--- category: tool tool: bash contributors: - ["Max Yankov", "https://github.com/golergka"] - ["Darren Lin", "https://github.com/CogBear"] - ["Alexandre Medeiros", "http://alemedeiros.sdf.org"] - ["Denis Arh", "https://github.com/darh"] - ["akirahirose", "https://twitter.com/akirahirose"] - ["Anton Strömkvist", "http://lutic.org/"] - ["Rahil Momin", "https://github.com/iamrahil"] - ["Gregrory Kielian", "https://github.com/gskielian"] - ["Etan Reisner", "https://github.com/deryni"] - ["Jonathan Wang", "https://github.com/Jonathansw"] - ["Leo Rudberg", "https://github.com/LOZORD"] - ["Betsy Lorton", "https://github.com/schbetsy"] - ["John Detter", "https://github.com/jdetter"] filename: LearnBash-it.sh translators: - ["Robert Margelli", "http://github.com/sinkswim/"] - ["Tommaso Pifferi", "http://github.com/neslinesli93/"] lang: it-it --- Bash è il nome della shell di unix, la quale è stata distribuita anche come shell del sistema oprativo GNU e la shell di default su Linux e Mac OS X. Quasi tutti gli esempi sottostanti possono fare parte di uno shell script o eseguiti direttamente nella shell. [Per saperne di più.](http://www.gnu.org/software/bash/manual/bashref.html) ```bash #!/bin/bash # La prima riga dello script è lo shebang il quale dice al sistema come eseguire # lo script: http://it.wikipedia.org/wiki/Shabang # Come avrai già immaginato, i commenti iniziano con #. Lo shebang stesso è un commento. # Semplice esempio ciao mondo: echo Ciao mondo! # Ogni comando inizia su una nuova riga, o dopo un punto e virgola: echo 'Questa è la prima riga'; echo 'Questa è la seconda riga' # Per dichiarare una variabile: Variabile="Una stringa" # Ma non così: Variabile = "Una stringa" # Bash stabilirà che Variabile è un comando da eseguire e darà un errore # perchè non esiste. # Usare la variabile: echo $Variabile echo "$Variabile" echo '$Variabile' # Quando usi la variabile stessa - assegnala, esportala, oppure — scrivi # il suo nome senza $. Se vuoi usare il valore della variabile, devi usare $. # Nota che ' (singolo apice) non espande le variabili! # Espansione dei parametri ${ }: echo ${Variabile} # Questo è un esempio semplice dell'espansione dei parametri. # L'espansione dei parametri prende il valore di una variabile, ed appunto lo "espande" o lo stampa. # Durante l'espansione il valore o il parametro passato possono essere modificati. # Sotto ci sono altri esempi che analizzano l'uso dell'espansione dei parametri. # Sostituzione di stringhe nelle variabili echo ${Variabile/Una/La} # Questo sostituirà la prima occorrenza di "Una" con "La" # Sottostringa di una variabile Lunghezza=7 echo ${Variabile:0:Lunghezza} # Questo ritornerà solamente i primi 7 caratteri # Valore di default per la variabile echo ${Foo:-"ValoreDiDefaultSeFooMancaOppureÈVuoto"} # Questo funziona per null (Foo=), stringa vuota (Foo=""), zero (Foo=0) ritorna 0 # Nota: viene ritornato il valore di default, il contenuto della variabile pero' non cambia. # Espansione delle graffe { } # Viene usata per generare stringe in modo arbitrario echo {1..10} echo {a..z} # Con questi comandi viene stampato l'intervallo dal valore iniziale al valore finale (i numeri da 1 a 10, le lettere dell'alfabeto) # Variabili builtin: # Ci sono delle variabili builtin molto utili, come echo "Valore di ritorno dell'ultimo programma eseguito: $?" echo "PID dello script: $$" echo "Numero di argomenti: $#" echo "Argomenti dello script: $@" echo "Argomenti dello script separati in variabili distinte: $1 $2..." # Adesso che sappiamo come stampare a schermo, e come usare le variabili, possiamo andare avanti con le basi di bash! # Per conoscere la directory su cui siamo posizionati, è sufficiente usare `pwd`. # `pwd` è l'acronimo di "print working directory", ovvero "stampa la directory corrente". # Possiamo anche usare la variabile builtin `$PWD`. # Prova questi due esempi, e vedi che il risultato è lo stesso: echo "Sono dentro $(pwd)" # esegue `pwd` ed interpola l'output echo "Sono dentro $PWD" # interpola direttamente la variabile builtin # Se c'è troppo testo nel terminale, ottenuto scrivendo comandi oppure eseguendo uno script, il comando `clear` pulisce lo schermo clear # Puoi utilizzare anche Ctrl-L al posto di clear # Leggere un valore di input: echo "Come ti chiami?" read Nome # Nota che non abbiamo dovuto dichiarare una nuova variabile echo Ciao, $Nome! # Classica struttura if: # usa 'man test' per maggiori informazioni sulle condizionali if [ $Nome -ne $USER ] then echo "Il tuo nome non è lo username" else echo "Il tuo nome è lo username" fi # Nota: se $Name è vuoto, la condizione precedente viene interpretata come: if [ -ne $USER ] # che genera un errore di sintassi. Quindi il metodo sicuro per usare # variabili che possono contenere stringhe vuote è il seguente: if [ "$Name" -ne $USER ] ... # che viene interpretato come: if [ "" -ne $USER ] ... # e dunque funziona correttamente. # C'è anche l'esecuzione condizionale echo "Sempre eseguito" || echo "Eseguito solo se la prima condizione fallisce" echo "Sempre eseguito" && echo "Eseguito solo se la prima condizione NON fallisce" # Per usare && e || con l'if, c'è bisogno di piu' paia di parentesi quadre: if [ "$Nome" == "Steve" ] && [ "$Eta" -eq 15 ] then echo "Questo verrà eseguito se $Nome è Steve E $Eta è 15." fi if [ "$Nome" == "Daniya" ] || [ "$Nome" == "Zach" ] then echo "Questo verrà eseguito se $Nome è Daniya O Zach." fi # C'è anche l'operatore `=~`, che serve per confrontare una stringa con un'espressione regolare: Email=me@example.com if [[ "$Email" =~ [a-z]+@[a-z]{2,}\.(com|net|org) ]] then echo "Email valida!" fi # L'operatore =~ funziona solo dentro alle doppie parentesi quadre [[ ]], # che hanno un comportamento leggermente diverso rispetto alle singole [ ]. # Se vuoi approfondire, visita questo link (in inglese): # http://www.gnu.org/software/bash/manual/bashref.html#Conditional-Constructs # Usando `alias`, puoi definire nuovi comandi o modificare quelli già esistenti. # Ad esempio, così puoi ridefinire il comando ping per inviare solo 5 pacchetti alias ping='ping -c 5' # "Scavalca" l'alias e usa il comando vero, utilizzando il backslash \ping 192.168.1.1 # Stampa la lista di tutti gli alias alias -p # Le espressioni sono nel seguente formato: echo $(( 10 + 5 )) # A differenza di altri linguaggi di programmazione, bash è una shell - quindi lavora nel contesto # della cartella corrente. Puoi elencare i file e le cartelle nella cartella # corrente con il comando ls: ls # Questi comandi hanno opzioni che controllano la loro esecuzione: ls -l # Elenca tutti i file e le cartelle su una riga separata ls -t # Ordina i contenuti della cartella in base all'ultima data di modifica (ordine decrescente) ls -R # Esegue `ls` in modo ricorsivo all'interno di questa cartella e tutte le sottocartelle # I risultati del comando precedente possono essere passati al comando successivo come input. # Il comando grep filtra l'input con il pattern passato. Ecco come possiamo elencare i # file .txt nella cartella corrente: ls -l | grep "\.txt" # Usa `cat` per stampare il contenuto dei file a schermo: cat file.txt # Possiamo leggere il contenuto di un file e memorizzarlo in una variabile, sempre usando `cat`: Contenuti=$(cat file.txt) echo "INIZIO DEL FILE\n$Contenuti\nFINE DEL FILE" # Usa `cp` per copiare file o cartelle da un punto all'altro del sistema. # `cp` crea NUOVE versioni dei file, quindi le modifiche della copia non hanno effetto sull'originale, e viceversa. # Nota che il file (o la cartella) di destinazione vengono sovrascritte se già esistono! cp fileSorgente.txt copia.txt cp -r cartellaSorgente/ destinazione/ # copia ricorsiva # Se hai bisogno di trasferire file tra computer, puoi usare `scp` o `sftp`. # `scp` ha una sintassi simile a `cp`. # `sftp` invece è più interattivo. # Usa `mv` per spostare file o cartella da un punto all'altro del sistema. # `mv` è simile a `cp`, ma cancella il file(o la cartella) sorgente. # `mv` è molto utile anche per rinominare i file! mv s0rg3nt3.txt dst.txt # mi spiace anonymous... # Dal momento che bash lavora nel contesto della cartella corrente, potresti voler eseguire il comando dentro a qualche altra cartella. Per fare questo si usa `cd`: cd ~ # va nella cartella Home cd .. # va nella cartella "padre" # (ad esempio da /home/user/Download a /home/user) cd /home/user/Documenti # entra nella cartella specificata cd ~/Documenti/.. # siamo sempre nella cartella home... vero? # Usa le subshell per lavorare in cartelle diverse contemporaneamente (echo "All'inizio sono qua: $PWD") && (cd cartella; echo "Adesso invece sono qua: $PWD") pwd # siamo sempre nella prima cartella # Usa `mkdir` per creare nuove cartelle mkdir nuovaCartella # Il flag `-p` indica la creazione delle cartelle intermedie, se non esistono. mkdir nuovaCartella/con/tante/cartelle/intermedie # Puoi redirezionare l'input e l'output del comando (stdin, stdout, e stderr). # Leggi da stdin finchè ^EOF$ e sovrascrivi hello.py con le righe # comprese tra "EOF": cat > hello.py << EOF #!/usr/bin/env python from __future__ import print_function import sys print("#stdout", file=sys.stdout) print("#stderr", file=sys.stderr) for line in sys.stdin: print(line, file=sys.stdout) EOF # Esegui hello.py con diverse redirezioni stdin, stdout, e stderr: python hello.py < "input.in" python hello.py > "output.out" python hello.py 2> "error.err" python hello.py > "output-and-error.log" 2>&1 python hello.py > /dev/null 2>&1 # Lo output error sovrascriverà il file se esiste, # se invece vuoi appendere usa ">>": python hello.py >> "output.out" 2>> "error.err" # Sovrascrivi output.out, appendi a error.err, e conta le righe: info bash 'Basic Shell Features' 'Redirections' > output.out 2>> error.err wc -l output.out error.err # Esegui un comando e stampa il suo file descriptor (esempio: /dev/fd/123) # vedi: man fd echo <(echo "#ciaomondo") # Sovrascrivi output.out con "#helloworld": cat > output.out <(echo "#helloworld") echo "#helloworld" > output.out echo "#helloworld" | cat > output.out echo "#helloworld" | tee output.out >/dev/null # Pulisci i file temporanei verbosamente (aggiungi '-i' per la modalità interattiva) # Attenzione: il comando `rm` non può essere annullato! rm -v output.out error.err output-and-error.log rm -r cartellaTemporanea/ # cancella ricorsivamente # I comandi possono essere sostituiti con altri comandi usando $( ): # Il comando seguente mostra il numero di file e cartelle nella # cartella corrente. echo "Ci sono $(ls | wc -l) oggetti qui." # Lo stesso puo' essere usato usando backticks `` ma non possono essere innestati - il modo migliore # è usando $( ). echo "Ci sono `ls | wc -l` oggetti qui." # Bash utilizza uno statemente case che funziona in maniera simile allo switch in Java e C++: case "$Variabile" in #Lista di pattern per le condizioni che vuoi soddisfare 0) echo "C'è uno zero.";; 1) echo "C'è un uno.";; *) echo "Non è null.";; esac # I cicli for iterano per ogni argomento fornito: # I contenuti di $Variabile sono stampati tre volte. for Variabile in {1..3} do echo "$Variabile" done # O scrivilo con il "ciclo for tradizionale": for ((a=1; a <= 3; a++)) do echo $a done # Possono essere usati anche per agire su file.. # Questo eseguirà il comando 'cat' su file1 e file2 for Variabile in file1 file2 do cat "$Variabile" done # ..o dall'output di un comando # Questo eseguirà cat sull'output di ls. for Output in $(ls) do cat "$Output" done # while loop: while [ true ] do echo "corpo del loop..." break done # Puoi anche definire funzioni # Definizione: function foo () { echo "Gli argomenti funzionano come gli argomenti dello script: $@" echo "E: $1 $2..." echo "Questa è una funzione" return 0 } # o semplicemente bar () { echo "Un altro modo per dichiarare funzioni!" return 0 } # Per chiamare la funzione foo "Il mio nome è" $Nome # Ci sono un sacco di comandi utili che dovresti imparare: # stampa le ultime 10 righe di file.txt tail -n 10 file.txt # stampa le prime 10 righe di file.txt head -n 10 file.txt # ordina le righe di file.txt sort file.txt # riporta o ometti le righe ripetute, con -d le riporta uniq -d file.txt # stampa solamente la prima colonna prima del carattere ',' cut -d ',' -f 1 file.txt # sostituisce ogni occorrenza di 'okay' con 'great' in file.txt (compatible con le regex) sed -i 's/okay/great/g' file.txt # stampa su stdout tutte le righe di file.txt che soddisfano una certa regex # L'esempio stampa le righe che iniziano con "foo" e che finiscono con "bar" grep "^foo.*bar$" file.txt # passa l'opzione "-c" per stampare invece il numero delle righe che soddisfano la regex grep -c "^foo.*bar$" file.txt # Altre opzioni utili possono essere: grep -r "^foo.*bar$" someDir/ # esegue `grep` ricorsivamente nella cartella grep -n "^foo.*bar$" file.txt # stampa il numero delle righe del file grep -rI "^foo.*bar$" someDir/ # esegue `grep` ricorsivamente nella cartella, ignorando i file non testuali # Esegue la stessa ricerca iniziale, ma filtrando solo le righe che contengono la stringa "baz" grep "^foo.*bar$" file.txt | grep -v "baz" # se vuoi letteralmente cercare la stringa, # e non la regex, usa fgrep (o grep -F) fgrep "foobar" file.txt # Il comando trap permette di eseguire un comando quando un segnale viene ricevuto dal tuo script. # In questo esempio, trap eseguirà rm se uno dei tre segnali (SIGHUP, SIGINT o SIGTERM) viene ricevuto. trap "rm $TEMP_FILE; exit" SIGHUP SIGINT SIGTERM # `sudo` viene usato per eseguire comandi come superuser, ovvero come utente che ha maggiori privilegi all'interno del sistema $NOME1=$(whoami) $NOME2=$(sudo whoami) echo "Ero $NOME1, poi sono diventato più potente: $NOME2" # Leggi la documentazione dei builtin di bash con il builtin 'help' di bash: help help help help for help return help source help . # Leggi la manpage di bash con man apropos bash man 1 bash man bash # Leggi la documentazione con info (? per help) apropos info | grep '^info.*(' man info info info info 5 info # Leggi la documentazione di bash: info bash info bash 'Bash Features' info bash 6 info --apropos bash ```