti di quella stringa temporanea. +// Ci si riferisce a questo concetto come "move semantics". + +///////////////////// +// Enum +///////////////////// + +// Gli enum sono un modo per assegnare un valore ad una costante, e sono +// principalmente usati per rendere il codice più leggibile. +enum ETipiMacchine +{ + AlfaRomeo, + Ferrari, + SUV, + Panda +}; + +ETipiMacchine GetPreferredCarType() +{ + return ETipiMacchine::Ferrari; +} + +// Dal C++11 in poi c'è un modo molto semplice per assegnare un tipo ad un enum, +// che può essere utile per la serializzazione dei dati o per convertire gli enum +// tra il tipo desiderato e le rispettive costanti. +enum ETipiMacchine : uint8_t +{ + AlfaRomeo, // 0 + Ferrari, // 1 + SUV = 254, // 254 + Ibrida // 255 +}; + +void WriteByteToFile(uint8_t InputValue) +{ + // Serializza InputValue in un file +} + +void WritePreferredCarTypeToFile(ETipiMacchine InputCarType) +{ + // L'enum viene implicitamente convertito ad un uint8_t poiché + // è stato dichiarato come tale + WriteByteToFile(InputCarType); +} + +// D'altro canto potresti voler evitare che un enum venga accidentalmente convertito +// in un intero o in un altro tipo, quindi è possibile create una classe enum che +// impedisce la conversione implicita. +enum class ETipiMacchine : uint8_t +{ + AlfaRomeo, // 0 + Ferrari, // 1 + SUV = 254, // 254 + Ibrida // 255 +}; + +void WriteByteToFile(uint8_t InputValue) +{ + // Serializza InputValue in un file +} + +void WritePreferredCarTypeToFile(ETipiMacchine InputCarType) +{ + // Il compilatore darà errore anche se ETipiMacchine è un uint8_t: questo + // perchè abbiamo dichiarato l'enum come "enum class"! + WriteByteToFile(InputCarType); +} + ////////////////////////////////////////////////// // Classi e programmazione orientata agli oggetti ///////////////////////////////////////////////// @@ -296,13 +426,16 @@ public: // Questi sono chiamati quando un oggetto è rimosso o esce dalla visibilità . // Questo permette paradigmi potenti come il RAII // (vedi sotto) - // I distruttori devono essere virtual per permettere a classi di essere derivate da questa. + // I distruttori devono essere virtual per permettere a classi di essere + // derivate da questa; altrimenti, il distruttore della classe derivata + // non viene chiamato se l'oggetto viene distrutto tramite un riferimento alla + // classe da cui ha ereditato o tramite un puntatore. virtual ~Dog(); }; // Un punto e virgola deve seguire la definizione della funzione // Le funzioni membro di una classe sono generalmente implementate in files .cpp . -void Cane::Cane() +Cane::Cane() { std::cout << "Un cane è stato costruito\n"; } @@ -325,7 +458,7 @@ void Cane::print() const std::cout << "Il cane è " << nome << " e pesa " << peso << "kg\n"; } -void Cane::~Cane() +Cane::~Cane() { cout << "Ciao ciao " << nome << "\n"; } @@ -340,10 +473,12 @@ int main() { // Ereditarietà : -// Questa classe eredita tutto ciò che è public e protected dalla classe Cane +// Questa classe eredita tutto ciò che è public e protected dalla classe Cane, +// ma anche ciò che privato: tuttavia non potrà accedere direttamente a membri/metodi +// privati se non c'è un metodo pubblico o privato che permetta di farlo. class MioCane : public Cane { - void impostaProprietario(const std::string& proprietarioCane) + void impostaProprietario(const std::string& proprietarioCane); // Sovrascrivi il comportamento della funzione print per tutti i MioCane. Vedi // http://it.wikipedia.org/wiki/Polimorfismo_%28informatica%29 @@ -447,6 +582,7 @@ int main () { // definire una classe o una funzione che prende un parametro di un dato tipo: template<class T> class Box { +public: // In questa classe, T può essere usato come qualsiasi tipo. void inserisci(const T&) { ... } }; @@ -519,19 +655,23 @@ printMessage<10>(); // Stampa "Impara il C++ più velocemente in soli 10 minuti // (vedi http://en.cppreference.com/w/cpp/error/exception) // ma ogni tipo può essere lanciato come eccezione #include <exception> +#include <stdexcept> // Tutte le eccezioni lanciate all'interno del blocco _try_ possono essere catturate dai successivi // handlers _catch_. try { // Non allocare eccezioni nello heap usando _new_. - throw std::exception("È avvenuto un problema"); + throw std::runtime_error("C'è stato un problema."); } + // Cattura le eccezioni come riferimenti const se sono oggetti catch (const std::exception& ex) { - std::cout << ex.what(); + std::cout << ex.what(); +} + // Cattura ogni eccezioni non catturata dal blocco _catch_ precedente -} catch (...) +catch (...) { std::cout << "Catturata un'eccezione sconosciuta"; throw; // Rilancia l'eccezione @@ -541,7 +681,7 @@ catch (const std::exception& ex) // RAII /////// -// RAII sta per Resource Allocation Is Initialization. +// RAII sta per "Resource Allocation Is Initialization". // Spesso viene considerato come il più potente paradigma in C++. // È un concetto semplice: un costruttore di un oggetto // acquisisce le risorse di tale oggetto ed il distruttore le rilascia. @@ -563,9 +703,9 @@ void faiQualcosaConUnFile(const char* nomefile) // Sfortunatamente, le cose vengono complicate dalla gestione degli errori. // Supponiamo che fopen fallisca, e che faiQualcosaConUnFile e // faiQualcosAltroConEsso ritornano codici d'errore se falliscono. -// (Le eccezioni sono la maniera preferita per gestire i fallimenti, -// ma alcuni programmatori, specialmente quelli con un passato in C, -// non sono d'accordo con l'utilità delle eccezioni). +// (Le eccezioni sono la maniera preferita per gestire i fallimenti, +// ma alcuni programmatori, specialmente quelli con un passato in C, +// non sono d'accordo con l'utilità delle eccezioni). // Adesso dobbiamo verificare che ogni chiamata per eventuali fallimenti e chiudere il gestore di file // se un problema è avvenuto. bool faiQualcosaConUnFile(const char* nomefile) @@ -615,7 +755,7 @@ void faiQualcosaConUnFile(const char* nomefile) { FILE* fh = fopen(nomefile, "r"); // Apre il file in modalità lettura if (fh == nullptr) - throw std::exception("Non è stato possibile aprire il file."). + throw std::runtime_error("Errore nell'apertura del file."); try { faiQualcosaConIlFile(fh); @@ -678,26 +818,29 @@ class Foo { virtual void bar(); }; class FooSub : public Foo { - virtual void bar(); // sovrascrive Foo::bar! + virtual void bar(); // Sovrascrive Foo::bar! }; // 0 == false == NULL (la maggior parte delle volte)! bool* pt = new bool; -*pt = 0; // Setta il valore puntato da 'pt' come falso. +*pt = 0; // Setta il valore puntato da 'pt' come falso. pt = 0; // Setta 'pt' al puntatore null. Entrambe le righe vengono compilate senza warnings. // nullptr dovrebbe risolvere alcune di quei problemi: int* pt2 = new int; -*pt2 = nullptr; // Non compila +*pt2 = nullptr; // Non compila pt2 = nullptr; // Setta pt2 a null. -// Ma in qualche modo il tipo 'bool' è una eccezione (questo è per rendere compilabile `if (ptr)`. -*pt = nullptr; // Questo compila, anche se '*pt' è un bool! +// C'è un'eccezione per i bool. +// Questo permette di testare un puntatore a null con if(!ptr), ma +// come conseguenza non puoi assegnare nullptr a un bool direttamente! +*pt = nullptr; // Questo compila, anche se '*pt' è un bool! // '=' != '=' != '='! -// Chiama Foo::Foo(const Foo&) o qualche variante del costruttore di copia. +// Chiama Foo::Foo(const Foo&) o qualche variante (vedi "move semantics") +// del costruttore di copia. Foo f2; Foo f1 = f2; @@ -711,6 +854,22 @@ Foo f1 = fooSub; Foo f1; f1 = f2; + +// Come deallocare realmente le risorse all'interno di un vettore: +class Foo { ... }; +vector<Foo> v; +for (int i = 0; i < 10; ++i) + v.push_back(Foo()); + +// La riga seguente riduce la dimensione di v a 0, ma il distruttore non +// viene chiamato e dunque le risorse non sono deallocate! +v.empty(); +v.push_back(Foo()); // Il nuovo valore viene copiato nel primo Foo che abbiamo inserito + +// Distrugge realmente tutti i valori dentro v. Vedi la sezione riguardante gli +// oggetti temporanei per capire come mai funziona così. +v.swap(vector<Foo>()); + ``` Letture consigliate: diff --git a/it-it/coffeescript-it.html.markdown b/it-it/coffeescript-it.html.markdown index 16eb9bd4..31973369 100644 --- a/it-it/coffeescript-it.html.markdown +++ b/it-it/coffeescript-it.html.markdown @@ -4,6 +4,8 @@ contributors: - ["Luca 'Kino' Maroni", "http://github.com/kino90"] - ["Tenor Biel", "http://github.com/L8D"] - ["Xavier Yao", "http://github.com/xavieryao"] +translators: + - ["Tommaso Pifferi","http://github.com/neslinesli93"] filename: coffeescript-it.coffee lang: it-it --- @@ -59,34 +61,34 @@ matematica = quadrato: quadrato cubo: (x) -> x * quadrato x #=> var matematica = { -# "radice": Math.sqrt, -# "quadrato": quadrato, -# "cubo": function(x) { return x * quadrato(x); } -#} +# "radice": Math.sqrt, +# "quadrato": quadrato, +# "cubo": function(x) { return x * quadrato(x); } +# } # Splats: gara = (vincitore, partecipanti...) -> print vincitore, partecipanti #=>gara = function() { -# var partecipanti, vincitore; -# vincitore = arguments[0], partecipanti = 2 <= arguments.length ? __slice.call(arguments, 1) : []; -# return print(vincitore, partecipanti); -#}; +# var partecipanti, vincitore; +# vincitore = arguments[0], partecipanti = 2 <= arguments.length ? __slice.call(arguments, 1) : []; +# return print(vincitore, partecipanti); +# }; # Esistenza: alert "Lo sapevo!" if elvis? #=> if(typeof elvis !== "undefined" && elvis !== null) { alert("Lo sapevo!"); } # Comprensione degli Array: -cubi = (matematica.cubo num for num in lista) +cubi = (matematica.cubo num for num in lista) #=>cubi = (function() { -# var _i, _len, _results; -# _results = []; -# for (_i = 0, _len = lista.length; _i < _len; _i++) { -# num = lista[_i]; -# _results.push(matematica.cubo(num)); -# } -# return _results; +# var _i, _len, _results; +# _results = []; +# for (_i = 0, _len = lista.length; _i < _len; _i++) { +# num = lista[_i]; +# _results.push(matematica.cubo(num)); +# } +# return _results; # })(); cibi = ['broccoli', 'spinaci', 'cioccolato'] diff --git a/it-it/elixir-it.html.markdown b/it-it/elixir-it.html.markdown index f5d0c172..60301b1a 100644 --- a/it-it/elixir-it.html.markdown +++ b/it-it/elixir-it.html.markdown @@ -4,6 +4,8 @@ contributors: - ["Luca 'Kino' Maroni", "https://github.com/kino90"] - ["Joao Marques", "http://github.com/mrshankly"] - ["Dzianis Dashkevich", "https://github.com/dskecse"] +translators: + - ["Tommaso Pifferi","http://github.com/neslinesli93"] filename: learnelixir-it.ex lang: it-it --- @@ -379,6 +381,12 @@ spawn(f) #=> #PID<0.40.0> # Per passare messaggi si usa l'operatore `send`. # Perché tutto questo sia utile dobbiamo essere capaci di ricevere messaggi, # oltre ad inviarli. Questo è realizzabile con `receive`: + +# Il blocco `receive do` viene usato per mettersi in ascolto di messaggi +# ed elaborarli quando vengono ricevuti. Un blocco `receive do` elabora +# un solo messaggio ricevuto: per fare elaborazione multipla di messaggi, +# una funzione con un blocco `receive do` al suo intero dovrà chiamare +# ricorsivamente sé stessa per entrare di nuovo nel blocco `receive do`. defmodule Geometria do def calcolo_area do receive do @@ -394,6 +402,8 @@ end # Compila il modulo e crea un processo che esegue `calcolo_area` nella shell pid = spawn(fn -> Geometria.calcolo_area() end) #=> #PID<0.40.0> +# Alternativamente +pid = spawn(Geometria, :calcolo_area, []) # Invia un messaggio a `pid` che farà match su un pattern nel blocco in receive send pid, {:rettangolo, 2, 3} diff --git a/it-it/java-it.html.markdown b/it-it/java-it.html.markdown index 6eabd61f..54602cff 100644 --- a/it-it/java-it.html.markdown +++ b/it-it/java-it.html.markdown @@ -6,6 +6,7 @@ contributors: - ["Madison Dickson", "http://github.com/mix3d"] translators: - ["Ivan Sala","http://github.com/slavni96"] + - ["Tommaso Pifferi","http://github.com/neslinesli93"] lang: it-it --- @@ -31,9 +32,9 @@ import java.security.*; // Ogni file .java contiene una classe pubblica, con lo stesso nome del file public class LearnJava { - // Un programma deve avere un metodo main come punto di partenza - // Ma si possono creare anche file senza main, che però per essere usati - // devono essere richiamati da altri file. + // Un programma deve avere un metodo main come punto di partenza. + // Tuttavia si possono creare anche file senza main, che però + // per essere usati devono essere richiamati da altri file. public static void main (String[] args) { // Per stampare a schermo si usa System.out.println @@ -47,88 +48,157 @@ public class LearnJava { System.out.print("Ciao "); System.out.print("Mondo "); + // Per stampare del testo formattato, si puo' usare System.out.printf + System.out.printf("pi greco = %.5f", Math.PI); // => pi greco = 3.14159 /////////////////////////////////////// - // Tipi e Variabili + // Variabili /////////////////////////////////////// - // Si dichiara una variabile usando <tipo> <nome> - // Byte - variabile intera da 8 bit con segno + + /* + * Dichiarazione delle Variabili + */ + // Per dichiarare una variabile basta fare <tipoDato> <nomeVariabile> + int fooInt; + // Per dichiarare piu' di una variabile dello lo stesso tipo si usa: + // <tipoDato> <nomeVariabile1>, <nomeVariabile2>, <nomeVariabile3> + int fooInt1, fooInt2, fooInt3; + + /* + * Inizializzazione delle Variabili + */ + + // Per inizializzare una variabile si usa + // <tipoDato> <nomeVariabile> = <valore> + int fooInt = 1; + // Per inizializzare piu' di una variabile dello lo stesso tipo + // si usa <tipoDato> <nomeVariabile1>, <nomeVariabile2>, <nomeVariabile3> = <valore> + int fooInt1, fooInt2, fooInt3; + fooInt1 = fooInt2 = fooInt3 = 1; + + /* + * Tipi di Variabili + */ + // Byte - intero con segno a 8 bit (in complemento a 2) // (-128 <= byte <= 127) byte fooByte = 100; - // Short - variabile intera da 18 bit con segno + // Short - intero con segno a 16 bit (in complemento a 2) // (-32,768 <= short <= 32,767) short fooShort = 10000; - // Integer - variabile intera da 32 bit con segno + // Integer - intero con segno a 32 bit (in complemento a 2) // (-2,147,483,648 <= int <= 2,147,483,647) int fooInt = 1; - // Long - variabile da 64 bit intera con segno + // Long - intero con segno a 64 bit (in complemento a 2) // (-9,223,372,036,854,775,808 <= long <= 9,223,372,036,854,775,807) long fooLong = 100000L; - // L viene usato per specificare che il valore dalla variabile - // e' di tipo "Long", qualsiasi variabile che non viene contrassegnata - // e' trattata di base come un intero. + // L viene usato per indicare che il valore e' di tipo Long; + // altrimenti il valore viene considerato come intero. - // Nota: Java non dispone di variabili senza segno + // Nota: Java non dispone di interi senza segno. - // Float - variabile piu' precisa, con virgola [numeri reali] - // di grandezza 32 bit + // Float - Numero in virgola mobile a 32 bit con precisione singola (IEEE 754) + // 2^-149 <= float <= (2-2^-23) * 2^127 float fooFloat = 234.5f; - // f e' usato per specificare che la variabile e'' di tipo "float" - // altrimenti di default viene trattata come un "dobule" + // f o F indicano the la variabile e' di tipo float; + // altrimenti il valore viene considerato come double. - // Double - ancora piu' precisione la si puo' ottenere con una variabile - // Double, con granzezza di 64 bit. + // Double - Numero in virgola mobile a 64 bit con precisione doppia (IEEE 754) + // 2^-1074 <= x <= (2-2^-52) * 2^1023 double fooDouble = 123.4; - // Boolean - vero & falso + // Boolean - Puo' assumere il valore vero (true) o falso (false) boolean fooBoolean = true; boolean barBoolean = false; - // Char - un singolo carattere con grandezza 16 bit + // Char - Un singolo carattere Unicode a 16-bit char fooChar = 'A'; - // final - Costanti, non possono essere riassegnate ad un altro oggetto - final int ORE_LAVORATIVE_DI_UNA_SETTIMANA = 9001; - - // String - Stringhe, array di caratteri - String fooString = "Ecco una stringa!"; - - // \n e' un carattere speciale che permette di andare a capo. - String barString = "Andare a capo?\nNessun problema!"; - // \t e' un carattere speciale che permette di aggiungere un 'Tab' - String bazString = "Vuoi inserire tab?\tNessun problema"; + // Le variabili precedute da final possono essere inizializzate una volta sola, + final int HOURS_I_WORK_PER_WEEK = 9001; + // pero' e' possibile dichiararle e poi inizializzarle in un secondo momento. + final double E; + E = 2.71828; + + + // BigInteger - Interi a precisione arbitraria + // + // BigInteger e' un tipo di dato che permette ai programmatori di + // gestire interi piu' grandi di 64 bit. Internamente, le variabili + // di tipo BigInteger vengono memorizzate come un vettore di byte e + // vengono manipolate usando funzioni dentro la classe BigInteger. + // + // Una variabile di tipo BigInteger puo' essere inizializzata usando + // un array di byte oppure una stringa. + + BigInteger fooBigInteger = new BigDecimal(fooByteArray); + + // BigDecimal - Numero con segno, immutabile, a precisione arbitraria + // + // Una variabile di tipo BigDecimal e' composta da due parti: un intero + // a precisione arbitraria detto 'non scalato', e un intero a 32 bit + // che rappresenta la 'scala', ovvero la potenza di 10 con cui + // moltiplicare l'intero non scalato. + // + // I BigDecimal permettono un controllo completo sull'arrotondamento + // dei numeri. Essi sono molto usati in ambito finanziario, nella + // gestione delle valute, e in ogni altro posto in cui serve + // precisione esatta. + // + // Le variabili di tipo BigDecimal possono essere inizializzate con un + // int, long, double o String, oppure con un intero non scalato + // (di tipo BigInteger) e una scala (int). + + BigDecimal fooBigDecimal = new BigDecimal(fooBigInteger, fooInt); + + + + // Stringhe + String fooString = "Questa e' la mia stringa!"; + + // \n e' un carattere di escape che rappresenta l'andare a capo + String barString = "Stampare su una nuova riga?\nNessun problema!"; + // \t e' un carattere di escape che aggiunge un tab + String bazString = "Vuoi aggiungere un tab?\tNessun problema!"; System.out.println(fooString); System.out.println(barString); System.out.println(bazString); - // Vettori [array] - //La lunghezza del vettore deve essere decisa quando viene istanziato - //Si puo' dichiarare come segue: - //<tipodato> [] <nomevariabile> = new <tipodato>[<grandezza vettore>]; - //<tipodato> <nomevariabile>[] = new <tipodato>[<grandezza vettore>]; - int [] intArray = new int[10]; - String [] stringArray = new String[1]; - boolean boolArray [] = new boolean[100]; - - // Un altro modo per dichiarare & inizializzare un vettore - int [] y = {9000, 1000, 1337}; - String nomi [] = {"Andrea", "Bob", "Pippo", "Susan"}; + // Vettori + // La dimensione di un array deve essere decisa in fase di + // istanziazione. Per dichiarare un array si puo' fare in due modi: + // <tipoDato>[] <nomeVariabile> = new <tipoDato>[<dimensioneArray>]; + // <tipoDato> <nomeVariabile>[] = new <tipoDato>[<dimensioneArray>]; + int[] intArray = new int[10]; + String[] stringArray = new String[1]; + boolean boolArray[] = new boolean[100]; + + // Un altro modo per dichiarare ed insieme inizializzare un vettore. + int[] y = {9000, 1000, 1337}; + String names[] = {"Gianni", "Anna", "Luca", "Cristina"}; boolean bools[] = new boolean[] {true, false, false}; - - // I vettori vengono indicizzati a parire dallo 0 + + // Per accedere ad un elemento di un vettore System.out.println("intArray @ 0: " + intArray[0]); - // e' possibile un accesso diretto ad un elemento + // I vettori non sono immutabili (ma la loro dimensione si!) + // e gli indici partono da 0. intArray[1] = 1; System.out.println("intArray @ 1: " + intArray[1]); // => 1 - // Altro da vedere: - // Liste di array - come i vettori ma piu' funzionali - // e la loro grandezza puo' variare in corso di esecuzione - // Liste concatenate di memoria + // Ci sono altri tipo di dato interessanti. + // ArrayList - Simili ai vettori, pero' offrono altre funzionalita', + // e la loro dimensione puo' essere modificata. + // LinkedList - Si tratta di una lista linkata doppia, e come tale + // implementa tutte le operazioni del caso. + // Map - Un insieme di oggetti che fa corrispondere delle chiavi + // a dei valori. Non permette l'inserimento di chiavi uguali. + // HashMap - Questa classe usa una tabella di hash per implementare + // l'interfaccia di tipo Map. Questo permette di effettuare + // operazioni basilari, come inserimento e cancellazione, + // in tempo costante anche su insiemi molto grandi. /////////////////////////////////////// // Operatori diff --git a/it-it/json-it.html.markdown b/it-it/json-it.html.markdown index 0c401753..379bad73 100644 --- a/it-it/json-it.html.markdown +++ b/it-it/json-it.html.markdown @@ -1,29 +1,36 @@ --- - language: json contributors: - - ["Anna Harren", "https://github.com/iirelu"] - - ["Marco Scannadinari", "https://github.com/marcoms"] + - ["Anna Harren", "https://github.com/iirelu"] + - ["Marco Scannadinari", "https://github.com/marcoms"] + - ["himanshu", "https://github.com/himanshu81494"] translators: - ["Robert Margelli", "http://github.com/sinkswim/"] + - ["Christian Grasso", "http://chris54721.net"] lang: it-it - --- -Dato che JSON è un formato per lo scambio di dati estremamente semplice, questo sarà con molta probabilità -il più semplice Learn X in Y Minutes. +JSON è un formato per l'interscambio di dati estremamente semplice, per cui questo sarà +con molta probabilità il più semplice Learn X in Y Minutes. Nella sua forma più pura JSON non ha commenti, ma molti parser accettano commenti in stile C (//, /\* \*/). Per lo scopo prefissato, tuttavia, tutto sarà 100% JSON valido. Fortunatamente, si spiega da sè. +I tipi supportati da JSON comprendono: numeri, stringhe, boolean, array, oggetti e null. +I browser supportati sono: Firefox (Mozilla) 3.5+, Internet Explorer 8+, Google Chrome, +Opera 10+, Safari 4+. +I file JSON sono salvati nel formato ".json". Il MIME type per documenti JSON è +"application/json". Gli svantaggi del JSON includono l'assenza di una definizione dei tipi +e di una sorta di [DTD](https://it.wikipedia.org/wiki/Document_Type_Definition). + ```json { "chiave": "valore", "chiavi": "devono sempre essere racchiuse tra doppi apici", "numeri": 0, - "stringhe": "Ciaø, møndø. Tutti gli unicode sono permessi, assieme con l \"escaping\".", + "stringhe": "Ciaø, møndø. Tutti i caratteri Unicode sono permessi, insieme all'\"escaping\".", "ha booleani?": true, "il nulla": null, @@ -52,8 +59,8 @@ commenti in stile C (//, /\* \*/). Per lo scopo prefissato, tuttavia, tutto sarà ], "stile alternativo": { - "commento": "Guarda quà !" - , "posizione della virgola": "non conta - fintantochè è prima del valore, allora è valida" + "commento": "Guarda qua!" + , "posizione della virgola": "non conta - se è prima della chiave successiva, allora è valida" , "un altro commento": "che bello" }, diff --git a/it-it/python-it.html.markdown b/it-it/python-it.html.markdown new file mode 100644 index 00000000..3a4099e7 --- /dev/null +++ b/it-it/python-it.html.markdown @@ -0,0 +1,647 @@ +--- +language: python +contributors: + - ["Louie Dinh", "http://ldinh.ca"] + - ["Amin Bandali", "http://aminbandali.com"] + - ["Andre Polykanine", "https://github.com/Oire"] +filename: learnpython.py +translators: + - ["Ale46", "http://github.com/Ale46/"] +lang: it-it +--- +Python è stato creato da Guido Van Rossum agli inizi degli anni 90. Oggi è uno dei più popolari +linguaggi esistenti. Mi sono innamorato di Python per la sua chiarezza sintattica. E' sostanzialmente +pseudocodice eseguibile. + +Feedback sono altamente apprezzati! Potete contattarmi su [@louiedinh](http://twitter.com/louiedinh) oppure [at] [google's email service] + +Nota: Questo articolo è valido solamente per Python 2.7, ma dovrebbe andar bene anche per +Python 2.x. Per Python 3.x, dai un'occhiata a [Python 3 tutorial](http://learnxinyminutes.com/docs/python3/). + +```python + +# I commenti su una sola linea iniziano con un cancelletto + +""" Più stringhe possono essere scritte + usando tre ", e sono spesso usate + come commenti +""" + +#################################################### +## 1. Tipi di dati primitivi ed Operatori +#################################################### + +# Hai i numeri +3 # => 3 + +# La matematica è quello che vi aspettereste +1 + 1 # => 2 +8 - 1 # => 7 +10 * 2 # => 20 +35 / 5 # => 7 + +# La divisione è un po' complicata. E' una divisione fra interi in cui viene +# restituito in automatico il risultato intero. +5 / 2 # => 2 + +# Per le divisioni con la virgola abbiamo bisogno di parlare delle variabili floats. +2.0 # Questo è un float +11.0 / 4.0 # => 2.75 ahhh...molto meglio + +# Il risultato di una divisione fra interi troncati positivi e negativi +5 // 3 # => 1 +5.0 // 3.0 # => 1.0 # funziona anche per i floats +-5 // 3 # => -2 +-5.0 // 3.0 # => -2.0 + +# Operazione Modulo +7 % 3 # => 1 + +# Elevamento a potenza (x alla y-esima potenza) +2**4 # => 16 + +# Forzare le precedenze con le parentesi +(1 + 3) * 2 # => 8 + +# Operatori Booleani +# Nota "and" e "or" sono case-sensitive +True and False #=> False +False or True #=> True + +# Note sull'uso di operatori Bool con interi +0 and 2 #=> 0 +-5 or 0 #=> -5 +0 == False #=> True +2 == True #=> False +1 == True #=> True + +# nega con not +not True # => False +not False # => True + +# Uguaglianza è == +1 == 1 # => True +2 == 1 # => False + +# Disuguaglianza è != +1 != 1 # => False +2 != 1 # => True + +# Altri confronti +1 < 10 # => True +1 > 10 # => False +2 <= 2 # => True +2 >= 2 # => True + +# I confronti possono essere concatenati! +1 < 2 < 3 # => True +2 < 3 < 2 # => False + +# Le stringhe sono create con " o ' +"Questa è una stringa." +'Anche questa è una stringa.' + +# Anche le stringhe possono essere sommate! +"Ciao " + "mondo!" # => Ciao mondo!" +# Le stringhe possono essere sommate anche senza '+' +"Ciao " "mondo!" # => Ciao mondo!" + +# ... oppure moltiplicate +"Hello" * 3 # => "HelloHelloHello" + +# Una stringa può essere considerata come una lista di caratteri +"Questa è una stringa"[0] # => 'Q' + +# % può essere usato per formattare le stringhe, in questo modo: +"%s possono essere %s" % ("le stringhe", "interpolate") + +# Un nuovo modo per fomattare le stringhe è il metodo format. +# Questo metodo è quello consigliato +"{0} possono essere {1}".format("le stringhe", "formattate") +# Puoi usare delle parole chiave se non vuoi contare +"{nome} vuole mangiare {cibo}".format(nome="Bob", cibo="lasagna") + +# None è un oggetto +None # => None + +# Non usare il simbolo di uguaglianza "==" per comparare oggetti a None +# Usa "is" invece +"etc" is None # => False +None is None # => True + +# L'operatore 'is' testa l'identità di un oggetto. Questo non è +# molto utile quando non hai a che fare con valori primitivi, ma lo è +# quando hai a che fare con oggetti. + +# None, 0, e stringhe/liste vuote sono tutte considerate a False. +# Tutti gli altri valori sono True +bool(0) # => False +bool("") # => False + + +#################################################### +## 2. Variabili e Collections +#################################################### + +# Python ha una funzione di stampa +print "Sono Python. Piacere di conoscerti!" + +# Non c'è bisogno di dichiarare una variabile per assegnarle un valore +una_variabile = 5 # Convenzionalmente si usa caratteri_minuscoli_con_underscores +una_variabile # => 5 + +# Accedendo ad una variabile non precedentemente assegnata genera un'eccezione. +# Dai un'occhiata al Control Flow per imparare di più su come gestire le eccezioni. +un_altra_variabile # Genera un errore di nome + +# if può essere usato come un'espressione +"yahoo!" if 3 > 2 else 2 # => "yahoo!" + +# Liste immagazzinano sequenze +li = [] +# Puoi partire con una lista pre-riempita +altra_li = [4, 5, 6] + +# Aggiungi cose alla fine di una lista con append +li.append(1) # li ora è [1] +li.append(2) # li ora è [1, 2] +li.append(4) # li ora è [1, 2, 4] +li.append(3) # li ora è [1, 2, 4, 3] +# Rimuovi dalla fine della lista con pop +li.pop() # => 3 e li ora è [1, 2, 4] +# Rimettiamolo a posto +li.append(3) # li ora è [1, 2, 4, 3] di nuovo. + +# Accedi ad una lista come faresti con un array +li[0] # => 1 +# Assegna nuovo valore agli indici che sono già stati inizializzati con = +li[0] = 42 +li[0] # => 42 +li[0] = 1 # Nota: è resettato al valore iniziale +# Guarda l'ultimo elemento +li[-1] # => 3 + +# Guardare al di fuori dei limiti è un IndexError +li[4] # Genera IndexError + +# Puoi guardare gli intervalli con la sintassi slice (a fetta). +# (E' un intervallo chiuso/aperto per voi tipi matematici.) +li[1:3] # => [2, 4] +# Ometti l'inizio +li[2:] # => [4, 3] +# Ometti la fine +li[:3] # => [1, 2, 4] +# Seleziona ogni seconda voce +li[::2] # =>[1, 4] +# Copia al contrario della lista +li[::-1] # => [3, 4, 2, 1] +# Usa combinazioni per fare slices avanzate +# li[inizio:fine:passo] + +# Rimuovi arbitrariamente elementi da una lista con "del" +del li[2] # li è ora [1, 2, 3] +# Puoi sommare le liste +li + altra_li # => [1, 2, 3, 4, 5, 6] +# Nota: i valori per li ed altra_li non sono modificati. + +# Concatena liste con "extend()" +li.extend(altra_li) # Ora li è [1, 2, 3, 4, 5, 6] + +# Controlla l'esistenza di un valore in una lista con "in" +1 in li # => True + +# Esamina la lunghezza con "len()" +len(li) # => 6 + + +# Tuple sono come le liste ma immutabili. +tup = (1, 2, 3) +tup[0] # => 1 +tup[0] = 3 # Genera un TypeError + +# Puoi fare tutte queste cose da lista anche sulle tuple +len(tup) # => 3 +tup + (4, 5, 6) # => (1, 2, 3, 4, 5, 6) +tup[:2] # => (1, 2) +2 in tup # => True + +# Puoi scompattare le tuple (o liste) in variabili +a, b, c = (1, 2, 3) # a è ora 1, b è ora 2 and c è ora 3 +# Le tuple sono create di default se non usi le parentesi +d, e, f = 4, 5, 6 +# Guarda come è facile scambiare due valori +e, d = d, e # d è ora 5 ed e è ora 4 + + +# Dizionari immagazzinano mappature +empty_dict = {} +# Questo è un dizionario pre-riempito +filled_dict = {"uno": 1, "due": 2, "tre": 3} + +# Accedi ai valori con [] +filled_dict["uno"] # => 1 + +# Ottieni tutte le chiavi come una lista con "keys()" +filled_dict.keys() # => ["tre", "due", "uno"] +# Nota - Nei dizionari l'ordine delle chiavi non è garantito. +# Il tuo risultato potrebbe non essere uguale a questo. + +# Ottieni tutt i valori come una lista con "values()" +filled_dict.values() # => [3, 2, 1] +# Nota - Come sopra riguardo l'ordinamento delle chiavi. + +# Controlla l'esistenza delle chiavi in un dizionario con "in" +"uno" in filled_dict # => True +1 in filled_dict # => False + +# Cercando una chiave non esistente è un KeyError +filled_dict["quattro"] # KeyError + +# Usa il metodo "get()" per evitare KeyError +filled_dict.get("uno") # => 1 +filled_dict.get("quattro") # => None +# Il metodo get supporta un argomento di default quando il valore è mancante +filled_dict.get("uno", 4) # => 1 +filled_dict.get("quattro", 4) # => 4 +# nota che filled_dict.get("quattro") è ancora => None +# (get non imposta il valore nel dizionario) + +# imposta il valore di una chiave con una sintassi simile alle liste +filled_dict["quattro"] = 4 # ora, filled_dict["quattro"] => 4 + +# "setdefault()" aggiunge al dizionario solo se la chiave data non è presente +filled_dict.setdefault("five", 5) # filled_dict["five"] è impostato a 5 +filled_dict.setdefault("five", 6) # filled_dict["five"] è ancora 5 + + +# Sets immagazzina ... sets (che sono come le liste, ma non possono contenere doppioni) +empty_set = set() +# Inizializza un "set()" con un po' di valori +some_set = set([1, 2, 2, 3, 4]) # some_set è ora set([1, 2, 3, 4]) + +# l'ordine non è garantito, anche se a volta può sembrare ordinato +another_set = set([4, 3, 2, 2, 1]) # another_set è ora set([1, 2, 3, 4]) + +# Da Python 2.7, {} può essere usato per dichiarare un set +filled_set = {1, 2, 2, 3, 4} # => {1, 2, 3, 4} + +# Aggiungere elementi ad un set +filled_set.add(5) # filled_set è ora {1, 2, 3, 4, 5} + +# Fai intersezioni su un set con & +other_set = {3, 4, 5, 6} +filled_set & other_set # => {3, 4, 5} + +# Fai unioni su set con | +filled_set | other_set # => {1, 2, 3, 4, 5, 6} + +# Fai differenze su set con - +{1, 2, 3, 4} - {2, 3, 5} # => {1, 4} + +# Controlla l'esistenza in un set con in +2 in filled_set # => True +10 in filled_set # => False + + +#################################################### +## 3. Control Flow +#################################################### + +# Dichiariamo una variabile +some_var = 5 + +# Questo è un controllo if. L'indentazione è molto importante in python! +# stampa "some_var è più piccola di 10" +if some_var > 10: + print "some_var è decisamente più grande di 10." +elif some_var < 10: # Questa clausola elif è opzionale. + print "some_var è più piccola di 10." +else: # Anche questo è opzionale. + print "some_var è precisamente 10." + + +""" +I cicli for iterano sulle liste +stampa: + cane è un mammifero + gatto è un mammifero + topo è un mammifero +""" +for animale in ["cane", "gatto", "topo"]: + # Puoi usare {0} per interpolare le stringhe formattate. (Vedi di seguito.) + print "{0} è un mammifero".format(animale) + +""" +"range(numero)" restituisce una lista di numeri +da zero al numero dato +stampa: + 0 + 1 + 2 + 3 +""" +for i in range(4): + print i + +""" +"range(lower, upper)" restituisce una lista di numeri +dal più piccolo (lower) al più grande (upper) +stampa: + 4 + 5 + 6 + 7 +""" +for i in range(4, 8): + print i + +""" +I cicli while vengono eseguiti finchè una condizione viene a mancare +stampa: + 0 + 1 + 2 + 3 +""" +x = 0 +while x < 4: + print x + x += 1 # Forma compatta per x = x + 1 + +# Gestisci le eccezioni con un blocco try/except + +# Funziona da Python 2.6 in su: +try: + # Usa "raise" per generare un errore + raise IndexError("Questo è un errore di indice") +except IndexError as e: + pass # Pass è solo una non-operazione. Solitamente vorrai fare un recupero. +except (TypeError, NameError): + pass # Eccezioni multiple possono essere gestite tutte insieme, se necessario. +else: # Clausola opzionale al blocco try/except. Deve seguire tutti i blocchi except + print "Tutto ok!" # Viene eseguita solo se il codice dentro try non genera eccezioni +finally: # Eseguito sempre + print "Possiamo liberare risorse qui" + +# Invece di try/finally per liberare risorse puoi usare il metodo with +with open("myfile.txt") as f: + for line in f: + print line + +#################################################### +## 4. Funzioni +#################################################### + +# Usa "def" per creare nuove funzioni +def aggiungi(x, y): + print "x è {0} e y è {1}".format(x, y) + return x + y # Restituisce valori con il metodo return + +# Chiamare funzioni con parametri +aggiungi(5, 6) # => stampa "x è 5 e y è 6" e restituisce 11 + +# Un altro modo per chiamare funzioni è con parole chiave come argomenti +aggiungi(y=6, x=5) # Le parole chiave come argomenti possono arrivare in ogni ordine. + + +# Puoi definire funzioni che accettano un numero variabile di argomenti posizionali +# che verranno interpretati come tuple se non usi il * +def varargs(*args): + return args + +varargs(1, 2, 3) # => (1, 2, 3) + + +# Puoi definire funzioni che accettano un numero variabile di parole chiave +# come argomento, che saranno interpretati come un dizionario se non usi ** +def keyword_args(**kwargs): + return kwargs + +# Chiamiamola per vedere cosa succede +keyword_args(big="foot", loch="ness") # => {"big": "foot", "loch": "ness"} + + +# Puoi farle entrambi in una volta, se ti va +def all_the_args(*args, **kwargs): + print args + print kwargs +""" +all_the_args(1, 2, a=3, b=4) stampa: + (1, 2) + {"a": 3, "b": 4} +""" + +# Quando chiami funzioni, puoi fare l'opposto di args/kwargs! +# Usa * per sviluppare gli argomenti posizionale ed usa ** per espandere gli argomenti parola chiave +args = (1, 2, 3, 4) +kwargs = {"a": 3, "b": 4} +all_the_args(*args) # equivalente a foo(1, 2, 3, 4) +all_the_args(**kwargs) # equivalente a foo(a=3, b=4) +all_the_args(*args, **kwargs) # equivalente a foo(1, 2, 3, 4, a=3, b=4) + +# puoi passare args e kwargs insieme alle altre funzioni che accettano args/kwargs +# sviluppandoli, rispettivamente, con * e ** +def pass_all_the_args(*args, **kwargs): + all_the_args(*args, **kwargs) + print varargs(*args) + print keyword_args(**kwargs) + +# Funzioni Scope +x = 5 + +def setX(num): + # La variabile locale x non è uguale alla variabile globale x + x = num # => 43 + print x # => 43 + +def setGlobalX(num): + global x + print x # => 5 + x = num # la variabile globable x è ora 6 + print x # => 6 + +setX(43) +setGlobalX(6) + +# Python ha funzioni di prima classe +def create_adder(x): + def adder(y): + return x + y + return adder + +add_10 = create_adder(10) +add_10(3) # => 13 + +# Ci sono anche funzioni anonime +(lambda x: x > 2)(3) # => True + +# Esse sono incluse in funzioni di alto livello +map(add_10, [1, 2, 3]) # => [11, 12, 13] +filter(lambda x: x > 5, [3, 4, 5, 6, 7]) # => [6, 7] + +# Possiamo usare la comprensione delle liste per mappe e filtri +[add_10(i) for i in [1, 2, 3]] # => [11, 12, 13] +[x for x in [3, 4, 5, 6, 7] if x > 5] # => [6, 7] + + +#################################################### +## 5. Classi +#################################################### + +# Usiamo una sottoclasse da un oggetto per avere una classe. +class Human(object): + + # Un attributo della classe. E' condiviso da tutte le istanze delle classe + species = "H. sapiens" + + # Costruttore base, richiamato quando la classe viene inizializzata. + # Si noti che il doppio leading e gli underscore finali denotano oggetti + # o attributi che sono usati da python ma che vivono nello spazio dei nome controllato + # dall'utente. Non dovresti usare nomi di questo genere. + def __init__(self, name): + # Assegna l'argomento all'attributo name dell'istanza + self.name = name + + # Un metodo dell'istanza. Tutti i metodi prendo "self" come primo argomento + def say(self, msg): + return "{0}: {1}".format(self.name, msg) + + # Un metodo della classe è condiviso fra tutte le istanze + # Sono chiamate con la classe chiamante come primo argomento + @classmethod + def get_species(cls): + return cls.species + + # Un metodo statico è chiamato senza una classe od una istanza di riferimento + @staticmethod + def grunt(): + return "*grunt*" + + +# Instanziare una classe +i = Human(name="Ian") +print i.say("hi") # stampa "Ian: hi" + +j = Human("Joel") +print j.say("hello") # stampa "Joel: hello" + +# Chiamare metodi della classe +i.get_species() # => "H. sapiens" + +# Cambiare l'attributo condiviso +Human.species = "H. neanderthalensis" +i.get_species() # => "H. neanderthalensis" +j.get_species() # => "H. neanderthalensis" + +# Chiamare il metodo condiviso +Human.grunt() # => "*grunt*" + + +#################################################### +## 6. Moduli +#################################################### + +# Puoi importare moduli +import math +print math.sqrt(16) # => 4 + +# Puoi ottenere specifiche funzione da un modulo +from math import ceil, floor +print ceil(3.7) # => 4.0 +print floor(3.7) # => 3.0 + +# Puoi importare tutte le funzioni da un modulo +# Attenzione: questo non è raccomandato +from math import * + +# Puoi abbreviare i nomi dei moduli +import math as m +math.sqrt(16) == m.sqrt(16) # => True +# puoi anche verificare che le funzioni sono equivalenti +from math import sqrt +math.sqrt == m.sqrt == sqrt # => True + +# I moduli di Python sono normali file python. Ne puoi +# scrivere di tuoi ed importarli. Il nome del modulo +# è lo stesso del nome del file. + +# Potete scoprire quali funzioni e attributi +# definiscono un modulo +import math +dir(math) + + +#################################################### +## 7. Avanzate +#################################################### + +# I generatori ti aiutano a fare codice pigro +def double_numbers(iterable): + for i in iterable: + yield i + i + +# Un generatore crea valori al volo. +# Invece di generare e ritornare tutti i valori in una volta ne crea uno in ciascuna +# iterazione. Ciò significa che i valori più grandi di 15 non saranno considerati in +# double_numbers. +# Nota xrange è un generatore che fa la stessa cosa di range. +# Creare una lista 1-900000000 occuperebbe molto tempo e spazio. +# xrange crea un oggetto generatore xrange invece di creare l'intera lista +# come fa range. +# Usiamo un underscore finale nel nome delle variabile quando vogliamo usare un nome +# che normalmente colliderebbe con una parola chiave di python +xrange_ = xrange(1, 900000000) + +# raddoppierà tutti i numeri fino a che result >=30 non sarà trovato +for i in double_numbers(xrange_): + print i + if i >= 30: + break + + +# Decoratori +# in questo esempio beg include say +# Beg chiamerà say. Se say_please è True allora cambierà il messaggio +# ritornato +from functools import wraps + + +def beg(target_function): + @wraps(target_function) + def wrapper(*args, **kwargs): + msg, say_please = target_function(*args, **kwargs) + if say_please: + return "{} {}".format(msg, "Per favore! Sono povero :(") + return msg + + return wrapper + + +@beg +def say(say_please=False): + msg = "Puoi comprarmi una birra?" + return msg, say_please + + +print say() # Puoi comprarmi una birra? +print say(say_please=True) # Puoi comprarmi una birra? Per favore! Sono povero :( +``` + +## Pronto per qualcosa di più? + +### Gratis Online + +* [Automate the Boring Stuff with Python](https://automatetheboringstuff.com) +* [Learn Python The Hard Way](http://learnpythonthehardway.org/book/) +* [Dive Into Python](http://www.diveintopython.net/) +* [The Official Docs](http://docs.python.org/2.6/) +* [Hitchhiker's Guide to Python](http://docs.python-guide.org/en/latest/) +* [Python Module of the Week](http://pymotw.com/2/) +* [A Crash Course in Python for Scientists](http://nbviewer.ipython.org/5920182) +* [First Steps With Python](https://realpython.com/learn/python-first-steps/) + +### Libri cartacei + +* [Programming Python](http://www.amazon.com/gp/product/0596158106/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&camp=1789&creative=9325&creativeASIN=0596158106&linkCode=as2&tag=homebits04-20) +* [Dive Into Python](http://www.amazon.com/gp/product/1441413022/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=1789&creative=9325&creativeASIN=1441413022&linkCode=as2&tag=homebits04-20) +* [Python Essential Reference](http://www.amazon.com/gp/product/0672329786/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=1789&creative=9325&creativeASIN=0672329786&linkCode=as2&tag=homebits04-20) |