summaryrefslogtreecommitdiffhomepage
path: root/it-it/go-it.html.markdown
blob: 797f6b0bf28f3af51bf5949b7e055243c382b4a1 (plain)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
101
102
103
104
105
106
107
108
109
110
111
112
113
114
115
116
117
118
119
120
121
122
123
124
125
126
127
128
129
130
131
132
133
134
135
136
137
138
139
140
141
142
143
144
145
146
147
148
149
150
151
152
153
154
155
156
157
158
159
160
161
162
163
164
165
166
167
168
169
170
171
172
173
174
175
176
177
178
179
180
181
182
183
184
185
186
187
188
189
190
191
192
193
194
195
196
197
198
199
200
201
202
203
204
205
206
207
208
209
210
211
212
213
214
215
216
217
218
219
220
221
222
223
224
225
226
227
228
229
230
231
232
233
234
235
236
237
238
239
240
241
242
243
244
245
246
247
248
249
250
251
252
253
254
255
256
257
258
259
260
261
262
263
264
265
266
267
268
269
270
271
272
273
274
275
276
277
278
279
280
281
282
283
284
285
286
287
288
289
290
291
292
293
294
295
296
297
298
299
300
301
302
303
304
305
306
307
308
309
310
311
312
313
314
315
316
317
318
319
320
321
322
323
324
325
326
327
328
329
330
331
332
333
334
335
336
337
338
339
340
341
342
343
344
345
346
347
348
349
350
351
352
353
354
355
356
357
358
359
360
361
362
363
364
365
366
367
368
369
370
371
372
373
374
375
376
377
378
379
380
381
382
383
384
385
386
387
388
389
390
391
392
393
394
395
396
397
398
399
400
401
402
403
404
405
406
407
408
409
410
411
412
413
414
415
416
417
418
419
420
421
422
423
424
425
426
427
428
429
430
431
432
433
434
435
436
437
438
439
440
441
442
443
444
445
446
447
448
449
450
451
452
453
454
---
name: Go
language: Go
filename: learngo-it.go
contributors:
    - ["Sonia Keys", "https://github.com/soniakeys"]
    - ["Christopher Bess", "https://github.com/cbess"]
    - ["Jesse Johnson", "https://github.com/holocronweaver"]
    - ["Quint Guvernator", "https://github.com/qguv"]
    - ["Jose Donizetti", "https://github.com/josedonizetti"]
    - ["Alexej Friesen", "https://github.com/heyalexej"]
    - ["Clayton Walker", "https://github.com/cwalk"]
translators:
    - ["Tommaso Pifferi","http://github.com/neslinesli93"]
lang: it-it
---

Go è stato creato per avere tra le mani uno strumento in grado di arrivare
al punto, nel modo più veloce ed efficiente possibile. Non è all'ultima
moda tra i linguaggi di programmazione, ma è una delle migliori soluzioni
per risolvere in maniera efficace i problemi di tutti i giorni.

Go presenta alcuni concetti già presenti nei linguaggi imperativi con
tipizzazione statica. Compila velocemente ed esegue altrettanto veloce.
Aggiunge la concorrenza in maniera diretta e semplice da capire, per far
forza sulle CPU multi-core di oggigiorno. Presenta caratteristiche utili
per la programmazione in larga scala.

Go include un'ottima libreria standard e ha una community entusiasta.

```go
// Commento su riga singola
/* Commento
 su riga multipla */

// In cima ad ogni file è necessario specificare il package.
// Main è un package speciale che identifica un eseguibile anziché una libreria.
package main

// Con import sono dichiarate tutte le librerie a cui si fa riferimento 
// all'interno del file.
import (
	"fmt"       // Un package nella libreria standard di Go.
	"io/ioutil" // Implementa alcune funzioni di utility per l'I/O.
	m "math"    // Libreria matematica, con alias locale m
	"net/http"  // Sì, un web server!
	"strconv"   // Package per la conversione di stringhe.
)

// Una definizione di funzione. Il main è speciale: è il punto di ingresso
// per il programma. Amalo o odialo, ma Go usa le parentesi graffe.
func main() {
    // Println stampa una riga a schermo.
    // Questa funzione è all'interno del package fmt.
	fmt.Println("Ciao mondo!")

    // Chiama un'altra funzione all'interno di questo package.
	oltreIlCiaoMondo()
}

// Le funzioni ricevono i parametri all'interno di parentesi tonde.
// Se la funzione non riceve parametri, vanno comunque messe le parentesi (vuote).
func oltreIlCiaoMondo() {
	var x int // Dichiarazione di una variabile. Ricordati di dichiarare sempre le variabili prima di usarle!
	x = 3     // Assegnazione di una variabile.
    // E' possibile la dichiarazione "rapida" := per inferire il tipo, dichiarare e assegnare contemporaneamente.
	y := 4
    // Una funzione che restituisce due valori.
	somma, prod := imparaMoltepliciValoriRestituiti(x, y)
	fmt.Println("somma:", somma, "prodotto:", prod)    // Semplice output.
	imparaTipi()                                       // < y minuti, devi imparare ancora!
}

/* <- commento su righe multiple
Le funzioni possono avere parametri e restituire (molteplici!) valori.
In questo esempio, x e y sono gli argomenti, mentre somma e prod sono i valori restituiti.
Da notare il fatto che x e somma vengono dichiarati come interi.
*/
func imparaMoltepliciValoriRestituiti(x, y int) (somma, prod int) {
	return x + y, x * y // Restituisce due valori.
}

// Ecco alcuni tipi presenti in Go
func imparaTipi() {
    // La dichiarazione rapida di solito fa il suo lavoro.
	str := "Impara il Go!" // Tipo stringa.

	s2 := `Una stringa letterale
può includere andata a capo.` // Sempre di tipo stringa.

    // Stringa letterale non ASCII. I sorgenti Go sono in UTF-8.
	g := 'Σ' // Il tipo runa, alias per int32, è costituito da un code point unicode.

	f := 3.14195 // float64, un numero in virgola mobile a 64-bit (IEEE-754)

	c := 3 + 4i  // complex128, rappresentato internamente con due float64.

    // Inizializzare le variabili con var.
	var u uint = 7 // Senza segno, ma la dimensione dipende dall'implementazione (come l'int)
	var pi float32 = 22. / 7 

    // Sintassi per la conversione.
	n := byte('\n') // Il tipo byte è un alias per uint8.

    // I vettori hanno dimensione fissa, stabilita durante la compilazione.
	var a4 [4]int           // Un vettore di 4 interi, tutti inizializzati a 0.
	a3 := [...]int{3, 1, 5} // Un vettore inizializzato con una dimensione fissa pari a 3, i cui elementi sono 3, 1 e 5.

    // Gli slice hanno dimensione variabile. Vettori e slice hanno pro e contro,
    // ma generalmente si tende a usare più spesso gli slice.
	s3 := []int{4, 5, 9}    // La differenza con a3 è che qua non ci sono i 3 punti all'interno delle parentesi quadre.
	s4 := make([]int, 4)    // Alloca uno slice di 4 interi, tutti inizializzati a 0.
	var d2 [][]float64      // Semplice dichiarazione, non vengono fatte allocazioni.
	bs := []byte("uno slice") // Sintassi per la conversione.

    // Poiché gli slice sono dinamici, è possibile aggiungere elementi
    // quando è necessario. Per farlo, si usa la funzione append(). Il primo
    // argomento è lo slice a cui stiamo aggiungendo elementi. Di solito
    // lo slice viene aggiornato, senza fare una copia, come nell'esempio:
	s := []int{1, 2, 3}		// Il risultato è uno slice di dimensione 3.
	s = append(s, 4, 5, 6)	// Aggiunge 3 elementi: lo slice ha dimensione 6.
	fmt.Println(s) // Lo slice aggiornato è [1 2 3 4 5 6]
    // Per aggiungere un altro slice, invece che elencare gli elementi uno ad
    // uno, è possibile passare alla funzione append un riferimento ad uno
    // slice, oppure uno slice letterale: in questo caso si usano i tre punti,
    // dopo lo slice, a significare "prendi ciascun elemento dello slice":
	s = append(s, []int{7, 8, 9}...) // Il secondo argomento è uno slice letterale.
	fmt.Println(s)	// Lo slice aggiornato è [1 2 3 4 5 6 7 8 9]

	p, q := imparaLaMemoria() // Dichiara due puntatori a intero: p e q.
	fmt.Println(*p, *q)   // * dereferenzia un puntatore. Questo stampa due interi.

    // Una variabile di tipo map è un vettore associativo di dimensione variabile,
    // e funzionano come le tabelle di hash o i dizionari in altri linguaggi.
	m := map[string]int{"tre": 3, "quattro": 4}
	m["uno"] = 1

    // Le variabili dichiarate e non usate sono un errore in Go.
    // L'underscore permette di "usare" una variabile, scartandone il valore.
	_, _, _, _, _, _, _, _, _, _ = str, s2, g, f, u, pi, n, a3, s4, bs
	// Stampare a schermo ovviamente significa usare una variabile.
	fmt.Println(s, c, a4, s3, d2, m)

	imparaControlloDiFlusso() // Torniamo in carreggiata.
}

// In Go è possibile associare dei nomi ai valori restituiti da una funzione.
// Assegnare un nome al tipo di dato restituito permette di fare return in vari
// punti all'interno del corpo della funzione, ma anche di usare return senza
// specificare in modo esplicito che cosa restituire.
func imparaValoriRestituitiConNome(x, y int) (z int) {
	z = x * y
	return // z è implicito, perchè compare nella definizione di funzione.
}

// Go è dotato di garbage collection. Ha i puntatori, ma non l'aritmetica dei
// puntatori. Puoi commettere errori a causa di puntatori nulli, ma non puoi
// incrementare un puntatore direttamente.
func imparaLaMemoria() (p, q *int) {
    // I valori restituiti (con nome) p e q sono puntatori a int.
	p = new(int) // La funzione new si occupa di allocare memoria.
    // L'int allocato viene inizializzato a 0, dunque p non è più nil.
	s := make([]int, 20) // Alloca 20 int come un singolo blocco di memoria.
	s[3] = 7             // Ne assegna uno.
	r := -2              // Dichiara un'altra variabile locale
	return &s[3], &r     // & "prende" l'indirizzo di un oggetto.
}

func calcoloCostoso() float64 {
	return m.Exp(10)
}

func imparaControlloDiFlusso() {
    // L'istruzione if richiede parentesi graffe per il corpo, mentre non ha
    // bisogno di parentesi tonde per la condizione.
	if true {
		fmt.Println("te l'ho detto")
	}
    // Eseguendo "go fmt" da riga di comando, il codice viene formattato
    // in maniera standard.
	if false {
		// :(
	} else {
		// :D
	}
    // L'istruzione switch serve ad evitare tanti if messi in cascata.
	x := 42.0
	switch x {
	case 0:
	case 1:
	case 42:
		// Quando è soddisfatta la condizione all'interno di un case, il
        // programma esce dal switch senza che siano specificate istruzioni
        // di tipo "break". In Go infatti di default non è presente il
        // cosiddetto "fall through" all'interno dell'istruzione switch.
        // Tuttavia, il linguaggio mette a disposizione la parola chiave
        // fallthrough per permettere, in casi particolari, questo comportamento.
	case 43:
		// Non si arriva qua.
	default:
		// Il caso di default è opzionale.
	}
    // Come l'if, anche il for non usa parentesi tonde per la condizione.
    // Le variabili dichiarate all'interno di if/for sono locali al loro scope.
	for x := 0; x < 3; x++ { // ++ è un'istruzione!
		fmt.Println("ciclo numero", x)
	}
	// x == 42 qua.

    // Il for è l'unica istruzione per i loop in Go, ma ha varie forme.
	for { // Ciclo infinito.
		break    // Scherzavo.
		continue // Non si arriva qua.
	}

    // Puoi usare range per iterare lungo un vettore, slice, stringa, mappa o canale.
    // range restituisce uno (per i canali) o due valori (vettore, slice, stringa, mappa).
	for chiave, valore := range map[string]int{"uno": 1, "due": 2, "tre": 3} {
        // per ogni coppia dentro la mappa, stampa chiave e valore
		fmt.Printf("chiave=%s, valore=%d\n", chiave, valore)
	}

    // Come nel for, := dentro la condizione dell'if è usato per dichiarare
    // e assegnare y, poi testare se y > x.
	if y := calcoloCostoso(); y > x {
		x = y
	}
	// Le funzioni letterali sono closure.
	xGrande := func() bool {
		return x > 10000 // Si riferisce a x dichiarata sopra al switch (vedi sopra).
	}
	fmt.Println("xGrande:", xGrande()) // true (abbiamo assegnato e^10 a x).
	x = 1.3e3                          // Adesso x == 1300
	fmt.Println("xGrande:", xGrande()) // false ora.

    // Inoltre le funzioni letterali possono essere definite e chiamate
    // inline, col ruolo di parametri di funzione, a patto che:
    // a) la funzione letterale venga chiamata subito (),
    // b) il valore restituito è in accordo con il tipo dell'argomento.
	fmt.Println("Somma e raddoppia due numeri: ",
		func(a, b int) int {
			return (a + b) * 2
		}(10, 2)) // Chiamata con argomenti 10 e 2
	// => Somma e raddoppia due numeri: 24

	// Quando ti servirà, lo amerai.
	goto amore
amore:

	imparaFabbricaDiFunzioni() // Una funzione che restituisce un'altra funzione è divertente!
	imparaDefer()              // Un tour veloce di una parola chiave importante.
	imparaInterfacce()         // Arriva la roba buona!
}

func imparaFabbricaDiFunzioni() {
    // Questi due blocchi di istruzioni sono equivalenti, ma il secondo è più semplice da capire.
	fmt.Println(fabbricaDiFrasi("estate")("Una bella giornata", "giornata!"))

	d := fabbricaDiFrasi("estate")
	fmt.Println(d("Una bella", "giornata!"))
	fmt.Println(d("Un pigro", "pomeriggio!"))
}

// I decoratori sono comuni in alcuni linguaggi. Si può fare lo stesso in Go
// con le funzioni letterali che accettano argomenti.
func fabbricaDiFrasi(miaStringa string) func(prima, dopo string) string {
	return func(prima, dopo string) string {
		return fmt.Sprintf("%s %s %s", prima, miaStringa, dopo) // Nuova stringa
	}
}

func imparaDefer() (ok bool) {
	// La parola chiave "defer" inserisce una funzione in una lista.
	// La lista contenente tutte le chiamate a funzione viene eseguita DOPO
	// il return finale della funzione che le circonda.
	defer fmt.Println("le istruzioni 'deferred' sono eseguite in ordine inverso (LIFO).")
	defer fmt.Println("\nQuesta riga viene stampata per prima perché")
    // defer viene usato di solito per chiudere un file, così la funzione che
    // chiude il file, preceduta da "defer", viene messa vicino a quella che lo apre.
	return true
}

// Definisce Stringer come un'interfaccia con un metodo, String.
type Stringer interface {
	String() string
}

// Definisce coppia come una struct con due campi interi, chiamati x e y.
type coppia struct {
	x, y int
}

// Definisce un metodo sul tipo coppia, che adesso implementa Stringer.
func (p coppia) String() string { // p viene definito "ricevente"
    // Sprintf è un'altra funzione del package ftm.
    // La notazione con il punto serve per richiamare i campi di p.
	return fmt.Sprintf("(%d, %d)", p.x, p.y)
}

func imparaInterfacce() {
	// Brace syntax is a "struct literal". It evaluates to an initialized
	// struct. The := syntax declares and initializes p to this struct.
    // Le parentesi graffe sono usate per le cosiddette "struct letterali".
    // Con :=, p viene dichiarata e inizializzata a questa struct.
	p := coppia{3, 4}
	fmt.Println(p.String()) // Chiama il metodo String di p, che è di tipo coppia.
	var i Stringer          // Dichiara i come interfaccia Stringer.
	i = p                   // Valido perchè coppia implementa Stringer.
    // Chiama il metodo String di i, che è di tipo Stringer. Output uguale a sopra.
	fmt.Println(i.String())

	// Functions in the fmt package call the String method to ask an object
	// for a printable representation of itself.
    // Le funzioni dentro al package fmt chiamano il metodo String per
    // chiedere ad un oggetto una rappresentazione in stringhe di sé stesso.
	fmt.Println(p) // Output uguale a sopra. Println chiama il metodo String.
	fmt.Println(i) // Output uguale a sopra.

	imparaParametriVariadici("grande", "imparando", "qua!")
}

// Le funzioni possono avere parametri variadici (ovvero di lunghezza variabile).
func imparaParametriVariadici(mieStringhe ...interface{}) {
    // Cicla su ogni valore variadico.
    // L'underscore serve a ignorare l'indice del vettore.
	for _, param := range mieStringhe {
		fmt.Println("parametro:", param)
	}

    // Passa un valore variadico come parametro variadico.
	fmt.Println("parametri:", fmt.Sprintln(mieStringhe...))

	imparaGestioneErrori()
}

func imparaGestioneErrori() {
    // La sintassi ", ok" è usata per indicare se qualcosa ha funzionato o no.
	m := map[int]string{3: "tre", 4: "quattro"}
	if x, ok := m[1]; !ok { // ok sarà false perchè 1 non è dentro la mappa.
		fmt.Println("qua non c'è nessuno!")
	} else {
		fmt.Print(x) // x sarebbe il valore che corrisponde alla chiave 1, se fosse nella mappa.
	}
    // Un errore non riporta soltanto "ok" ma è più specifico riguardo al problema.
	if _, err := strconv.Atoi("non_intero"); err != nil { // _ scarta il valore
		// stampa 'strconv.ParseInt: parsing "non_intero": invalid syntax'
		fmt.Println(err)
	}
    // Approfondiremo le interfacce un'altra volta. Nel frattempo,
	imparaConcorrenza()
}

// c è un canale, un oggetto per comunicare in modo concorrente e sicuro.
func inc(i int, c chan int) {
	c <- i + 1 // <- è l'operatore di "invio" quando un canale sta a sinistra.
}

// Useremo inc per incrementare alcuni numeri in modo concorrente.
func imparaConcorrenza() {
    // Stessa funzione usata prima per creare uno slice. Make alloca e
    // inizializza slice, mappe e canali.
	c := make(chan int)
    // Lancia tre goroutine. I numeri saranno incrementati in modo concorrente,
    // forse in parallelo se la macchina lo supporta. Tutti e tre inviano dati
    // sullo stesso canale.
	go inc(0, c) // go è un'istruzione che avvia una goroutine.
	go inc(10, c)
	go inc(-805, c)
    // Legge tre risultati dal canale e li stampa a schermo.
    // Non si conosce a priori l'ordine in cui i risultati arriveranno!
	fmt.Println(<-c, <-c, <-c) // <- è l'operatore di "ricevuta" quando
    // un canale sta a destra.

	cs := make(chan string)       // Un altro canale, gestisce le stringhe.
	ccs := make(chan chan string) // Un canale che gestisce canali di stringhe.
	go func() { c <- 84 }()       // Lancia una goroutine, solo per inviare un valore.
	go func() { cs <- "parolina" }() // Stessa cosa ma per cs.
    // select è simile a switch, ma ogni case riguarda un'operazione su un
    // canale. Seleziona, in modo random, uno tra i canali che sono pronti
    // a comunicare.
	select {
	case i := <-c: // Il valore ricevuto può essere assegnato a una variabile,
		fmt.Printf("E' un %T", i)
	case <-cs: // oppure il valore ricevuto può essere scartato.
		fmt.Println("E' una stringa.")
	case <-ccs: // Canale vuoto, non pronto per comunicare.
		fmt.Println("Non succede niente.")
	}
    // A questo punto un valore è stato preso da c o cs. Una delle tue goroutine
    // cominciate sopra ha completato l'esecuzione, l'altra rimarrà bloccata.

	imparaProgrammazioneWeb() // Se lo fa Go, lo puoi fare anche tu.
}

// Una funzione all'interno del package http avvia un webserver.
func imparaProgrammazioneWeb() {

    // Il primo parametro di ListenAndServe è l'indirizzo TCP su cui ascoltare.
    // Il secondo parametro è un'interfaccia, precisamente http.Handler.
	go func() {
		err := http.ListenAndServe(":8080", coppia{})
		fmt.Println(err) // Non ignorare gli errori.
	}()

	richiediServer()
}

// Per rendere coppia un http.Handler basta implementare il metodo ServeHTTP.
func (p coppia) ServeHTTP(w http.ResponseWriter, r *http.Request) {
    // Il server fornisce dati con un metodo di http.ResponseWriter.
	w.Write([]byte("Hai imparato Go in Y minuti!"))
}

func richiediServer() {
	risposta, err := http.Get("http://localhost:8080")
	fmt.Println(err)
	defer risposta.Body.Close()
	corpo, err := ioutil.ReadAll(risposta.Body)
	fmt.Printf("\nIl webserver dice: `%s`", string(corpo))
}
```

## Letture consigliate

La risorsa più importante per imparare il Go è il [sito ufficiale di Go](http://golang.org/).
Qui puoi seguire i tutorial, scrivere codice in modo interattivo, e leggere tutti i dettagli.
Oltre al tour, [la documentazione](https://golang.org/doc/) contiene informazioni su
come scrivere ottimo codice in Go, documentazione sui package e sui comandi, e
la cronologia delle release.

Anche il documento che definisce il linguaggio è un'ottima lettura. E' semplice
da leggere e incredibilmente corto (rispetto ad altri documenti riguardanti
la creazione di linguaggi).

Puoi giocare con il codice visto finora nel [Go playground](https://play.golang.org/p/Am120Xe7qf).
Prova a cambiarlo e ad eseguirlo dal browser!
Osserva che puoi usare [https://play.golang.org](https://play.golang.org) come
una [REPL](https://en.wikipedia.org/wiki/Read-eval-print_loop) per scrivere
codice all'interno del browser, senza neanche installare Go!

Una lettura importante per capire Go in modo più profondo è il [codice 
sorgente della libreria standard](http://golang.org/src/pkg/). Infatti è
molto ben documentato e costituisce quanto più chiaro e conciso ci sia riguardo
gli idiomi e le buone pratiche del Go. Inoltre, clickando sul nome di una
funzione [nella documentazione](http://golang.org/pkg/) compare il relativo
codice sorgente!

Un'altra ottima risorsa per imparare è [Go by example](https://gobyexample.com/).

Go Mobile aggiunge il supporto per lo sviluppo mobile (Android e iOS).
In questo modo è possibile scrivere un'app mobile nativa in Go, oppure
una libreria che contiene binding da un package scritto in Go, e che può
essere richiamata da Java(Android) e Objective-C(iOS). Visita la pagina di
[Go Mobile](https://github.com/golang/go/wiki/Mobile) per maggiori informazioni.